Jean Sirmond

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Jean Sirmond o de Sirmondz[1] (Riom, 1589Riom, 1649[2]) è stato un poeta e storiografo francese. Nominato storiografo di corte di Luigi XIII per intercessione del cardinale Richelieu[3], che lo considerava uno dei migliori scrittori dell'epoca[1], fu membro dell'Académie française, nella quale occupò per primo il seggio numero 16[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sirmond è noto principalmente per la sua polemica con Mathieu de Morgues, che sosteneva Maria de Medici e si opponeva a Richelieu[1]. Per quest'ultimo[3], Sirmond scrisse varie opere usando pseudonimi[1] come Giulio Pomponio Dolabella, Sieur des Montagnes o Duc de Sabin[4][5]. A questi scritti de Morgues rispose a più riprese, fra l'altro dedicandogli un pamphlet intitolato L'Ambassadeur chimerique ou Le chercheur de duppes du Cardinal de Richelieu[1]. La polemica si concluse quando, alla morte di Luigi XIII e di Richelieu la reggenza passò ad Anna d'Austria, che gli negò il privilegio di dare alle stampe l'ultima controreplica[1]. Sirmond si ritirò così in Alvernia[1].

Durante la sua permanenza a Parigi, Sirmond collaborò alla stesura delle bozze degli statuti dell'Académie française[3], nella quale occupò per primo il seggio numero 16[3].

Produzione letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Sirmond fu autore di diversi scritti in francese, fra i quali la Vita del Cardinale Amboise[1], e di alcune poesie in latino[3], pubblicati postumi dal figlio nel 1653[1]. Lo scrittore francese Paul Pellisson-Fontanier, secondo il quale "il suo stile è forte e maschio, e non manca di ornamenti"[1], gli tributò quest'omaggio:

«Uno dei suoi libri è una delle prime cose che mi hanno dato il gusto della nostra lingua. [...] Da allora, non solo ho smesso di disprezzare la lingua francese, ma anzi ad amarla appassionatamente, a studiarla con grande cura, e a credere, come faccio ancor oggi, che con il genio, il tempo e il lavoro, potremo renderla capace di ogni cosa»

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Les Bons et Vrays Advis du François fidelle. Aux Mal-contans retirez de la Cour
  • La Pitarchie française ou réponse aux vaines plaintes des malcontens (1615)
  • Discours au Roy sur l'excellence de ses vertus incomparables et de ses actions héroïques (1624)
  • La Lettre déchiffrée (1627), elogio de Richelieu.
  • Advertissement aux provinces sur les nouveaux mouvemens du royaume (1631)
  • La Vie du Cardinal d'Amboise, en suite de laquelle sont traictez quelques poincts sur les affaires présentes (1631)
  • Le Coup d'estat de Louys XIII (1631), scritto a sostegno di Richelieu[1]
  • La Défense du roi et de ses ministres contre le manifeste que sous le nom de Monsieur on fait courre parmi le peuple (1631)
  • L'Homme du pape et du roy, ou Réparties véritables sur les imputations calomnieuses d'un libelle diffamatoire semé contre sa Sainteté et sa Majesté très-chrestienne (1634)
  • Le Souhait du Cid en faveur de Scudéri : une paire de lunettes pour faire mieux ses observations (1637), documenti della polemica su Le Cid.
  • La Chimère deffaicte, ou Réfutation d'un libelle séditieux tendant à troubler l'Estat, sous pretexte d'y prévenir un schisme (1640)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k (FR) Paul Pellisson-Fontanier, Monsieur Sirmond, in Histoire de l'Académie françoise, terza edizione, J. B. Coignard, 1743, pp. 279-282. URL consultato il 7 maggio 2015.
  2. ^ (FR) Louis Moréri, Le Grand dictionnaire historique, ou le Mélange curieux de l'histoire sacrée et profane, Chez Jean-Baptiste Coignard fils, 1732, p. 64. URL consultato il 7 maggio 2015.
  3. ^ a b c d e f (FR) Jean SIRMOND, su academie-francaise.fr, Académie française. URL consultato il 7 maggio 2015.
  4. ^ Vincenzo Lancetti, Pseudonimia, ovvero Tavole alfabetiche de' nomi finti o supposti degli scrittori con la contrapposizione de' veri ad uso de' bibliofili, degli amatori della storia letteraria e de' libraj, Luigi di Giacomo Pirola, 1836, pp. 433-434. URL consultato il 7 maggio 2015.
  5. ^ (FR) Mathieu de Morgues, L'ambassadeur chimerique ou Le chercheur de duppes du Cardinal de Richelieu, 1636. URL consultato il 7 maggio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Seggio 16 dell'Académie française Successore
- 1634 - 1649 Jean de Montereul
Controllo di autoritàVIAF (EN7438501 · ISNI (EN0000 0001 2098 9061 · SBN BVEV068810 · BAV 495/39864 · LCCN (ENnr97037545 · GND (DE1158400535 · BNF (FRcb122050031 (data)