Jan Kasprowicz
Jan Kasprowicz (Inowrocław, 12 dicembre 1860 – Poronin, 1º agosto 1926) è stato un poeta polacco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque in una famiglia di contadini non abbienti e di grande fede religiosa. Dopo le scuole di grammatica a Racibórz e Poznań studiò filologia e filosofia a Lipsia e Breslavia. Ebbe sin da bambino la passione per la musica.
La carriera di Kasprowicz si può suddividere in alcune fasi letterarie ben distinte. Nel 1887 pubblicò le sue prime poesie e lavorò come giornalista; ai suoi esordi lo scrittore prestò la sua attenzione al mondo contadino, come evidenziò il secondo dei suoi libri di versi intitolato Poesie (Poesien). In questi anni frequentò il movimento socialista e venne arrestato due volte dalla polizia prussiana.[1]
In una seconda fase letteraria Kasprowicz si dedicò ad una lirica simbolista ed impressionista, più intimistica, spirituale e sentimentale, motivata anche dalla separazione dalla seconda moglie e dall'incontro con Przybyszewski (1868-1927), che lo definì, dopo la pubblicazione del poema metafisico Sul colle della morte (1898), il più importante poeta slavo vivente.[1][2]
Ricevette il dottorato nel 1904 e nel 1908 ottenne la cattedra di storia letteraria comparata presso l'Università di Leopoli, dove divenne rettore dal 1921 al 1922.
Con la prosa Del cavallo eroico e della casa in rovina (Vom heldischen Pferd und vom einsturzenden Haus, 1906) Kasprowicz cambiò il suo stile, i suoi toni, i suoi temi, usando un'atmosfera sarcastica per descrivere il mondo ed aderendo all'espressionismo.
Tre anni dopo, grazie ad una ritrovata tranquillità familiare e professionale, Kasprowicz espresse una grande serenità spirituale nel suo importante dramma filosofico-fantastico intitolato Marchołt grasso e lascivo (Gemeiner und zuchtloser Markolf, Mysterium, 1920), nel quale il protagonista vince ogni ostacolo e con la sua morte si avvicina definitivamente a Dio, sancendo l'ultima e più grande vittoria.[1][2]
Kasprowicz apparteneva alla cerchia dei poeti della Giovane Polonia e scrisse poesie formali e espressive. Tradusse le opere di Shakespeare, Byron, Goethe, Schiller, Eschilo, Euripide, in polacco.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]opere con titolo tedesco
Poesie
[modifica | modifica wikitesto]- 1887: Aus der Bauernhütte.
- 1889: Poesien.
- 1890: Christus, sozial-religiöser Poem.
- 1891: Vom Dorfacker.
- 1894: Anima Lacrimans.
- 1895: Liebe.
- 1898: Wider Rosenstrauch.
- 1901: Der untergehenden Welt.
- 1902: Salve Regina.
- 1908: Ballade von der Sonnenblume.
- 1911: Augenblicke.
- 1916: Armenbuch.
- 1921: Hymnen.
Prosa poetica
[modifica | modifica wikitesto]- 1906: Vom heldischen Pferd und vom einsturzenden Haus.
Drammi
[modifica | modifica wikitesto]- 1891: Die Welt endet !.
- 1914: Sita.
- 1920: Gemeiner und zuchtloser Markolf, Mysterium.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Karl Dedecius (Hrsg.): Polnische Poesie des 20. Jahrhunderts. Carl Hanser Verlag, München 1964, S. 176.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua polacca dedicata a Jan Kasprowicz
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jan Kasprowicz
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kasprowicz, Jan, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giovanni Maver, KASPROWICZ, Jan, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Kasprowicz, Jan, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) Jan Kasprowicz, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Jan Kasprowicz, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (DE) Jan Kasprowicz (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Opere di Jan Kasprowicz, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Spartiti o libretti di Jan Kasprowicz, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- Biografie in englisch und polnisch
- Jan Kasprowicz bei der Polnischen Persondatenbank.
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