Itchan Kala
| Itchan Kala | |
|---|---|
| Tipo | Culturali |
| Criterio | (iii)(iv)(v) |
| Pericolo | Non in pericolo |
| Riconosciuto dal | 1990 |
| Scheda UNESCO | (EN) Itchan Kala (FR) Itchan Kala |
L'Itchan Kala (in uzbeko: Ichan-Qаl'а) è quella parte murata della città di Khiva (in Uzbekistan) in cui ebbe sede il governo dei Khan di Khīwa, che dal XVII secolo si attribuirono il titolo più magniloquente di Shah. A partire dal 1990 è stata inserita dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La città vecchia contiene oltre 50 monumenti storici e 250 vecchie abitazioni, per la maggior parte risalenti al XVIII e XIX secolo. La Moschea-cattedrale (detta anche "Moschea del Venerdì"), ad esempio, venne edificata nel X secolo e ricostruita nel 1788-89, mantenendo ben 112 colonne risalenti alla vecchia versione.
Secondo la leggenda, l'argilla di questa zona fu utilizzata per costruire siti a Medina durante la vita del profeta Maometto; e anche il lago (apparso più tardi) è considerato sacro.[2][3][4] In un'altra leggenda, si dice che il canale d'acqua sacro di Khiva, noto come Canale Xeyvak, fu scavato da Sem, il figlio di Noè, che si diceva avesse una vanga miracolosa.[4] Allo stesso modo, secondo i racconti, la costruzione di Khorezm iniziò con Sem.[2][3][5]
La caratteristica più spettacolare dell'Itchan Kala è costituita dalle sue mura in mattoni e dalle quattro porte situate sui lati della fortezza rettangolare. A Khiva, la città è divisa in due parti in modo tradizionale: la Città Interna (Itchan Kala) circondata dalle Mura Difensive Interne, e la Città Esterna (robod) conosciuta come Dishan-Qal'a, circondata dalle Mura Difensive Esterne.[6][7][8]
Le mura dell'Itchan Kala sono alte 8-10 metri, spesse 5-6 metri e hanno una lunghezza totale del perimetro di 6250 metri. Sia le mura difensive esterne che quelle interne sono fatte di mattoni di fango.[2][3] A intervalli di ogni 30 metri lungo le mura interne della città, ci sono torri di guardia che sporgono verso l'esterno. La parte superiore delle mura presenta merlature per sparare ai nemici durante i periodi di conflitto. I fossati pieni d'acqua facevano parte del sistema difensivo, di cui si possono ancora vedere i resti nella parte meridionale della città, mentre a nord e a ovest venivano utilizzati antichi tubi di argilla per coprire i fossati.
Anche le porte della città erano parte integrante del sistema difensivo.[6][8] Le porte rimanenti sono la Porta Bogcha (Nord), la Porta Polvon (Est), la Porta Tosh (Sud) e la Porta Ota (Ovest). Le quattro porte dimostrano che erano dotate di torri "zarba" su entrambi i lati del passaggio e di gallerie sopra la porta. Le porte stesse spesso conducevano a passaggi ad arco e, se la strada era particolarmente lunga, presentavano più cupole.
Le fondamenta delle mura risalgono al decimo secolo, ma le mura odierne, di circa 10 metri d'altezza, vennero erette nel tardo XVII secolo, ed in seguito restaurate.
Monumenti
[modifica | modifica wikitesto]Porte di ingresso
[modifica | modifica wikitesto]- Tosh Darvoza porta sud
- Ota Darvoza porta ovest
- Palvan Darvoza porta est
- Bogcha Darvoza porta nord
Madrase
[modifica | modifica wikitesto]- Madrasa Allakuli Khan
- Madrasa Mohammed Amin Khan
- Madrasa Arab Mohammed Khan
- Madrasa Mohammed Rahim Khan
Moschee
[modifica | modifica wikitesto]Mausolei
[modifica | modifica wikitesto]Palazzi
[modifica | modifica wikitesto]Altri monumenti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Itchan Kala, in UNESCO World Heritage Centre.
- ^ a b c (RU) ИЧАН-КАЛА – СТАРЫЙ ГОРОД В ХИВЕ, su kstrip.ru, 30 giugno 2019. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ a b c (EN) Ichan-Qal'a, su uzbek-travel.com. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ a b (UZ) "Hey, voh", ya'ni Xiva haqida afsona, haqiqat va qiziq faktlar (fotosayohat), su darakchi.uz. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ (UZ) Xiva, su dsr.nii.ac.jp. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ a b (UZ) Xiva-Ichan qala, su www.sayyoh.com (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2023).
- ^ (RU) Ichan-Kali arxitekturasi, su www.tourister.ru. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ a b (UZ) Xivadagi Ichan qal'a yirik va noyob me'moriy yodgorlikdir, su ilmlar.uz, 16 marzo 2023. URL consultato il 4 novembre 2023.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ichan-Kala, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Itchan-Kala. Khiva Sightseeing., su advantour.com. URL consultato il 10 marzo 2017.
