Indohyus

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Indohyus
Ricostruzione di Indohyus major
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Raoellidae
Genere Indohyus
Specie
  • Indohyus indirae
  • Indohyus major
  • Indohyus yanchuanensis

L'indoio (gen. Indohyus) è un mammifero estinto appartenente agli artiodattili, ed è considerato molto vicino all'antenato delle balene. Visse nell'Eocene inferiore (circa 48 milioni di anni fa), e i suoi resti sono stati ritrovati in India settentrionale e in Cina.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

In questo animale, della taglia di un procione, le zampe erano molto allungate, come in molti artiodattili primitivi, ed erano dotate delle articolazioni tipiche di questo gruppo. Nonostante l'aspetto snello e leggero, questo animale era piuttosto pesante: ciò era causato dall'insolito ispessimento delle pareti ossee (una condizione nota come pachiostosi), che rendeva l'animale adatto a vivere sott'acqua.

Il cranio era particolarmente allungato e dotato di una dentatura piuttosto simile a quella dei cetacei (ad esempio i molari a corona alta e la disposizione degli incisivi), ma la caratteristica più notevole era la presenza di una piccola flangia ispessita nell'orecchio medio. Questa flangia, nota come involucrum, era conosciuta in precedenza solo nei cetacei.

Possibile stile di vita[modifica | modifica wikitesto]

A dispetto delle lunghe zampe e dell'aspetto agile, l'indoio doveva essere un animale semiacquatico; ciò è dedotto da alcune caratteristiche dello scheletro, tipiche dei vertebrati acquatici. Le ossa ispessite, ad esempio, erano molto utili per mantenere facilmente il corpo sott'acqua a lungo, forse per sfuggire ai predatori o per cibarsi di piante acquatiche. La flangia ossea dell'orecchio medio, evidentemente, amplificava le capacità uditive dell'orecchio sott'acqua, caratteristica tramandata al suo diretto discendente Pakicetus.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

L'indoio è un membro della primitiva famiglia di artiodattili nota come raoellidi (Raoellidae); questi animali sono noti principalmente per i resti della dentatura, ma un esemplare di indoio ben conservato mostra che i raoellidi dovevano essere molto vicini all'origine dei cetacei. Alcuni caratteri hanno indotto gli studiosi a ritenere i membri di questa famiglia come i più probabili antenati di balene e delfini. In precedenza, studi molecolari avevano indicato che i cetacei condividevano un'origine comune con gli ippopotami, ma questa ipotesi non era supportata da alcun riscontro fossile; anzi, vi era uno iato temporale di almeno 35 milioni di anni tra i primi cetacei e i presunti antenati degli ippopotami. Alcuni studiosi hanno avvicinato l'origine dei cetacei alla famiglia degli antracoteridi, considerata prossima agli ippopotami, ma le somiglianze dell'orecchio interno di Indohyus con quello dei cetacei sono molto forti, e indicano i raoellidi come i più probabili antenati del gruppo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Thewissen, J. G. M., Cooper, L. N., Clementz, M. T., Bajpai, S., and Tiwari, B. N. 2007. Whales originated from aquatic artiodactyls in the Eocene epoch of India. Nature vol. 450, 20/27 December 2007, pp. 190–195.
  • M. J. Orliac and S. Ducrocq. 2012. Eocene raoellids (Mammalia, Cetartiodactyla) outside the Indian Subcontinent: palaeogeographical implications. Geological Magazine 149(1):80-92

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