Incidente ferroviario di Fermo

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Incidente ferroviario di Fermo
incidente ferroviario
TipoIncidente ferroviario
Data26 novembre 1930
08:40 (UTC+1)
LuogoFermo
InfrastrutturaFerrovia Porto San Giorgio-Amandola
StatoBandiera dell'Italia Italia
Coordinate43°09′35.28″N 13°43′17.75″E / 43.159799°N 13.721598°E43.159799; 13.721598
Mezzo coinvoltoTreno n. 9 formato dalla sola elettromotrice n. 21
MotivazioneDeragliamento del locomotore 21 causato da un’avaria tecnica al sistema frenante
Conseguenze
Morti8
Feriti10
Beni distrutti2 case
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Luogo dell'evento
Luogo dell'evento

L'incidente ferroviario di Fermo, conosciuto anche come incidente ferroviario della Torretta, è stato un incidente ferroviario verificatosi la mattina del 26 novembre 1930 a Fermo.[1]

Il treno[modifica | modifica wikitesto]

Il treno elettrico percorre per la prima volta la Vallata del Tenna il 10 giugno 1928, utilizzando il sistema di DC a 2600 V. Per il servizio nella diramazione di centro Fermo, detto "Tronchetto", vengono utilizzate le elettromotrici n. 21, 22 e 23, costruite dal Tecnomasio Italiano Brown Boveri e dalla Carminati & Toselli. Con i loro 11 m di lunghezza possono ospitare fino a 32 passeggeri: 8 posti di prima classe e 24 di terza. Pesano 27,5 tonnellate e sono dotate due sistemi frenanti: uno ad aria Westinghouse, e l’altro elettrico da usare solo in caso di emergenza.[1]

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

La partenza[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 novembre 1930, alle 08:35, il treno n. 9, composto unicamente dall’elettromotrice n. 21, parte dal Capolinea di Largo Temistocle Calzecchi Onesti con a bordo una ventina di passeggeri. Quando il macchinista Antonio Gazzini percorre viale Vittorio Veneto iniziano i problemi: dalle cronache dell’epoca il treno non riesce a effettuare la fermata obbligatoria del tunnel sotto villa Vinci.[1]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Appena uscito dalla galleria il treno affronta la discesa rettilinea di viale XX Settembre. In questo tratto acquista sempre più velocità fino a quando arriva alla stretta curva della Torretta. Il treno deraglia e sfonda il muretto e, andando in caduta libera per una decina di metri, sventra le due case sottostanti.[1][2]

Cause[modifica | modifica wikitesto]

L’inchiesta giudiziaria venne avviata il 27 novembre, ma oggi, a distanza di più di 90 anni, non si è riusciti a capire le cause di tale incidente.

L’unica certezza è l’esclusione dell’errore umano, dato che il macchinista Gazzini era pratico sulla linea e dell’elettromotrice, tanto che nelle ore prima dell’incidente egli stesso condusse due treni viaggiatori con la stessa motrice e sulla stessa linea. L’ipotesi più probabile è che ci fu un’avaria tecnica al sistema frenante.[1]

Soccorsi[modifica | modifica wikitesto]

Le operazioni di soccorso iniziano subito ad opera dei passanti, che verranno coadiuvati dai soldati del Presidio, dalla Croce Bianca, dai Carabinieri e da una squadra di operai della ferrovia guidati dal direttore della linea, ingegner Pasquale Barbati, studenti e professori dell’Istituto Tecnico Industriale Montani.

L'elettromotrice n.21 nel 1928 a Fermo.

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

Sette persone morirono sul colpo e una dopo pochi giorni; altre dieci persone vennero ferite, tra cui anche il macchinista, che rimase paralizzato.[3]

I nomi delle vittime, così come scritti sulla targa dedicata loro dalla città di Fermo sono:

  • Ferruccio Alesiani;
  • Giuseppe Fiacconi;
  • Wera Lepri;
  • Lino Tomassini;
  • Vincenzo Carloni;
  • Torquato Lardani;
  • Antonio Silvestri;
  • Pio Vittoriangeli.

Impatto sociale[modifica | modifica wikitesto]

Questa tragedia fece eco in tutta la nazione, tanto che la copertina de "La Domenica del Corriere" del 14 dicembre 1930 presenta l’illustrazione di tale incidente, ad opera di Achille Beltrame.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Luca Vesprini, Quell’incidente alla Torretta senza colpevoli, su il Resto del Carlino, 26 novembre 2020. URL consultato il 16 agosto 2021.
  2. ^ a b La Torretta, su Contrada Pila. URL consultato il 16 agosto 2021.
  3. ^ Alessandro Giacopetti, 87 anni fa il deragliamento del trenino: una targa ne ricorda le vittime (FOTO), su Cronache Fermane, 26 novembre 2017. URL consultato il 16 agosto 2021.