Ilia Ch'avch'avadze

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Ilia Chavchavadze

Ilia Chavchavadze (in georgiano ილია ჭავჭავაძე?; Q'vareli, 8 novembre 1837Mtskheta, 12 settembre 1907) è stato uno scrittore, poeta e giornalista georgiano ricordato per aver animato il movimento nazionale georgiano nella seconda metà del XIX secolo.

È considerato uno dei padri fondatori della Georgia moderna ed è canonizzato come santo dalla Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana. Nel 1895 pubblicò nel suo giornale Iveria cinque poesie dell'allora diciassettenne Josif Stalin, che le scrisse con lo pseudonimo di Soselo[1].

Fu anche un uomo politico e venne eletto deputato nella Prima Duma. Il 28 agosto (12 settembre secondo il calendario gregoriano) 1907 venne ucciso da una banda di sei uomini che tesero a lui e alla moglie Olga un'imboscata nel villaggio di Tsitsamuri. L'assassinio di Ilia Chavchavadze rimane ancor oggi controverso: sulla base di recenti scoperte archivistiche, si crede che il complotto per assassinare Chavchavadze sia stato un'operazione congiunta delle due correnti del Partito Operaio Socialdemocratico Russo, in conseguenza della condanna che il poeta pronunciò nei confronti della loro strategia rivoluzionaria; l'intellettuale georgiano era infatti un nazionalista conservatore che godeva di un discreto seguito nella propria regione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Simon Sebag Montefiore, Before the terror, in The Guardian, 19 maggio 2007. URL consultato il 12 aprile 2011.

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