Il diavolo (film 1963)

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Il diavolo
Paese di produzioneItalia
Anno1963
Durata98 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaGian Luigi Polidoro
SoggettoRodolfo Sonego
SceneggiaturaRodolfo Sonego
ProduttoreDino De Laurentiis
FotografiaAldo Tonti
MontaggioTatiana Casini Morigi
MusichePiero Piccioni
ScenografiaDario Cecchi
Interpreti e personaggi

«Le ragazze non ti chiederanno chi sei, quanti anni hai, se hai moglie o figli, non ti faranno sciocche domande. Una di loro ti prenderà per mano, ti porterà nella sua stanza, accenderà due candeline, ti guarderà negli occhi in silenzio... E in quello sguardo profondo e misterioso, comprenderai che, prima di allora, non eri mai stato un uomo felice»

Il diavolo è un film del 1963 diretto da Gian Luigi Polidoro.

La pellicola è stata girata principalmente a Stoccolma.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Entusiasta per le prospettive galanti di un soggiorno in Svezia, dopo la lettura di un opuscolo pubblicitario, il maturo Amedeo si reca a Stoccolma per affari. Le opportunità sembrerebbero allettanti, occasioni che egli vede puntualmente sfumare per il suo carattere. Trascorre quindi una patetica serata in un locale per lavoratori italiani, per ritrovarsi con una ragazza del luogo, troppo giovane ed altrettanto disinvolta. La serata successiva, alla cerimonia di assegnazione del Premio Nobel, Amedeo è avvicinato da Brigitta, che egli scopre sposata e la quale lo invita ad una festa in casa, al cospetto di suo marito e degli amici, fino ad ubriacarsi e restare ospite. Seguono altri incontri tra equivoci e incomprensioni dovute alle differenze culturali, in un paese fortemente secolarizzato, per concludersi con il sospirato ritorno in Italia, apparentemente privo di rimpianti.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La genesi del film può essere desunta da una dichiarazione di Dino De Laurentiis: «Un giorno lui [Alberto Sordi] viene da me, dovevamo decidere il prossimo film e mi dice: "Io ce l'ho un film che vorrei fare. La storia di un italiano che va in Svezia con l'idea di un mondo di donne belle dove la scopata è facile (SIC); e invece torna senza averne scopata proprio nessuna". Dico: "A me l'idea piace, facciamola scrivere". "No, non si può scrivere. Sonego può scrivere una, due, cinque pagine e basta. L'idea insomma. Ti devi fidare. Io parto con lui, prendiamo come regista Gian Luigi Polidoro, ci portiamo dietro solo Tonti come operatore, la troupe la prendiamo sul posto e cogliamo aspetti veri della vita svedese, stando lì, calandoci nella loro realtà." A questa impresa senza script io diedi il via: e loro cominciarono a girare già sul treno e fecero una cosa abbastanza interessante, Il Diavolo [...]» [1].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito in Italia dalla Dino De Laurentiis Cinematografica il 13 aprile 1963.

Uno dei pochissimi lavori di Alberto Sordi non ancora realizzato in DVD. È stato esclusivamente distribuito in VHS (Domovideo) con pochi passaggi televisivi, tra cui il format retrospettivo Storia di un italiano.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Bozzetto sul gallismo italiano ... con un Sordi a mezzo servizio.»[2]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il film vinse l'Orso d'oro al Festival di Berlino e una nomination al Samuel Goldwyn International Award, mentre l'interpretazione di Alberto Sordi fu premiata con il Golden Globe.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tullio Kezich, Alessandra Levantesi, Dino De Laurentiis, la vita e i film, Feltrinelli, Milano 2001 (ISBN 88-07-49010-2), pag. 154
  2. ^ Paolo mereghetti, Dizionario dei film, ed. 1994.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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