Herbertstraße

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Herbertstraße
Amburgo (Germania): la Herbertstraße, strada a luci rosse nel quartiere di St. Pauli
Nomi precedentiHeinrichstraße
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
CittàAmburgo
DistrettoHamburg-Mitte
QuartiereSt.Pauli
Codice postale20359
Informazioni generali
Tipovia
Lunghezza60 m
IntitolazioneHerbert
Mappa
Map
Coordinate: 53°32′53″N 9°57′43″E / 53.548056°N 9.961944°E53.548056; 9.961944
Ingresso della Herbertstraße, segnalato da alcune barriere
Edifici della Herbertstraße
Herbertstraße: i cartelli all'inizio della via che vietano l'ingresso alle donne e ai minorenni

La Herbertstraße (pron. /'hɛʀbɐ:t.ʃtʀasse/; ex-Heinrichstraße[1]) è una nota via del quartiere St. Pauli di Amburgo, situata nei pressi della principale via a luci rosse Reeperbahn, che deve la propria fama al fatto di essere rimasta l'unica strada cittadina[2] dove è ancora possibile trovare le prostitute in vetrina come accade nel famoso quartiere "De Wallen" di Amsterdam.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ubicazione[modifica | modifica wikitesto]

La via si trova nei pressi della Hans-Albers-Platz (la piazza a sud della Reeperbahn dedicata a Hans Albers), della Spielbudenplatz (la strada dove si trova, tra l'altro, il St. Pauli-Theater della Davidwache, il famoso edificio del distretto di polizia della zona, situata tra la Spielbudenplatz e la Davidstraße, una laterale a sud della Reeperbahn) e di cui la Herbertstraße è a sua volta una laterale.

Profilo della zona[modifica | modifica wikitesto]

La via misura una sessantina di metri[1][3][4][5][6], lungo la quale si affacciano degli edifici variopinti[7].

Nella via vi lavorano circa 250 donne[1][5][8] (soprannominate - per il loro abbigliamento - Stiefelfrauen, ovvero "le donne con gli stivali"[7]), che offrono le proprie prestazioni sedute su alcune poltroncine in plastica[7] dietro ad alcune vetrine[2][3][4][9][7], illuminate al neon[7] e sistemate su entrambi i lati della strada[2].
Tradizionalmente l'attività pare venga esercitata senza la mediazione di "protettori"[2][10] (in realtà, esiste anche un sindacato dei "protettori"[7]), e gli appartamenti sono gestiti dalle prostitute più "anziane".[10]

L'ingresso alla via, contrassegnato da alcune barriere in ferro di color rosso[4][7][9] è proibito alle donne e ai maschi di età inferiore ai 18 anni,[2][3][4][9][5][6][7], come segnalato da cartelli sulle barriere[3][4][7] che recano appunto la scritta in tedesco Zutritt für Männer unter 18 und Frauen verboten[4] e in inglese Entry for men under 18 and women prohibited[3]. (v. immagine)
Tale divieto, che risale agli anni settanta[4][5] , è dovuto al fatto che le prostitute vogliono proteggere la propria dignità dagli sguardi di coloro che si addentrano nella via per pura curiosità.[4] E sebbene il divieto non abbia valore legale[9] (trattandosi di una strada pubblica), ma sia semplicemente un "suggerimento" delle forze di polizia[9], le prostitute reagiscono in malo modo nei confronti dei "trasgressori", in particolare nei confronti delle donne[7][9], che possono venir accolte dal lancio di uova marce o di gavettoni[4][7] (anche d'acqua bollente![7]).
Questo differenzia sostanzialmente la Herbertstraße dal quartiere a luci rosse di Amsterdam "De Wallen", il più grande quartiere a luci rosse d'Europa, dove è consentito a frotte di turisti e curiosi di passare tranquillamente di fronte alle vetrine con le prostitute in bell'evidenza, senza che il luogo sia contrassegnato dalla presenza di barriere o divieti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

La via non è intitolata ad una persona in particolare.[2] Il nome si rifà ad una consuetudine di chiamare le vie del quartiere semplicemente con nomi propri maschili[2] (altri esempi sono la Davidstraße , la Erichstraße, la Friedrichstraße, ecc.), seguendo un puro ordine alfabetico.
Tale usanza risale alla ricostruzione del quartiere dopo l'incendio del 1814 provocato deliberatamente a scopo difensivo dalle truppe di occupazione francesi, guidate dal generale Dovout.[2]

Un tempo la via si chiamava "Heinrichstraße"[1]; poi il nome è stato cambiato in "Herbertstraße".

L'esercizio della prostituzione nella via[modifica | modifica wikitesto]

Si hanno notizie della Herbertstraße come via legata all'esercizio della prostituzione sin dagli inizi del Novecento[9][10], quando vi furono trasferite le case chiuse che prima trovavano posto nella limitrofa Davidstraße e in altre vie del quartiere di St. Pauli, ma che furono costrette a spostarsi dopo aver perso la licenza per l'esercizio dell'attività.[10]

Con l'avvento del Nazismo, l'esercizio della prostituzione e gli spettacoli di striptease furono proibiti nel 1933.[1][5][8] Tale divieto si rese tuttavia pressoché impossibile nel quartiere St. Pauli di Amburgo[5][8] (trattandosi di un "business" ormai radicato[5]), dove la Reeperbahn e le vie limitrofe come la Herbertstraße rappresentarono dunque un'eccezione.[1][4][5][9]
Risale a quell'epoca la chiusura della strada tramite alcune barriere[4][9]: la scelta operata dai nazisti pare comunque non fosse stata fatta a garanzia delle prostitute e della loro "privacy", quanto semplicemente per "nascondere" il più possibile questa via licenziosa, ufficialmente "illegale".[9]

Negli anni settanta, la polizia aggiunse, sia per mantenere l'ordine pubblico[4], sia su sollecitazione delle stesse prostitute[4], il cartello che vieta l'ingresso alle donne e ai maschi di età inferiore ai 18 anni[4][5] (v. sopra).

Nel 2010, è stato presentato da un investitore un piano per acquisire alcuni edifici della via ed aprirvi un'esposizione intitolata "Sexarbeit" (il "lavoro del sesso").[1] Il piano ridurrebbe di circa 11 metri[1] l'area riservata all'esercizio della prostituzione e vietata alle donne e ai minori di 18 anni.

La strada nel cinema[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Brinkama, Leweke, Herbertstraße soll schrumpfen!
  2. ^ a b c d e f g h Altrogge, Gudrun, Hamburg, ADAC Verlag, München, 2005, p. 75
  3. ^ a b c d e Die Reeperbahn auf einen Blick: Herbertstraße Archiviato il 27 settembre 2010 in Internet Archive. (URL consultato il 16-08-2010)
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n Mythos Herbertstraße: Sex ab 100 Euro , in: Hamburger Abendblatt, 27. Juli 2007 (URL consultato il 16-08-2010)
  5. ^ a b c d e f g h i Garske, Kyra, Herbertstraße – Or forbidden zone for women Archiviato il 19 agosto 2010 in Internet Archive. , in: Spotted by Locals
  6. ^ a b Griffa, Valerio, La nuova notte di Amburgo, in: Bell'Europa, Nr. 208, Agosto 2010, p. 115
  7. ^ a b c d e f g h i j k l Bussoni, Mario, Amburgo Archiviato il 10 luglio 2010 in Internet Archive., in: Neos - Giornalisti di viaggio associati (URL consultato il 24-08-2010)
  8. ^ a b c Hamburg-Citysam: St. Pauli
  9. ^ a b c d e f g h i j Belocal.de: Europa > Deutschland > Hamburg > Sehenswertes > Herbertstraße Archiviato il 9 settembre 2010 in Internet Archive. (URL consultato il 17-08-2010)
  10. ^ a b c d Kieztour: 3 - Herbertstraße u. Davidstraße[collegamento interrotto] (URL consultato il 24-08-2010)
  11. ^ Filmmuseum Hamburg: Herbertstraße Archiviato il 29 maggio 2010 in Internet Archive.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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