Glaucippo

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Glaucippo, figlio di Iperide del demo di Collito (in greco antico: Γλαύκιππος?, Gláukippos; Atene, prima del 359 a.C.[1] – ...), è stato un oratore ateniese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del famoso oratore Iperide, viene citato dallo Pseudo-Plutarco come autore di orazioni.[2] La sua data di nascita deve essere il 359 a.C. o un anno precedente poiché suo padre nella primavera del 340 a.C. fornì due triremi a nome suo e di Glaucippo stesso, che doveva avere già compiuto 18 anni.[1]

Secondo Ateneo di Naucrati il padre lo scacciò dalla casa di famiglia, situata ad Atene, per alloggiarvi una delle etere che frequentava, Mirrina;[3] lo Pseudo-Plutarco menziona lo stesso fatto, ma non specifica che Glaucippo fosse stato allontanato da casa.[4]

Secondo alcune fonti (ci sono resoconti contrastanti) fu lui a recuperare il corpo di suo padre, ucciso per volere di Antipatro, e a seppellirlo nella tomba di famiglia.[5][6][7][8]

Secondo Plutarco in un anno imprecisato pronunciò un'orazione particolarmente aspra nei confronti di Focione, imputandogli fra le altre cose le sue umili origini (suo padre era un fabbricante di pestelli):[9] questo è l'unico suo discorso noto.[1] Probabilmente lo Pseudo-Plutarco fa riferimento allo stesso episodio nel menzionare un procedimento giudiziario intentato il 24 gamelione 305/304 a.C., da un personaggio che, non essendo certamente Iperide (morto nel 322 a.C.: il testo è certamente corrotto), è probabilmente Glaucippo: quest'uomo intentò una graphe contro Midia figlio di Midia del demo di Anagirunte per aver proposto delle onorificenze in favore di Focione, ma fu sconfitto.[10][11][12]

La moglie di Glaucippo, nota da un'iscrizione, si chiamava Meidion.[13] Lo Pseudo-Plutarco afferma che Glaucippo ebbe un figlio di nome Alfinoo,[2] ma l'informazione è dubbia.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Davies, p. 519.
  2. ^ a b Pseudo-Plutarco, 848 D.
  3. ^ Ateneo, XIII, 590 C-D.
  4. ^ Pseudo-Plutarco, 849 D.
  5. ^ PlutarcoDemostene, XXVIII, 4.
  6. ^ PlutarcoFocione, XXIX, 1.
  7. ^ Pseudo-Plutarco, 849 C.
  8. ^ Suda.
  9. ^ PlutarcoFocione, IV, 1.
  10. ^ Pseudo-Plutarco, 850 B.
  11. ^ Davies, pp. 387; 519-520.
  12. ^ Thalheim.
  13. ^ IG II2 1534, 64
  14. ^ Davies, p. 520.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti secondarie
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