Giuseppe Saracco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 27 apr 2010 alle 10:58 di FrescoBot (discussione | contributi) (Bot: correzione minuscole come da richiesta)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia Template:Membro delle istituzioni italiane

Giuseppe Saracco (Bistagno, 9 ottobre 1821Bistagno, 19 gennaio 1907) è stato un politico, senatore e avvocato italiano, fu presidente del Consiglio dei ministri italiano dal 24 giugno 1900 al 15 febbraio 1901.

Fu un finanziere ed uomo politico italiano, Cavaliere del Supremo Ordine della Santissima Annunziata.

Carriera

Dopo aver esercitato la professione di avvocato, entrò nel parlamento piemontese nel 1849. Fece parte di tutti i governi a cominciare dal 1851. Fedele sostenitore di Cavour, alla morte di questi aderì al partito di Rattazzi divenendo sottosegretario ai lavori pubblici nel governo dello stesso Rattazzi del 1862. Nel 1864 il ministro Quintino Sella lo nominò segretario generale delle finanze, e nel 1865 fu eletto senatore, guadagnandosi grande notorietà come esperto in materia finanziaria. Nel 1879 riuscì a rimandare temporaneamente l'abolizione della tassa sul macinato e fu uno strenuo oppositore della amministrazione finanziaria di Maglianis, da lui giudicata troppo permissiva.

Ministro dei Lavori Pubblici nei governi Depretis del 1887 e Crispi del 1893, riuscì ad attenuare gli effetti negativi di alcune discutibili iniziative politiche ed economiche di Depretis, ed istituì un più razionale sistema di partecipazione del governo alla realizzazione di opere pubbliche. Nel novembre 1898 fu eletto alla presidenza del Senato, e, nel giugno 1900 riuscì nel tentativo di formare un governo di pacificazione nazionale dopo la crisi istituzionale che aveva causato la caduta del gabinetto Pelloux. Il periodo del suo mandato fu funestato dall'assassinio del re Umberto I (29 luglio 1900), ed infine il suo governo cadde in seguito ad un voto della Camera che gli contestava un atteggiamento troppo debole in occasione di un grande sciopero dei lavoratori portuali di Genova, a seguito della revoca dello scioglimento della locale Camera del Lavoro.

Dopo essersi dimesso, riassunse la carica di presidente del Senato ma, all'avvento del governo Giolitti non venne riconfermato in questa posizione (1904). Re Umberto I lo insignì della suprema onorificenza del Collare della Santissima Annunziata nel 1898. Morì il 19 gennaio 1907. Acqui Terme gli ha dedicato una una statua, inaugurata nel 1922 ed opera dello scultore Giulio Monteverde, amico di Saracco e come lui nativo di Bistagno.

Voci correlate

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia

Template:Presidente del Senato Template:Presidente del Consiglio Regno d'Italia

Predecessore Ministro dell'Interno del Regno d'Italia Successore
Luigi Pelloux 24 giugno 1900 - 15 febbraio 1901 Giovanni Giolitti
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie