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Giovanni Salviucci

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Giovanni Salviucci (Roma, 26 ottobre 1907Roma, 4 settembre 1937) è stato un compositore e critico musicale italiano.

Nato a Roma nel 1907, fu allievo di Ottorino Respighi al Conservatorio di Santa Cecilia, e Alfredo Casella lo introdusse al linguaggio contemporaneo e neoclassico. Morì a soli 29 anni per un arresto cardiocircolatorio.

La moglie Ida Parpagliolo (1904-1994) è stata una stimata didatta di pianoforte. Il 19 gennaio del 1937 nasce dalla loro unione Giovanna Marini, che diverrà in seguito una ricercatrice etnomusicale e folklorista italiana di grande significato nel panorama musicale nazionale.

È stato uno dei più interessanti compositori italiani fra le due guerre mondiali[1][2]: il suo stile è nobile[3], ispirato alla migliore tradizione polifonica italiana e alle tendenze europee contemporanee[4], e si caratterizza per le abili costruzioni contrappuntistiche[2].

  • 1932 Sinfonia italiana
  • 1933 Sinfonia da camera per diciassette strumenti
  • 1935 Introduzione, passacaglia e finale
  • 1936 Alcesti
  • 1937 Serenata per nove strumenti[5]
  1. ^ Renzo Cresti: Rivista "Il Grandevetro" n. 150, Santa Croce sull'Arno, Pisa, Dicembre 1999
  2. ^ a b Sapere.it, Salviucci, Giovanni - Sapere.it, su sapere.it. URL consultato il 16 febbraio 2017.
  3. ^ SALVIUCCI, Giovanni in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 16 febbraio 2017.
  4. ^ AA. VV., Enciclopedia multimediale Rizzoli-Larousse, Rizzoli-Larousse, 2001.
  5. ^ Sergio Sablich Archiviato il 13 agosto 2014 in Internet Archive.: Giovanni Salviucci - Serenata per nove strumenti 16.05.1985

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Controllo di autoritàVIAF (EN65205650 · ISNI (EN0000 0000 8251 2237 · SBN LO1V185223 · LCCN (ENno89003798 · GND (DE133775380 · BNF (FRcb16910493p (data)