Giovanni Francesco Marcorelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giovanni Francesco Marcorelli, o Mercorelli, Mercurelli, Marcorilli, Marco Aureli (Spello, 21 novembre 1610Hörbranz, 31 agosto 1651), è stato un compositore e organista italiano.

Nacque a Spello (Perugia), dove fu battezzato il 21 novembre 1610.[1] Da luglio 1627 all'estate 1634 fu organista della collegiata di S. Maria a Spello.[2] L'11 maggio fu nominato maestro di cappella della cattedrale di Perugia, mantenendo l'incarico fino alla primavera 1639.[3]

Successivamente si trasferì a Roma, dove dal gennaio 1641 all'aprile 1642 ricoprì l'incarico di organista della Basilica di Santa Maria in Trastevere.[4] Tornato in Umbria dal maggio 1644 al settembre 1645 fu maestro di cappella nella cattedrale di San Rufino.[5]

Di nuovo a Roma, il 4 aprile 1646 fu nominato maestro di cappella della chiesa e dell'oratorio di S. Maria in Vallicella, conservando quest'incarico fino all'aprile 1647.[6] Ancora a Roma il 17 dicembre 1649, su indicazione del duca Pietro Altemps, la Confraternita del Ss. Crocifisso di S. Marcello gli commissionò un oratorio per la successiva quaresima.[7]

Morì il 31 agosto 1651, forse durante un viaggio verso la Germania, a «Horbranto», località identificata con Hörbranz in Austria.[8]

Compose gli oratori Il diluvio (testo di Bartolomeo Conti) e S. Cecilia (testo di Domenico Benigni), conservati a Napoli (Archivio della Congregazione dell'Oratorio), L’angelo custode (perduto), e il Dialogo di santo Francesco (in latino), conservato a Bologna (Museo internazionale e Biblioteca della musica). Di lui restano alcune composizioni sacre, pubblicate in raccolte a stampa di vari autori e manoscritte, oltre la cantata Ne l'amoroso regno consiglia amor, per soprano e basso continuo (Roma, Biblioteca Casanatense, Ms. 2467) e una «serenata a tre voci» (Più non dorma), pubblicata nella raccolta Canzonette amorose. Libro primo a una, doi, tre voci concertate per cantare nel cimbalo, spinetta, tiorba o altro simile istromento, raccolte da Giovanni van Geertsom (Rotterdam, 1656).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biancamaria Brumana, Il “Dialogo di s. Francesco” di Marcorelli ed altre musiche dedicate al santo nel XVII secolo, in Atti del congresso internazionale di musica sacra in occasione del centenario di fondazione del Pontificio Istituto di Musica Sacra, a cura di Antonio Addamiano e Francesco Luisi, Città del Vaticano, 2013, p. 613.
  2. ^ L. Pomponi, Memorie musicali della collegiata di S. Maria Maggiore di Spello, in «Note d'archivio per la storia musicale», XVII (1940), p. 211;
  3. ^ B. Brumana, Il "Dialogo di s. Francesco" di Mercorelli cit., pp. 614-616.
  4. ^ Graham Dixon, The cappella of S. Maria in Trastevere (1605-45): an archival study, in «Music and letters», LXII (1981), p. 40.
  5. ^ Albino Varotti, La cappella musicale di S. Rufino in Assisi. Contributo per una storia, in «Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria», LXIV (1967), p. 41.
  6. ^ Arnaldo Morelli, Il tempio armonico. Musica nell'Oratorio dei Filippini in Roma (1575-1705), Laaber, 1991, pp. 36-37.
  7. ^ Domenico Alaleona, Storia dell'oratorio musicale in Italia, Torino, 1945, pp. 340-341
  8. ^ B. Brumana, Il “Dialogo di s. Francesco” di Marcorelli cit., pp. 619-620.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Christian Speck, Das italienische Oratorium, 1625-1665. Musik und Dichtung, Turnhout, 2003.
  • Biancamaria Brumana, Il “Dialogo di s. Francesco” di Marcorelli ed altre musiche dedicate al santo nel XVII secolo, in Atti del congresso internazionale di musica sacra in occasione del centenario di fondazione del Pontificio Istituto di Musica Sacra, a cura di Antonio Addamiano e Francesco Luisi, Città del Vaticano, 2013, pp. 613-638.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]