Giovanni Battista Pasinato

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Giovanni Battista Pasinato (San Martino di Lupari, 29 marzo 1739Padova, 15 gennaio 1800) è stato un religioso, fisico e botanico italiano. È anche noto come Giambattista da San Martino oppure Giambattista Pasinato.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Battista Pasinato nacque nella città di San Martino di Lupari il 29 marzo 1739 e, più precisamente, in viale Europa. Suo padre era Giovanni Pasinato, mentre sua madre si chiamava Maria Bacchin. Divenne frate già all'età di 18 anni e nel 1775 era assistente spirituale nell'Ospedale civico di Vicenza. Chiese più volte di svolgere l'attività di missionario in Georgia ma non fu mai accontentato, anche se poté dedicarsi da autodidatta alla sua passione dello studio dei fenomeni naturali nonché della botanica e dell'agronomia. Si occupò tra l'altro del problema delle zanzare e dell'invenzione di repellenti nonché della malaria e dell'anofele. In fisica fece delle acute osservazioni nella meteorologia, nel campo dell'acustica e della meccanica (inventò una bilancia). Negli ultimi anni della sua vita insegnò teologia e filosofia a Venezia per poi spostarsi a Padova, morendo nell'omonimo convento il 15 gennaio 1800. Ricevette anche l'incarico di insegnamento presso l'Università di Catania, ma non poté accettare per via dei fatti del 1799. Fu socio di molte accademie.[2]

L'incontro con Cagnazzi[modifica | modifica wikitesto]

Pochi giorni prima della sua morte, lo scienziato italiano Luca de Samuele Cagnazzi ebbe la possibilità di conoscere "il celebre Fisico P. Sammartino Cappuccino". Come raccontato dallo stesso Cagnazzi nella sua autobiografia, "era egli aggravato da un male cronico, e dopo pochi giorni morì." Sammartino scambiò l'arcidiacono Luca de Samuele Cagnazzi per il nipote dello stesso arcidiacono, in quanto non riusciva a spiegarsi come avesse fatto così giovane a fare "figura nella letteratura", "ma dal discorso già si dissuase subito dal suo credere".[3]

Incarichi[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Commemorazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1933 furono intitolate a lui una via e una piazza della sua città natale San Martino di Lupari, mentre il 27 agosto 1939, grazie all'arciprete Giovanni Bernardi e a distanza di circa duecento anni dalla sua nascita, fu eretto anche un busto di marmo ritraente Giovanni Battista Pasinato in piazza Pio X a San Martino di Lupari. Il busto è opera dello scultore Francesco Rebesco il quale ha preso spunto da un'incisione di Marco Comirato.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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