Gian Giacomo Bornini

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Gian Giacomo Bornini (Saviore dell'Adamello, 1635Edolo, 29 ottobre 1700) è stato un pittore italiano.

Gian Giacomo era originario di Ponte, frazione di Saviore, in Val Camonica. Era figlio di Tomaso Bornini, a sua volta "di Jacomo Bornini et Maria sua consorte"; il nonno nacque nel 1582 a Bienno, da una famiglia originaria di Borno, da cui il cognome. Lavorò in Valcamonica e in Valtellina.

Viene indicato nelle guide turistiche con vari nomi: Gian Giacomo Gaioni detto il Bate, Bati, Batte, Boni - Bate, Borgnini, Borni, Rambotti. Nel documento "Istoria del Forte et Antico Castello di Vione", del 1695, si cita "Gio. Giacomo Gajoni detto Bornibatte pittori di Saviore"

Sue opere sono a:[1]

  • Novelle di Sellero, parrocchiale, Santi Giacomo, Rocco e Desiderio (1670)
  • Vione, parrocchiale, Suffragio dei morti (1670)
  • Breno, San Valentino, Decollazione del Battista (1673)
  • Edolo, parrocchiale, Martirio di San Lorenzo (1664) e Madonna e Santi Antonio da Padova e Abate (1674)
  • Berzo Inferiore, parrocchiale, Gesù Bambino e Santi Antonio Abate, da Padova e Gerolamo (1680) Madonna e Santi (1685)
  • Borno, Oratorio di Sant'Antonio, Immacolata Concezione (1681)
  • Capo di Ponte, canonica, Dodici Sibille (1690) e Ritratto del parroco Santo Aiardi (1698)
  • Incudine, parrocchiale, Martirio di San Maurizio (1698)
  • Pescarzo, parrocchiale Madonna e San Vito, Modesto e Crescenzia (1690)
  • Chiuro, parrocchiale, Crocefissione
  1. ^ Tratto da: 16-2-2008, su web.tiscalinet.it.

Collegamenti esterni

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  • Bate Giacomo, su Enciclopedia Bresciana. URL consultato il 9 ottobre 2022.