George Grey, I baronetto di Fallodon

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George Grey

George Grey (Howick, 10 ottobre 1767Portsmouth Dockyard, 3 ottobre 1828) è stato un militare britannico e primo baronetto Grey di Fallodon.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il terzo figlio di Charles Grey, I conte Grey (1729–1807) e di Elizabeth Grey (1744–1822).

Fin dall'età di 14 anni prese servizio come ufficiale della marina nella Royal Navy nelle Indie dell'ovest.

Imbarcatosi su una HMS Resolution al comando del capitano Lord Robert Manners, Grey partecipò all'azione di George Brydges Rodney nella Battaglia delle Saintes contro la Francia il 12 aprile 1782[1][2].

Nel 1784 venne riunita una commissione incaricata di promuovere George Grey al rango di Luogotenente della marina[3]. Dopo le rappresentanze fatte da Charles Grey a John Pitt, II conte di Chatham riguardo alla carriera di suo figlio, George venne promosso il 7 agosto 1793 a Capitano della HMS Vesuvius[4].

All'inizio della guerra con la Francia nel 1793, Grey aveva preso servizio sulla HMS Quebec. Successivamente venne promosso a comandante della bombarda Vesuvius[5]. Le forze congiunte comandate da John Jervis ed il padre di Grey, il Generale Charles, procedettero verso i Caraibi dove catturarono le colonie francesi di Martinica, Guadalupe e Saint Lucia.

Secondo i resoconti dell'epoca, Charles Grey aveva al suo comando 2400 uomini per attaccare i forti francesi, mentre suo figlio ed il capitano Nugent avevano dai 200 ai 400 marinai per muovere i pesanti cannoni, le munizioni e i rifornimenti per l'esercito. A volte dovevano prendere d'assalto il nemico con la punta delle baionette per guadagnare terreno[6].

Al loro ritorno nelle acque britanniche il 1º maggio 1795, la HMS Boyne prese fuoco durante delle esercitazioni mentre era ancorata a Spithead. Il fuoco si diffuse velocemente causando lo sparo dei cannoni che colpirono le navi vicine. Undici membri dell'equipaggio della Boyne persero la vita e due dalla Queen Charlotte, ancorata lì vicino. I cavi dell'ancora furono distrutti dale fiamme così che la nave andò alla deriva e si incagliò. Essa alla fine fu fatta esplodere. La Boyne Buoy ancora segna la posizione del relitto vicino Southsea Castle all'entrata di Portsmouth Harbour. L'incidente si verificò prima che John Jervis potesse rimuovere tutte le sue carte e le sue cose, tutto andò così perduto sulla nave[7].

George Grey, come capitano, dovette presentarsi dinanzi alla corte marziale ma venne assolto non essendo a bordo al momento dell'accaduto[1].

Nel novembre del 1796 Grey navigò con John Jervis e Robert Calder sulla HMS Lively per unirsi alla Mediterranean Fleet a Gibraltar. Durante la battaglia di Cape St Vincent il 14 febbraio 1797, nonostante i pesanti combattimenti, ci fu solo un morto sulla HMS Victory, quando un marinaio accanto a John Jervis venne colpito da un proiettile a poppa[1][8].

Nell'agosto del 1797 al capitano Grey fu dato il comando della HMS Ville de Paris e l'anno seguente, nel settembre del 1798, successe a Robert Calder come Master and Commander della Mediterranean Fleet. Gli ordini vennero dati da George Spencer, II conte Spencer, First Lord of the Admiralty il 29 agosto 1798[9].

Dal giugno del 1799 il conte St Vincent aveva dato a Grey la posizione di Generale-Aiutante della Fleet e gli venne richiesto di scortarlo a casa sulla Ville de Paris[10].

Nell'aprile del 1800 John Jervis fu richiamato a comandare la Channel Fleet per sedare lo spirito di ammutinamento della ciurma. Il capitano Grey lo accompagnò come suo capitano di bandiera sulla HMS Ville de Paris[1][11].

All'inizio della breve pace nel marzo del 1801 Grey accettò il comando di uno dei yachts reali a Weymouth e non riprese di nuovo servizio attivo[12].

La famiglia Grey visse a Weymouth nei tre anni di servizio presso il re Giorgio III.

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1804 al 1806 Grey fu Commissioner di Sheerness. Durante questo periodo, il 23 dicembre 1805 il suo yacht ufficiale, lo Chatham, venne usato per trasferire la bara di Horatio Nelson con la sua bandiera sventolante a mezz'asta, dalla HMS Victory al Greenwich Hospital.

Nel 1806 fu nominato Commissioner a Portsmouth Dockyard. Divenne Presidente della Portsmouth Dock Yard Bible Association nel 1817 e fu un attivo sostenitore assieme alla moglie delle Missions to Seafarers[13].

Rimase in amicizia con l'ammiraglio Jervis fino alla sua morte nel 1823[14].

Oltre a Commissioner, Grey fu anche Marshal of the Vice-Admiralty Court a Barbados, Alderman di Portsmouth e Vice President della Naval and Military Bible Society[5].

Venne creato primo baronetto di Fallodon il 29 luglio 1814 e cavaliere dell'ordine del bagno il 20 maggio 1820 da Giorgio IV del Regno Unito.

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 giugno 1795 George Grey sposò ad Essendon nello Hertfordshire Mary Whitbread (1770–1858), figlia di Samuel Whitbread (1720–1796) e Lady Mary Cornwallis(1736–1770).

George e Mary ebbero nove figli:

  • Mary Grey (1796–1863) che sposò prima Thomas Monck-Mason nel e poi Henry Gray nel 1840 in Irlanda;
  • Sir George Grey (1799–1882), che sposò Anna Sophia Ryder;
  • Elizabeth Grey (1800–1818) che sposò Charles Noel, I conte di Gainsborough;
  • Harriet Caroline Augusta Grey (1802–1889) che sposò John Simon Jenkinson;
  • Hannah Jean Grey (1803–1829) che sposò Sir Henry Thompson, III baronetto di Virkees (1796–1838);
  • Jane Grey (1804–1838) che sposò Francis Baring, I barone Northbrook;
  • Charlotte Grey (1805–1814);
  • Charles Samuel Grey (1811–1860) che sposò Laura Mary Elton e poi Margaret Dysart Hunter;
  • un figlio morto in tenera età nel 1814.

Lady Mary Grey morì il 9 maggio 1858 ad Eaton Place a Pimlico, Londra.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Grey, The Hon Sir George, 1st Bt., Captain, 1767-1828... – GRE/1-20". National Maritime Museum. Retrieved 28 October 2011. - Administrative/Biographical History of Grey, The Hon Sir George, 1st Bt., Captain, 1767–1828, whose papers are held by the National Maritime Museum.
  2. ^ National Archives Caird Library ADM 354/222/175 Letter from Commissioner Grey 13 April 1806, stating to the Navy Board that he had also served in Rodney's action of the 12 April 1782 on the Resolution
  3. ^ National Archives, Kew, London. ref: ADM 6/23/248
  4. ^ Charles, 1st Earl Grey - Letters between Charles Grey, 1st Earl and John Pitt, 2nd Earl of Chatham dated 20 Apr 1793, 22 Apr 1793 and 7 Aug 1793 held in archives of Durham University
  5. ^ a b The Gentlemen's Magazine Vol. 144 p 371-372 – Obituary of Hon Sir G. Grey Bart
  6. ^ Tucker. Jedediah Stephens Memoirs of Admiral the Right Hon the Earl of St. Vincent Vol. I Richard Bentley 1844, p. 110-121.
  7. ^ Tucker. Jedediah Stephens Memoirs of Admiral the Right Hon the Earl of St. Vincent Vol. I Richard Bentley 1844, p. 135.
  8. ^ Tucker. Jedediah Stephens Memoirs of Admiral the Right Hon the Earl of St. Vincent Vol. I Richard Bentley 1844, p. 259.
  9. ^ Private papers of George 2nd Earl Spencer, First Lord of the Admiralty 1794–1801, 29 August 1798 Letter Spencer to St Vincent [1] (Page 457) and [2] (Page 472) note at bottom of page stating George Grey succeeded Calder as Captain of the Fleet
  10. ^ Tucker. Jedediah Stephens Memoirs of Admiral the Right Hon the Earl of St. Vincent
  11. ^ Tucker. Jedediah Stephens Memoirs of Admiral the Right Hon the Earl of St. Vincent Vol. II Richard Bentley 1844, p. 5-7.
  12. ^ Memoirs of Sir George Grey, Bart by Mandell Creighton and Edward Grey, Chapter 1, Page 12 [1]
  13. ^ Kverndal, Roald. Seamen's Missions: their origin and growth William Carey Library 1986, pp. 125-6, 296.
  14. ^ Tucker. Jedediah Stephens Memoirs of Admiral the Right Hon the Earl of St. Vincent Vol. II Richard Bentley 1844, p. 394.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tucker, Jedediah Stephens Memoirs of Admiral the Right Hon the Earl of St. Vincent. Vols I & II. R. Bentley, 1844. ISBN 978-1-145-22437-7
  • Creighton, Mandell & Grey, Edward. Memoir of Sir George Grey, Bart., G.C.B.. Longmans, Green, and Co., 1901 Kessinger Publishing's Legacy Reprints ISBN 1-4326-4248-0
  • The Compact Edition of the Dictionary of National Biography Volume II. Oxford University Press 1975. ISBN 0-19-865102-3
  • Trevelyan, G. M. Grey of Fallodon. Longmans, Green & Co. Ltd. 1937
  • Urban, Sylvanus. The Gentleman's Magazine from July – December 1828 Vol 144. J. B. Nichols & Son
  • Kverndal, Roald. Seamen's Missions: their origin and growth William Carey Library 1986, pp. 125–6, 296.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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