Gallinae Albae

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Gallinae Albae era un toponimo dell'antica Roma citato nei Cataloghi regionari nella VI regione augustea[1] e nella IV regione ecclesiastica[2].

Ubicazione[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente il toponimo identificava in origine un incrocio situato sul margine sudorientale del Viminale, lungo l'odierna Via Panisperna, nei pressi della chiesa di San Lorenzo in Panisperna[2].

In seguito il nome fu utilizzato per indicare l'intero quartiere e forse la stessa via Panisperna; il toponimo sopravvisse nella denominazione della chiesa di San Sisto in Gallina Alba (non più menzionata dopo l'inizio del XV secolo)[2] e nel nome della torre Gallina Alba (nota anche come torre Carano), torre medievale (XIII secolo) probabilmente di proprietà della famiglia Capocci, che si trova nel giardino dell'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario[3].

Da questo quartiere proveniva papa Giovanni XV, nato Giovanni di Gallina Alba e vissuto nel X secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cataloghi regionari. URL consultato il 10 novembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2019).
  2. ^ a b c L. Richardson jr., A New Topographical Dictionary of Ancient Rome, JHU Press, 1992, ISBN 9780801843006, p. 180.
  3. ^ Torri medioevali entro le mura di Roma Archiviato il 24 aprile 2019 in Archive.is., Medioevo.Roma

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
  • Cataloghi regionari. URL consultato il 10 novembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2019).
Fonti storiografiche moderne
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