Galleria d'arte moderna di Roma Capitale
Galleria d'arte moderna di Roma Capitale | |
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La Galleria comunale di arte moderna a via Crispi | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Roma |
Indirizzo | via Francesco Crispi 24, 00187 e Via Francesco Crispi 24, Roma |
Coordinate | 41°54′13.83″N 12°29′08.76″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte contemporanea |
Istituzione | 1883 |
Fondatori | comune di Roma |
Apertura | 1925 |
Visitatori | 17 000 (2022) |
Sito web | |
La Galleria d'arte moderna di Roma Capitale (già Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea) è sita in via Francesco Crispi 24 a Roma.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La galleria ebbe una storia complessa e travagliata fin dal suo esordio ufficiale nel 1925. Il nucleo iniziale delle collezioni risaliva al 1883, quando il comune di Roma acquisì alcune opere d'arte all'Esposizione internazionale di Belle Arti al fine dichiarato di "documentare l'ambiente artistico romano". La prima sede fu a palazzo Caffarelli al Campidoglio. Fu ribattezzata "Galleria Mussolini" nel 1931, chiusa nel 1938, riaperta nel 1949 a Palazzo Braschi, trasferita a Palazzo delle Esposizioni nel 1963 e nuovamente chiusa nel 1972. Nel 1995 fu riaperta nella sua sede attuale, il convento delle Carmelitane a via Francesco Crispi, annesso alla chiesa di San Giuseppe a Capo le Case, che fu parzialmente ristrutturato all'uopo. Chiusa per restauro nel 2003, è stata riaperta nel 2011.[1]
Nel 2014 è stato proposto un ampliamento della galleria su terreni incolti utilizzati dall'AMA tra via Francesco Crispi e via Zucchelli.[2]
Il museo, la cui collezione conta attualmente circa 3 000 opere, principalmente di pittura, ma anche di scultura e grafica, espone 150 pezzi che, a rotazione, spaziano dall'Ottocento alla metà del Novecento, documentando generi e autori del periodo: Realismo, Simbolismo, Divisionismo, Scuola Romana, con opere, tra gli altri, di Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Renato Guttuso, Mario Mafai, Giacomo Balla, Gino Severini, Giuseppe Capogrossi, Alberto Savinio. Lungamente chiuso per restauro (dal 2003), il museo è stato riaperto al pubblico nell'autunno 2011, con esposizioni che variano periodicamente.[3]
Collegamenti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Storia del museo | Galleria d'Arte Moderna, su www.galleriaartemodernaroma.it. URL consultato il 9 maggio 2013.
- ^ Galleria di via Crispi, maxi-ampliamento col deposito Ama e Casa Gagosian, su la Repubblica, 19 agosto 2014. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ Sito ufficiale, su sovraintendenzaroma.it (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2010).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su galleriaartemodernaroma.it.
- Galleria d'Arte Moderna, viaggio tra forme e colori post risorgimentali e del Novecento Scheda della Galleria e della sua storia nel sito di Roma Capitale
Controllo di autorità | BAV 494/61860 · LCCN (EN) nr95013389 · BNF (FR) cb131717231 (data) |
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