Gaio Papirio Crasso

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Gaio Papirio Crasso
Tribuno consolare della Repubblica romana
Nome originaleC. Papirius Crassus
GensPapiria
Tribunato consolare384 a.C.

Gaio Papirio Crasso (... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un politico romano.

Tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 384 a.C. fu eletto tribuno consolare Marco Furio Camillo, Servio Cornelio Maluginense, Publio Valerio Potito Publicola, Servio Sulpicio Rufo e Tito Quinzio Cincinnato Capitolino[1].

Tutto l'anno fu segnato dalla vicenda del processo condotto contro Marco Manlio Capitolino, conclusasi con la sua condanna a morte[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI, 2, 18.
  2. ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", VI,2, 18-20.
Predecessore Fasti consulares Successore
Gneo Sergio Fidenate Cosso II, Tito Quinzio Cincinnato Capitolino,
Lucio Quinzio Cincinnato Capitolino II, Publio Cornelio II,
Lucio Papirio Cursore II, Aulo Manlio Capitolino II
384 a.C.
con Marco Furio Camillo V,
Servio Cornelio Maluginense II, Publio Valerio Potito Publicola II,
Servio Sulpicio Rufo II, Tito Quinzio Cincinnato Capitolino II
Lucio Valerio Publicola IV, Servio Sulpicio Rufo III
Lucio Emilio Mamercino IV, Aulo Manlio Capitolino III,
Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo III, Marco Trebonio