Frontalieri

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I frontalieri sono cittadini residenti in uno Stato che lavorano in un altro Stato[1].

Lista dei Comuni italiani di frontiera (colorati per provincia), in virtù dell’Accordo del 3 ottobre 1974 tra Italia e Svizzera relativo all’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri

La Convenzione istitutiva dell'Associazione europea di libero scambio (AELS) firmata a Stoccolma il 4 gennaio 1960 definisce e regolamenta le attività dei cittadini di uno Stato membro che risiedono sul territorio di uno Stato membro ed esercitano un'attività indipendente sul territorio di un altro Stato membro e ritornano al luogo del proprio domicilio di norma ogni giorno o almeno una volta alla settimana[2].

i frontalieri pagano l' IRPEF, tassa che viene dedotta da un imposta che viene erogata tramite enti svizzeri che a sua volta prelevano l'imposta dagli stipendi dei frontalieri. Inoltre l'imposta sulla sanità non proposta dal governo Meloni non può essere nemmeno approvata poiché anticostituzionale.

Frontalieri italiani[modifica | modifica wikitesto]

Frontiera italo-svizzera a Chiasso. La maggior parte dei frontalieri italiani lavora in Svizzera, dove hanno raggiunto le 87.390 unità nel secondo trimestre del 2022[3]; principalmente nel Canton Ticino, ma anche nel Canton Vallese e nel Cantone dei Grigioni[4]
Paese di lavoro Frontalieri
Bandiera della Svizzera Svizzera 87 390[3]
Bandiera di San Marino San Marino 6.500[5]
Bandiera di Monaco Monaco 3.700[6]
Bandiera della Francia Francia 1.500[7]
Bandiera della Città del Vaticano Città del Vaticano 1.894[8]

Un accordo fra Italia e Canton Ticino stabilisce il diritto dei lavoratori italiani frontalieri a non subire la doppia imposizione fiscale da parte dei due Stati e a beneficare del ritorno delle somme versate al fisco elvetico.[9] Il distacco lavorativo transfrontaliero è un tema che interessa 17.5 milioni di lavoratori europei ed è regolato dalla direttiva n. 2018/957, recepita dal decreto legislativo n. 122 del 15 Settembre 2020.[10]

L'Accordo sulla tassazione dei frontalieri del 1974 prevede che gli italiani non paghino l'IRPEF, ma che paghino le imposte sul reddito soltanto in Svizzera. Nell'ottobre 2023 governo meloni introdotto un'imposta dal 1 al 6% del reddito complessivo annuo a favore del Servizio sanitario nazionale italiano.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Ricq, Les travailleurs frontaliers en Europe, 1981
  • Grenzgänger in der Nordwestschweiz, 1987
  • U. Bloch, Grenzgänger aus Südbaden in Basel-Stadt in den ersten Jahren nach dem Zweiten Weltkrieg, in BZGA, 95, 1995, 207-235

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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