Francesco Saverio Vollaro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francesco Saverio Vollaro

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaIX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII
CoalizioneSinistra storica
CollegioBagnara Calabra, Reggio Calabria

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Francesco Saverio Vollaro (Reggio Calabria, 30 aprile 1827Pellaro, 10 agosto 1904) è stato un patriota e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un agiato proprietario terriero, nipote del carbonaro Casimiro De Lieto, frequenta la facoltà di giurisprudenza a Catanzaro, dove entra in contatto con gli ambienti rivoluzionari calabresi ed aderisce al movimento dei Figliuoli della Giovane Italia di Benedetto Musolino. Il 2 settembre 1847 prende parte ai moti rivoluzionari di Reggio Calabria, a seguito dei quali viene condannato a 21 anni di reclusione. Viene rilasciato a seguito dell'amnistia concessa il 18 gennaio 1848 da Ferdinando II e si trasferisce a Napoli al seguito dello zio.

Nel capoluogo partenopeo si aggrega a un gruppo di intellettuali calabresi che hanno un ruolo di primo piano negli avvenimenti napoletani del 1848. Promotore del Battaglione volontari napoletani e di numerose manifestazioni anti-austriache, viene nominato comandante della IV compagnia che combatte nella Battaglia di Curtatone e Montanara, a difesa di Venezia, fino a cessate ostilità è comandante del forte di San Secondo.

A seguito del fallimento della mobilitazione, allo scopo di evitare una nuova detenzione, fugge esule ad Atene, Malta, Costantinopoli, Smirne e Alessandria d’Egitto. In Egitto si dedica alla professione di avvocato, dove cura in particolare gli interessi dei consolati e degli istituti bancari del territorio italiano. Tale attività gli consente di intrattenere rapporti con esponenti rivoluzionari calabresi rimasti in patria o in esilio.

Ritorna definitivamente in Calabria nel 1863. A Reggio apre uno studio legale ed assume diversi incarichi (consigliere comunale, deputato provinciale, membro della Giunta provinciale e della Camera di commercio e arti). Nel 1865 viene eletto per la prima volta deputato, riconfermato poi fino alle elezioni del 1892; alla camera si occupa principalmente di materie finanziarie e di trasporti.

Durante gli anni da deputato è tra i fondatori della loggia massonica Aspromonte a Reggio Calabria.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Sulla politica italiana in Egitto: dichiarazioni del deputato Vollaro al ministro degli affari esteri svolta alla Camera dei Deputati nella tornata del 12 giugno 1882, Tipografia eredi Botta, Roma 1882;
  • Austriaca res da Napoli-Curtatone a Venezia 1848-1849 – Memorie e ricordi, Tip. Ceruso, Reggio Calabria 1884;
  • 2 settembre 1847-21 agosto 1860 – Conferenza tenuta nel teatro comunale di Reggio Calabria per la commemorazione promossa dal Municipio della città e dal Comitato delle società cittadine riunite il 21 agosto 1891, Stamperia Diplomatica e Consolare, Roma 1891;
  • Cenni autobiografici: 1847-1894, tipografia R. Confalone, Napoli 1900.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]