Fiumicello Fiumicelli
Fiumicello Fiumicelli | |
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Sindaco di Arezzo | |
Durata mandato | 19 agosto 1923 – 8 luglio 1924 |
Predecessore | Carlo Nenci |
Successore | Carlo Bruni Rossi (prosindaco) |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | laurea in medicina |
Università | Università di Bologna |
Professione | medico radiologo |
Fiumicello Fiumicelli (Bibbiena, 11 giugno 1898 – Arezzo, 18 dicembre 1962) è stato un politico e radiologo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Partecipò alla grande guerra, rimanendo ferito sul Piave, ottenendo la medaglia d'argento e la qualifica di mutilato di guerra.[1]
Fu tra i fondatori del Fascio della Nuova Italia di Arezzo nel febbraio 1919 e si iscrisse al Partito Nazionale Fascista l'8 gennaio 1921.[1] Nel 1923 si laureò in medicina all'Università di Bologna.[1] Candidato per il consiglio comunale aretino alle elezioni del 1923, risultò eletto, e il 23 agosto venne eletto anche sindaco di Arezzo, primo sindaco fascista della città. [2] Il 24 maggio 1924 concesse la cittadinanza onoraria di Arezzo a Benito Mussolini.[1] A causa di dissidi tra le varie fazioni interne al PNF, Fiumicelli si dimise dalla carica l'8 luglio 1924.[1][2]
Tra i vari incarichi ricoperti durante il ventennio fascista, si ricordano: consigliere del Centro di cultura e propaganda fascista (1928-1930), membro della Consulta municipale (1928-1937), membro del rettorato della Provincia di Arezzo (1929-1935) e vice-segretario locale del partito (1932).[1] Dopo la caduta del governo Mussolini e la nascita della Repubblica di Salò, non si iscrisse al Partito Fascista Repubblicano.[1]
Sposato con Nella Maria Bonini, prima donna radiologo italiana, lavorò con la moglie nello studio di radiologia aperto nel 1929.[1] Nel 1941 dette alle stampe il volume L'esame radiologico nella pratica degli infortuni. Collaborò inoltre con gli ospedali di Arezzo, Grosseto e Siena e con l'Istituto Radium di Parigi.[1]
Nel dopoguerra fu membro della commissione comunale accertamento redditi dal 1957 al 1960 e ottenne l'onorifico di commendatore della Repubblica. Morì ad Arezzo il 18 dicembre 1962.[1][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j Luca Berti, FIUMICELLI, Fiumicello (PDF), su Società Storica Aretina. URL consultato il 3 marzo 2020.
- ^ a b Luca Berti, Sindaci, podestà, commissari del Comune di Arezzo dal 1865 ad oggi, su comune.arezzo.it, Preprint, 1996. URL consultato il 3 marzo 2019.
- ^ Improvvisa scomparsa del prof. Fiumicelli, in Giornale del Mattino, 19 dicembre 1962.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luca Berti, Sindaci, podestà, commissari del Comune di Arezzo dal 1865 ad oggi, Preprint, 1996. URL consultato il 3 marzo 2019.
- Sonia Fardelli, Il radiologo con la fascia. Fiumicelli, medico combattente e sindaco nel '20, in Corriere di Arezzo, 1 giugno 2003.
- Giovanni Galli, Arezzo e la sua provincia nel regime fascista. 1926-1943, Firenze, Centro Editoriale Toscano, 1992, pp. 481, 506.
- Salvatore Mannino, Origine e avvento del fascismo ad Arezzo. 1915-1924, Arezzo-Montepulciano, Le Balze, 2004.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Luca Berti, FIUMICELLI, Fiumicello (PDF), su Società Storica Aretina. URL consultato il 3 marzo 2020.
- Sindaci e podestà di Arezzo (PDF), su societastoricaretina.org. URL consultato il 30 giugno 2019.
- Sindaci, podestà, commissari del Comune di Arezzo dal 1865 (PDF), su comune.arezzo.it. URL consultato il 30 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).