Ferrovia Padova-Piazzola-Carmignano

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Padova–Piazzola–Carmignano
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
Attivazione1911 (Padova–Piazzola)
1923 (Piazzola–Carmignano)
Soppressione1958
GestoreFPP
Lunghezza28 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazioneno
DiramazioniBivio Carbogna–Carturo (solo merci, 1925-1958)
Ferrovie

La ferrovia Padova–Piazzola–Carmignano è una linea ferroviaria aperta nel 1911 e dismessa nel 1958.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione di una ferrovia tra Padova e Piazzola sul Brenta si deve al conte Paolo Camerini, il quale aveva attuato un piano di industrializzazione della cittadina veneta con la costruzione, tra le altre, di una centrale elettrica, due fornaci per laterizi, una fabbrica di acido solforico, una di concimi chimici, un cementificio e uno iutificio[1].

Nel 1908 la Società anonima per la ferrovia Padova-Piazzola, con sede a Padova, ottenne la concessione della linea[2]. La concessione prevedeva che la linea si diramasse dall'esistente ferrovia Padova-Bassano; a causa della costruzione di un binario di raccordo tra la Padova-Bassano e la Monselice-Padova, nel 1909 il progetto fu modificato prevedendo la costruzione di una stazione indipendente da quella delle FS e un raccordo con le ferrovie statali[3]. La ferrovia fu costruita dalla ditta Aurelio Gallegari di Parma e inaugurata il 2 aprile 1911[4].

Durante la prima guerra mondiale la linea, situata nelle retrovie, fu impiegata per il trasporto dei militari in riposo e delle merci per i fronti del Grappa e degli altipiani di Asiago[5].

Il 6 dicembre 1923 fu inaugurato il prolungamento (concesso l'anno precedente[6]), della linea da Piazzola a Carmignano di Brenta, congiungendosi alla ferrovia Vicenza-Treviso. Camerini progettò di prolungare la linea sino a Thiene: per ragioni politiche tale prolungamento non fu attuato e la società ferroviaria finì nelle mani della Banca Commerciale Italiana[7].

Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale il personale della ferrovia fu militarizzato[8], e la ferrovia subì pesanti danni: il 16 dicembre 1943 la stazione capolinea di Padova Borgo Magno fu bombardata e gravemente danneggiata[9], e il 24 ottobre 1944, in un altro bombardamento, fu distrutto parte del materiale rotabile[10].

Terminata la guerra la linea fu ricostruita, ma la diffusione dei trasporti su gomma e il fatto che la ferrovia fosse in sede promiscua, attraversando l'abitato di Limena[11] portarono dal 1951 a sostituire parte delle corse ferroviarie con autobus[12]. Con atto del 26 agosto 1958 il Ministro dei trasporti Armando Angelini decretò la trasformazione della ferrovia in autolinea, attuata dal 1º gennaio 1959[13].

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Stazioni e fermate
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linea FS per Venezia
Unknown route-map component "cd"
Unknown route-map component "cd" + Unknown route-map component "exKBHFa"
Station on track
27+700 Padova Borgo Magno (FPP) / Padova (FS)
Unknown route-map component "c"
Unknown route-map component "exv-STR" + Unknown route-map component "exv-SHI3+l"
Unknown route-map component "exSHI3r" + Unknown route-map component "ABZgl" + Unknown route-map component "BS2c2"
Unknown route-map component "cSTRq" + Unknown route-map component "dSTR3h+l"
Unknown route-map component "dCONTfq"
linea per Bologna e per Padova Campo Marte
Unknown route-map component "d" Unknown route-map component "exSTR" Unknown route-map component "vABZgl-STRo" Unknown route-map component "dCONTfq"
linea per Milano
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One way rightward + Unknown route-map component "STRr+1h"
Unknown route-map component "dBS2c4"
Bivio Altichiero linea FS per Bassano
Unknown route-map component "exKRWgl" Unknown route-map component "exKRW+r"
variante * 1922
Unknown route-map component "exKRWg+l" Unknown route-map component "exKRWr"
Unknown route-map component "exHST"
22+805 Croce d'Altichiero
Unknown route-map component "exBHF"
19+375 Limena
Unknown route-map component "exBHF"
16+478 Villafranca-Vaccarino
Unknown route-map component "exHST"
14+144 Tremignon
Unknown route-map component "exdCONTgq" Unknown route-map component "exSTRq" Unknown route-map component "exKRZo+xk2" Unknown route-map component "exkABZq+3" Unknown route-map component "exdCONTfq"
linea FS Treviso–Ostiglia † 1944
Unknown route-map component "exkABZg+1"
raccordo FPP-FS
Unknown route-map component "exBHF"
11+040 Piazzola sul Brenta
Unknown route-map component "exSTRc2"
Unknown route-map component "exABZg3" + Unknown route-map component "exBST"
9+400 Bivio Carbogna
Unknown route-map component "exCONT1" Unknown route-map component "exSTR+c4"
linea merci per Carturo
Unknown route-map component "exHST"
8+570 Presina
Unknown route-map component "exBHF"
5+430 Isola di Carturo
Unknown route-map component "exBHF"
3+520 Grantorto
Unknown route-map component "d" + Unknown route-map component "exSTR"
Unknown route-map component "STR+l" Unknown route-map component "dCONTfq"
linea FS per Vicenza
Unknown route-map component "d" Unknown route-map component "vexBHF-STR"
0+000 Carmignano-Ospitale di Brenta
Unknown route-map component "d" Unknown route-map component "xvSHI2g+l-"
raccordo FPP-FS
Station on track
Carmignano di Brenta (FS)
Unknown route-map component "CONTgq" One way rightward
Linea FS per Treviso
Diramazione Bivio Carbogna–Carturo
Unknown route-map component "exCONTg"
per Padova
Unknown route-map component "exBST"
0+000 Bivio Carbogna
Unknown route-map component "exABZgl" Unknown route-map component "exCONTfq"
Per Carmignano
Unknown route-map component "exDST"
5+??? Carbogna
Unknown route-map component "exKDSTe"
8+??? Carturo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sergio Cella, Camerini, Paolo, in Dizionario Biografico degli Italiani Vol. 17, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma, 1974.
  2. ^ Regio Decreto n° 823 del 20 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 39 del 16 febbraio 1909
  3. ^ Regio Decreto n° 148 del 13 marzo 1910, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 87 del 14 aprile 1910
  4. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 254.
  5. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 350.
  6. ^ Regio Decreto n° 1782 del 30 novembre 1922, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 15 del 19 gennaio 1923
  7. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 495.
  8. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 527.
  9. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 528.
  10. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 529.
  11. ^ Risposta del ministro Angelini all'interrogazione degli onorevoli Busetto e Ferrari, in Atti Parlamentari Camera dei Deputati, III legislatura, seduta del 16 settembre 1958, pag. 59
  12. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 622.
  13. ^ Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo, op. cit., pag. 623.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Ogliari, Franco Sapi, Sbuffi di fumo. Storia dei trasporti italiani volumi 6° e 7°. Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, a cura degli autori, Milano, 1966.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]