Evangeliario di Pussay

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L'Evangeliario di Poussay è un manoscritto miniato, realizzato presso l'Abbazia di Reichenau in Germania intorno al 980 e inviato all'Abbazia di Poussay nell'XI secolo, è conservato presso la Biblioteca nazionale di Francia.

Evangéliario di Poussay - Prima miniatura a pagina intera: dedica f.3v

Il manoscritto fu scritto e dipinto intorno al 980 nello scriptorium dell'abbazia di Reichenau, nella Germania meridionale. Fu donato da Bertholde di Toul, vescovo nominato dall'imperatore Ottone III, all'abbazia di monache benedettine di Poussay da lui stesso fondata intorno al 1018 nell'attuale dipartimento dei Vosgi. Nel secondo quarto dell'XI secolo, Papa Leone IX donò all'abbazia una nuova rilegatura comprendente una placca d'avorio incisa di origine bizantina[1].

Dopo la chiusura dell'abbazia, il manoscritto entrò nelle collezioni della biblioteca comunale di Mirecourt. Dopo essere stato rubato e poi ritrovato, fu venduto alla Biblioteca nazionale di Francia il 3 ottobre 1844 per il prezzo di 3.000 franchi e 50 centesimi.[2]

Nel 2003 il manoscritto è stato inserito nel Registro della Memoria del Mondo dell'UNESCO insieme ad altri nove manoscritti prodotti a Reichenau nel periodo ottoniano.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il manoscritto contiene tredici miniature a piena pagina: una doppia pagina raffigurante un ecclesiastico non identificato che offre il manoscritto a Cristo, oltre ai quattro ritratti degli evangelisti e a sette scene del Nuovo Testamento. Inoltre, vi sono 16 fogli decorati con caratteri ornamentali[3].

La rilegatura è costituita da due piatti d'oro decorati con pietre preziose: la prima copertina contiene una lastra d'avorio raffigurante la Vergine con il Bambino, incorniciata da quattro figure a sbalzo che rappresentano Cristo in trono, i santi Pietro e Andrea e san Menna. Il retro della copertina è decorato con un rilievo raffigurante Cristo che colpisce una belva e un serpente.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Marie-Pierre Laffitte e Valérie Goupil, Reliures precieuses, Parigi, Herscher, 1991, ISBN 978-2733501917.
  2. ^ (FR) Latin 10514, su archivesetmanuscrits.bnf.fr.
  3. ^ a b (FR) Registre de la Mémoire du monde Formulaire de proposition d’inscription (PDF), su unesco.org. URL consultato il 29 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2022).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) François Avril e Claudia Rabel, Manuscrits enluminés d'origine germanique: Tome 1, Xe-XIVe siècle, Parigi, Biblioteca nazionale di Francia, 1995, ISBN 9782717719598.
  • (FR) Simone Collin-Roset, L'Evangéliaire de Poussay, Le Pays Lorrain, n. 2, 1983, p. 77-90
  • (FR) Marie-Pierre Laffitte e Valérie Goupil, Reliures precieuses, Parigi, Herscher, 1991, ISBN 978-2733501917.
  • (DE) Karin Hopking-Rey, Die Dedikationsminiaturen des Poussay Evangelistars. Karolingischer oder ottonischer Prototyp für die Reichenauer Ruodprecjt-Gruppe, Arte medievale, vol. IV, n. 1, 2005, p. 37-50
  • (FR) La France romane au temps des premiers Capétiens (987-1152), Paris Musée du Louvre, 10 marzo-6 giugno 2005, Museo del Louvre/ Hazan, 2005
  • (DE) Thomas Labusiak, Die Ruodprechtgruppe der ottonischen Reichenauer Buchmalerei, Berlino 2009 ISBN 9783871572227

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