Eva (film 1948)

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Eva
Birger Malmsten e Eva Stiberg in una sequenza del film
Titolo originaleEva
Lingua originalesvedese
Paese di produzioneSvezia
Anno1948
Durata98 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generecommedia
RegiaGustaf Molander
SoggettoIngmar Bergman
SceneggiaturaIngmar Bergman, Gustaf Molander
ProduttoreHarald Molander
Casa di produzioneSvensk Filmindustri
FotografiaÅke Dahlqvist
MontaggioOscar Rosander
MusicheErik Nordgren
ScenografiaNils Svenwall
Interpreti e personaggi

Eva è un film svedese del 1948, diretto da Gustaf Molander e basato su un soggetto originale di Ingmar Bergman.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Bo torna dal servizio militare e ritrova un'amica di infanzia che ama, Eva, ricambiato. Ma non è mai riuscito a superare il dolore di una disgrazia da lui causata a 12 anni. La lussuria della città e la bruttura della guerra non aiutano il suo stato d'animo. Solo l'amore di Eva e la nascita del primo figlio metteranno fine alle sue pene.

Sceneggiatura di Ingmar Bergman[modifica | modifica wikitesto]

In seguito al relativo successo di Musica nel buio «la Svensk Filmindustri dette ancora fiducia a Bergman commissionandogli dapprima due sceneggiature (per i film di Molander La furia del peccato ed Eva) , poi un film, Città portuale (...)».[1] Molander, «appartenente alla generazione di Stiller e di Sjöström, (...) scoprì Ingrid Bergman, e fece esordire Ingmar Bergman come sceneggiatore».[2] Nel 1951 Ingmar Bergman collaborerà ancora con Molander sceneggiando un terzo film, I divorziati (Frånskild).[3] L'influenza bergmaniana in Eva è tangibile, è esemplare la battuta di Eva che preannuncia un titolo, Il posto delle fragole, illuminando l'ombra della morte e invitando Bo a lasciarsi andare al ricordo di un giorno d'autunno quando insieme colsero le fragole.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film non ha avuto distribuzione nelle sale in Italia, e quindi non è mai stato doppiato. Nel 2007 è stato pubblicato in DVD insieme a Donne in attesa per la BiM in versione originale sottotitolata in italiano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sergio Trasatti, Ingmar Bergman, in Supplemento al n.40 del 9-10-95 dell'Unità, Milano, L'Unità/Il Castoro, p. 12.
  2. ^ Georges Sadoul, Il cinema, in Enciclopedie pratiche, Volume 1° - I cineasti, Firenze, Sansoni, 1981 © 1967, pp. 272-273.
  3. ^ Emanuela Martini, Molander, Gustaf, in Cinema di tutto il mondo a cura di Alfonso Canziani, Milano, Oscar Studio Mondadori, novembre 1978, pp. 308-309.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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