Erysipelothrix rhusiopathiae

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Erysipelothrix rhusiopathiae
Colonia di Erysipelothrix rhusiopathiae
Classificazione scientifica
Dominio Prokaryota
Regno Bacteria
Phylum Firmicutes
Ordine Erysipelotrichales
Famiglia Erysipelotrichidae
Genere Erysipelothrix
Specie E. rhusiopathiae
Nomenclatura binomiale
Erysipelothrix rhusiopathiae
Migula, 1900

Erysipelothrix rhusiopathiae è un bacillo a forma di bastoncino di circa 0,8-2,5 x 0,2-0,5 µm, Gram-positivo, immobile, acapsulato, asporigeno e alofilo. Cresce sia in presenza sia in assenza di ossigeno ma preferisce un'atmosfera povera di ossigeno (microaerofilo). In coltura dopo 2-3 giorni forma piccole colonie grigie α-emolitiche.

Diffuso in tutto il mondo, E. rhusiopathiae è considerato un organismo patogeno, che causa un'infezione nota come erisipela negli animali e erisipeloide negli esseri umani.

Colpisce solitamente tacchini e maiali, ma sono stati riportati casi di infezione in altri uccelli (polli, anatre ed emu), pecore, pesci e rettili.[1]

La malattia umana chiamata erisipela non è causata da E. rhusiopathiae, ma da membri del genere Streptococcus.

Occasionalmente il batterio può infettare gli umani, specialmente per motivi occupazionali, come macellai, e causare l'erisipeloide, una cellulite localizzata acuta, ma che evolve lentamente.[2] Il trattamento si basa sulla penicillina.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brooke C, Riley T, Erysipelothrix rhusiopathiae: bacteriology, epidemiology and clinical manifestations of an occupational pathogen, in J Med Microbiol, vol. 48, n. 9, 1999, pp. 789–99, DOI:10.1099/00222615-48-9-789, PMID 10482289.
  2. ^ Erisipelotricosi - Malattie infettive, su Manuali MSD Edizione Professionisti. URL consultato il 22 maggio 2019.

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 32065 · LCCN (ENsh88023257 · BNF (FRcb12372892k (data) · J9U (ENHE987007534432105171