Encephalartos cupidus

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Encephalartos cupidus
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Cycadophyta
Classe Cycadopsida
Ordine Cycadales
Famiglia Zamiaceae
Genere Encephalartos
Specie E. cupidus
Nomenclatura binomiale
Encephalartos cupidus
R.A.Dyer, 1971

Encephalartos cupidus R.A.Dyer, 1971 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Sudafrica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta acaule, con fusto in parte sotterraneo, senza ramificazioni, alto 15–40 cm e con un diametro di 20–30 cm; fusti secondari possono originarsi da polloni che sorgono alla base del fusto principale.[2]

Le foglie, pennate, disposte a corona all'apice del fusto, lunghe fino a 100 cm, sono composte da foglioline lanceolate, con i margini dotati di piccole spine e disposte sul rachide con un angolo di 50-100°.

È una specie dioica, dotata di coni maschili solitari, fusiformi, peduncolati, di colore verde mela, lunghi 18–30 cm e con un diametro di 5–8 cm, con microsporofilli larghi e di forma rombica, e coni femminili, ovoidali, in genere solitari ma raramente in coppie, lunghi 20–30 cm e con un diametro di 15–20 cm, con macrosporofilli dalla superficie verrucosa.

I semi hanno una forma ovoidale, sono lunghi 25–35 mm, hanno una larghezza di 15–20 mm e sono ricoperti da un tegumento di colore giallo albicocca.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie, un tempo diffuso nelle province sudafricane di Limpopo e Mpumalanga, è oggi limitato ad una piccola zona tra i fiumi Blyde e Steelpoort, nella Blyderivierspoort Nature Reserve, da 700 a 1500 di altitudine.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica E. cupidus come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered)[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Donaldson, J.S., 2010, Encephalartos cupidus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Whitelock 2002, p.187.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Encephalartos cupidus, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).
  • Encephalartos cupidus, su The Cycad Society of South Africa (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2012).
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