Elisa Valero
Elisa Valero Ramos (...) è un'architetta spagnola.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Formazione[modifica | modifica wikitesto]
Ha studiato Architettura presso la Scuola tecnica superiore di architettura dell'Università di Valladolid (UVa), dove ha ottenuto il premio per il miglior curriculum accademico del corso 1995-'96 e si è laureata nel 1996 con Premio Straordinario di Fine carriera[1].
Nel 2000 ha conseguito il dottorato presso la Scuola tecnica superiore di architettura dell'Università di Granada (UGR), vincendo nel 2003 una borsa dell'Accademia di Spagna a Roma[2].
Carriera professionale[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1996 si è trasferita in Messico per insegnare all'Università nazionale autonoma del Messico (UNAM); qui ha portato a termine il suo primo incarico, la riabilitazione del ristorante Los Manantiales a Xochimilco, opera dell'architetto Félix Candela[3].
Nel 1997 ha fondato il proprio studio di architettura[4][5] a Granada.
Dal 2012 è professoressa ordinaria di Progettazione presso la ETSA dell'UGR[6], divenendo la terza donna a ricevere questo incarico in Spagna[7]. Nella stessa università, dirige il gruppo di ricerca RNM909 "Vivienda Eficiente y Reciclaje Urbano"[8].
È professoressa invitata all'Accademia di Architettura di Mendrisio[9].
Ricerca[modifica | modifica wikitesto]
Ha supervisionato diverse tesi di dottorato e progetti di ricerca ed è autrice di quasi 200 scritti[10], includendo atti di conferenze, capitoli di libri e articoli in riviste scientifiche. Tanto nel suo lavoro come nei suoi scritti, Elisa Valero difende l'architettura sostenibile[7][11] e rinnovabile[12].
Si interessa alla luce in architettura[13], così come all'architettura per i bambini, in particolare agli ospedali pediatrici[14][15][16]. Dal 2012 collabora con la Fondazione Aladina[17], una fondazione spagnola che cerca di migliorare la vita dei bambini malati di cancro.
Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]
- Housing, Melfi Libria, 2018[18].
- Light in Architecture: The Intangible Material, Londra, RIBA publishing[19], 2015[20].
- Glosario de reciclaje urbano, General de Ediciones de Arquitectura, 2014[21].
- Diccionario de la luz, General de Ediciones de Arquitectura, 2012[22].
- La materia intangible, reflexiones sobre la luz en el proyecto de arquitectura, General de Ediciones de Arquitectura, 2009[23].
- Elisa Valero arquitectura 1998-2008. Monografía de obra propia, General de Ediciones de Arquitectura, 2009[24].
- La Universidad laboral de Almería, Colegio Oficial de Arquitectos de Andalucía Oriental, 2008[25][26].
- Ocio peligroso, introducción al proyecto de arquitectura, General de Ediciones de Arquitectura, 2006[27].
Architetture (parziale)[modifica | modifica wikitesto]
- Nuova sala dei genitori e ristrutturazione del "Patio de los Valientes", Ospedale Virgen del Rocío, Siviglia[28].
- 8 abitazioni sperimentali in Calle Huertos de San Cecilio, Granada, 2018[29][30][31].
- Chiesa di Santa Giuseppina Bakhita, Playa Granada, Motril, 2016[32][33].
- Scuola materna del quartiere di Serrallo, Granada, 2011[34].
- Galleria d'arte Plácido Arango, Madrid, 2008[35].
- Centro Sociale Polivalente, Lancha del Genil, Granada, 2006[36][37].
- 13 abitazioni auto-costruite, Palenciana, Cordova, 2003[38].
- Casa San Isidro, architettura bioclimatica, Granada, 2003[39][40].
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
Tra i riconoscimenti ricevuti, si distinguono la Menzione d'Onore del Premio arcVision 2016[41], lo Swiss Architectural Award 2017-2018[42] - prima donna ad esserselo aggiudicata[43] - e la Menzione Internazionale del Prix des femmes architectes 2019[44][45]. Inoltre:
- Menzione Cerámica ASCER (2019), nella categoria "Architettura", per il "Patio de los Valientes" e la nuova sala dei genitori, Ospedale Virgen del Rocío, Siviglia[28].
- Primo Premio della terza edizione di Architettura di Ceramica (2015-2017), indetto dalla HISPALYT (Associazione Spagnola dei Produttori di Laterizi e Ceramiche di Argilla Cotta), nella categoria "riabilitazione", per la Sala di esposizioni del Convento di San Domenico a Huéscar In collaborazione con Antonio Jiménez Torrecillas[46].
- Finalista Premi FAD (2012) per la Scuola materna del quartiere di Serrallo a Granada[31].
- Primo premio "Abitare il Mediterraneo" (2011), indetto dalla UMAR (Unione degli Architetti del Mediterraneo).[senza fonte]
- Finalista IX Biennale Spagnola di Architettura e Urbanismo (2007) per il Centro Sociale Polivalente a Lancha del Genil[47].
- Menzione "Residencia Singular" (2004), indetto dal Consiglio Superiore dei Collegi di Architetti di Spagna, nella categoria "opera costruita", per la Casa San Isidro a Granada.[senza fonte]
- Terzo Premio "Viviendas Sociales y Vivienda de protección oficial" (2004), indetto dal Consiglio Superiore dei Collegi di Architetti di Spagna, nella categoria "opera costruita", per 13 abitazioni auto-costruite a Palenciana.[senza fonte]
- Secondo Premio nel Concorso Internazionale di Idee per l'adeguamento degli accessi dell'Alhambra (1999). In collaborazione con F. del Corral, I. Fdez Sánchez Aragón, B. Reinoso e A. Bermejo.[senza fonte]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (ES) Elisa Valero - TC Cuadernos, su tccuadernos.com. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (EN) Sixth Edition 2017-2018, su Swiss Architectural Award. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Paula Fossati, ELISA VALERO RAMOS 1971, su UN DIA | UNA ARQUITECTA 3, 21 febbraio 2018. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Anatxu Zabalbeascoa, Ejercicio de mínimos, in El País, 12 ottobre 2011. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · Estudio de arquitectura, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Elisa Valero Ramos | Universidad de Granada, su ugr.es. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ a b (ES) Diario de Navarra, Elisa Valero: "No se puede mantener esta injusticia de consumir, destruir y sobreexplotar el planeta", su diariodenavarra.es, 1º febbraio 2019. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) ELISA VALERO | reciclajeurbano, su ugr.es. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ Valero, Elisa, su Università della Svizzera italiana. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2022).
- ^ (ES) UGR Investiga > | Universidad de Granada, su investigacion.ugr.es. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ Architetture etiche e bioclimatiche, su ceramica.info. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) La arquitecta Elisa Valero llama a cambiar los sistemas actuales porque "no son sostenibles", su amp.europapress.es. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) ELISA VALERO. La luz es el tema, su revista diagonal., 15 maggio 2010. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Hospitales 'desestresores' para los pacientes más pequeños, su abc, 4 agosto 2016. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda Refurbishment in the Virgen de Las Nieves Hospital, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · Light Pavilion and Playground. Hospital de Getafe, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Elisa Valero presenta la UCI Aladina en el ciclo 'Interiores del Siglo XXI', su Fundación Aladina. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ Elisa Valero Ramos, Housing, 2018, ISBN 978-88-6764-129-1, OCLC 1039037400. URL consultato il 13 maggio 2020.
- ^ (EN) Light in Architecture: The Intangible Material book by Ramos, Elisa Valero,, su RIBA Bookshop. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (EN) Valero Ramos, Elisa., Light in architecture : the intangible material, ISBN 978-1-85946-596-7, OCLC 907148144. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (ES) Valero Ramos, Elisa., Glosario de reciclaje urbano, General de Ediciones de Arquitectura, 2014, ISBN 978-84-939845-6-4, OCLC 879867193. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (ES) Valero Ramos, Elisa 1971-, Diccionario de la luz, General de Ediciones de Arquitectura, 2012, ISBN 978-84-939384-5-1, OCLC 828304502. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (ES) Valero Ramos, Elisa, 1971-, La Materia intangible : la luz en la arquitectura, General de ediciones de arquitectura, 2019, ISBN 978-84-17753-07-8, OCLC 1148210108. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (ES) Elisa Valero : arquitectura 1998-2008., General de Ediciones de Arquitectura, 2009, ISBN 978-84-936203-9-4, OCLC 613309949. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (ES) Valero Ramos, Elisa, Universidad Laboral de Almería, 1971-1974 : Julio Cano Lasso, Alberto Campo Baeza, Miguel Martín Escanciano, Antonio Más Guindal, Colegio de Arquitectos de Almeria, 2008, ISBN 978-84-934827-6-3, OCLC 276981905. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (ES) Diario de Almeria, La historia de la Universidad Laboral se recoge en un libro, su Diario de Almería, 30 luglio 2008. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (ES) Valero Ramos, Elisa., Ocio peligroso : introducción al proyecto de arquitectura, su https://www.worldcat.org/oclc/123240771, General de Ediciones de Arquitectura, 2006, ISBN 978-84-935163-1-4, OCLC 123240771.
- ^ a b (EN) Elisa Valero, su AFASIAARCHZINE.COM. URL consultato il 13 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · 8 experimental apartments in Realejo, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Granada Hoy, Los Premios Fad de Arquitectura se fijan en las propuestas granadinas, su Granada Hoy, 13 maggio 2017. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ a b (CA) esiete, Edicions anteriors, su Premis FAD. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · Church in Playa Granada, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Granada Hoy, El templo de Playa Granada: Una vuelta a los orígenes, su Granada Hoy, 12 settembre 2016. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · Escuela infantil en El Serrallo, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · Un Jardín Atravesado, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · Centro Social Polivalente, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Centro Social Polivalente en Lancha del Genil / Elisa Valero Ramos, su Plataforma Arquitectura, 8 settembre 2013. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (EN) Elisa Valero, Fernando Alda · Viviendas de Autoconstrucción en Palenciana, su Divisare. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Seis viviendas singulares que solo verás en Granada, su Ideal, 4 giugno 2018. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Arquitectura y razón poética TC Cuadernos, su TC Cuadernos, 14 settembre 2014. URL consultato l'11 maggio 2020.
- ^ Elisa Valero Ramos - Nominees arcVision Prize 2016, su arcVision.org, 23 marzo 2016. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ Vincitore 2018, su Swiss Architectural Award. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ Elisa Valero vince la sesta edizione dello Swiss Architectural Award | Floornature, su Floornature.com. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (FR) Femmes Architectes – Remise des prix des femmes architectes de l'Arvha, su femmes-archi.org. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) Elisa Valero, profesora de la UGR, mención especial en la edición de 2019 de los “Prix des femmes architectes”, su Canal UGR. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) HISPALYT - Asociación Española de Fabricantes de Ladrillos y Tejas de Arcilla Cocida - Ganadores, su hispalyt.es. URL consultato il 12 maggio 2020.
- ^ (ES) IX-BEAU - España - Finalista - Centro Social Polivalente, su bienalesdearquitectura.es. URL consultato il 12 maggio 2020.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elisa Valero Ramos
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su elisavalero.com.
- (EN) Elisa Valero, su divisare.com.
- Elisa Valero Ramos, su archdaily.com.
- (ES) Llàtzer Moix, Granada, siglo XXI, in La Vanguardia.
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