Elina Duni

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Elena Duni

Elena Duni (Tirana, 10 marzo 1981) è una cantante e compositrice albanese naturalizzata svizzera.

Elina Duni suona il tamburello durante un concerto a Bienne, in Svizzera

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha lasciato l'Albania all'età di dieci anni per vivere e studiare in Svizzera, a Ginevra.[1] Ha continuato a studiare canto, composizione e insegnamento presso l'Università delle Arti di Berna[2], ma dal 2004 in poi la musica popolare albanese è diventata un'influenza primaria. Nel 2004 ha formato un quartetto con il proprio nome con il pianista jazz svizzero Colin Vallon, il bassista Patrice Moret e il batterista Norbert Pfammatter. In una recensione, John Fordham ha concluso che "Questo quartetto suona decisamente come il materiale di una stella nascente per ECM".[3] Dopo due album – Baresha (2008) e Lume Lume (2010) – su Meta Records, il quartetto ha continuato a registrare per ECM nel 2012, con Matanë Malit (Beyond the Mountain) e nel 2015 Dallëndyshe (Swallow). Nel 2014 ha pubblicato il suo primo album come cantautrice in Kosovo e Albania, intitolato Muza e Zezë (La Musa Nera). Nel 2017 è stata nominata per ricevere l'annuale Swiss Music Prize e nell'ottobre dello stesso anno ha avviato un nuovo progetto: un duo con il chitarrista jazz Rob Luft . L'album Partir, un programma solista in cui si accompagna al pianoforte, chitarra acustica e percussioni è stato registrato nel 2017 e pubblicato da ECM l'anno successivo. Canta in nove lingue diverse in quell'album da solista.[4][5]

Essendo musicalmente un duo e anche privatamente una coppia, Duni vive con Rob Luft a Londra, dopo molti anni vissuti a Zurigo. L'album del 2020 Lost Ships comprende sei originali Duni/Luft e sei interpretazioni. I sidemen sono Matthieu Michel al flicorno e il polistrumentista Fred Thomas al piano e alle percussioni.[6]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 2007 - Baresha
  • 2010 - Lume, Lume
  • 2012 - Matanë Malit[7]
  • 2014 - Muza e zezë (La Musa Nera)
  • 2015 - Dallëndyshe
  • 2018 - Partir
  • 2019 - Aksham
  • 2020 - Lost ships (con Rob Luft)
  • 2023 - A Time to Remember

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jazz as a cultural bridge, su SWI swissinfo.ch. URL consultato il 23 marzo 2023.
  2. ^ (EN) Elina Duni, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  3. ^ (EN) John Fordham, Elina Duni Quartet – review, in The Guardian, 20 dicembre 2012. URL consultato il 23 marzo 2023.
  4. ^ Partir, su ECM Records. URL consultato il 23 marzo 2023.
  5. ^ Fred Bouchard, Elina Duni: Partir, in Down Beat, vol. 85, n. 7, luglio 2018, p. 65.
  6. ^ (EN) Elina Duni, Rob Luft – ‘Lost Ships’, su London Jazz News, 23 novembre 2020. URL consultato il 23 marzo 2023.
  7. ^ Elina Duni: Love, Lust And Albanian Folk Songs, su NPR, 19 ottobre 2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN121620324 · ISNI (EN0000 0003 6281 7836 · Europeana agent/base/36759 · LCCN (ENno2013008162 · GND (DE1028551797 · BNF (FRcb165584912 (data)