Ekrixinatosaurus novasi

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Ekrixinatosaurus
Cranio di Ekrixinatosaurus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Saurischia
Sottordine Theropoda
Infraordine Ceratosauria
Superfamiglia Abelisauroidea
Famiglia Abelisauridae
Genere Ekrixinatosaurus
Specie E. novasi

L’ecrixinatosauro (Ekrixinatosaurus novasi) è un dinosauro carnivoro appartenente agli abelisauridi. Visse nel Cretaceo superiore (Cenomaniano, circa 95 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Argentina.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo dinosauro, lungo circa 11 mt. è il più grande abelisauro noto momentaneamente (finché non verranno trovati resti adulti di Abelisaurus) [1], ed è noto per un esemplare fossile incompleto, comprendente resti delle mascelle e delle mandibole, parte della scatola cranica, alcune vertebre, parte del bacino e delle zampe posteriori. In generale, l'aspetto di Ekrixinatosaurus richiamava quello degli altri abelisauridi: corpo massiccio, lunghe zampe posteriori, cranio corto e alto. In particolare, il cranio di questa forma era più grande rispetto al corpo che in altri abelisauridi (come Carnotaurus) e sulle vertebre caudali erano presenti processi laterali, che conferivano alla vertebra un aspetto “alato”.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

L'Ekrixinatosaurus appartiene a quel gruppo di dinosauri carnivori noto come abelisauridi, vissuti nel Cretaceo nei continenti meridionali. L'aspetto richiamava quello degli altri abelisauridi tipici, e alcune caratteristiche lo avvicinano al gruppo di forme che comprende anche Carnotaurus e Majungasaurus. Ritrovato in strati del "Cenomaniano", potrebbe essere uno dei più antichi abelisauridi del continente sudamericano. Questo teropode è il 1° abelisauride di taglia gigante vissuto assieme ai Carcharodontosauridae e Spinosauridae. Tutti gli altri membri della famiglia di taglia più grande (Carnotaurus e Abelisaurus) vissero dopo l'estinzione delle altre 2 grandi famiglie di teropodi appena citate.

Significato del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Ekrixinatosaurus significa, in un misto di greco male latinizzato (ekrixi- da ekrexis, “esplosione”; -saurus da sauros, “lucertola/rettile”) e latino (nato- da natus, “nato”), “rettile nato da un'esplosione”, a causa del fatto che i resti fossili vennero scoperti durante un'operazione a base di esplosivi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ * Juarez-Valieri, R.D., Porfiri J.D. & Calvo J.O. 2011. New Information on Ekrixinatosaurus novasi Calvo et al. 2004, a giant massively-constructed Abelisauroid from the "Middle Cretaceous" of Patagonia. Paleontologia y dinosaurios desde América Latina (Calvo, Porfiri, González Riga y Dos Santos, editores), Editorial de la Universidad Nacional de Cuyo: 161-169.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calvo, J.O., Rubilar, D., and Moreno, K. (2004) "A new Abelisauridae (Dinosauria: Theropoda) from northwest Patagonia". Ameghiniana 41: 555-563.
  • Juarez-Valieri, R.D., Porfiri J.D. & Calvo J.O. 2011. New Information on Ekrixinatosaurus novasi Calvo et al. 2004, a giant massively-constructed Abelisauroid from the "Middle Cretaceous" of Patagonia. Paleontologia y dinosaurios desde América Latina (Calvo, Porfiri, González Riga y Dos Santos, editores), Editorial de la Universidad Nacional de Cuyo: 161-169.

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