Echinopsis oxygona
Echinopsis oxygona | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Cactoideae |
Tribù | Cereeae |
Sottotribù | Trichocereinae |
Genere | Echinopsis |
Specie | E. oxygona |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Genere | Echinopsis |
Specie | E. oxygona |
Nomenclatura binomiale | |
Echinopsis oxygona (Link) Zucc. ex Pfeiff. & Otto | |
Sinonimi | |
Cereus eyriesii |
Echinopsis oxygona (Link) Zucc. ex Pfeiff. & Otto è una pianta succulenta della famiglia delle Cactacee.[2]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il suo areale è rappresentato dalle pianure del Gran Chaco e delle "pampas" settentrionali (Argentina settentrionale, Bolivia, Brasile meridionale estremo, Uruguay, Paraguay).
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]La sua coltivazione in vaso richiede un terriccio ben drenato, anche se rispetto ad altri generi di cactacee essa è meno sfavorita da una moderata componente argillosa (questa regola vale un po' per tutte le Echinopsis), purché le innaffiature vengano effettuate ad intervalli più lunghi. Come tutte le cactacee va esposta al sole. Se viene lasciata all'aperto durante l'inverno le innaffiature vanno sospese per tutta la stagione, a meno che il clima non sia particolarmente mite: è opinione comune che nei climi dell'Italia settentrionale l'ultima annaffiatura autunnale vada effettuata non oltre la metà di Novembre. Questa specie tollera modeste gelate, purché tenuta all'asciutto ed al riparo dalla neve. Se durante la buona stagione viene annaffiata più del necessario, essa produce numerosi polloni spesso già muniti di radichette.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Larocca, J., Machado, M., Kiesling, R., Oakley, L. & Pin, A. 2017, Echinopsis oxygona, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 27 marzo 2022.
- ^ (EN) Echinopsis oxygona, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 27 marzo 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Echinopsis oxygona
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