Dwingeloo 1

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Dwingeloo 1
Galassia a spirale barrata
Immagine all'infrarosso di Dwingeloo 1 (WISE)
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneCassiopea
Ascensione retta02h 56m 51.9s
Declinazione+58° 54′ 42″
Coordinate galattiche257 km/s
Distanza~ 10 milioni a.l.
(~ 3 milioni pc)
Magnitudine apparente (V)13,08 (V-band)
Dimensione apparente (V)4′,2 × 0′,34
Velocità radiale110.3 ± 0.4 km/s km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
Altre designazioni
LEDA 100170, CAS 2
Mappa di localizzazione
Dwingeloo 1
Categoria di galassie a spirale barrata

Coordinate: Carta celeste 02h 56m 51.9s, +58° 54′ 42″

Dwingeloo 1 è una galassia a spirale barrata (SB(s)cd)[1] situata a circa 10 milioni di anni luce dalla Terra[2] in direzione della costellazione di Cassiopea. Si trova nella Zona di evitamento e la sua visuale è significativamente oscurata dalla Via Lattea. Dimensioni e massa di Dwingeloo 1 sono comparabili a quelle della Galassia del Triangolo.

Dwingeloo 1 fa parte del Gruppo di galassie di Maffei 1. Ha due piccole galassie satelliti: Dwingeloo 2 e MB 3.

La scoperta[modifica | modifica wikitesto]

La galassia Dwingeloo 1 fu scoperta nel 1994 nel corso della Dwingeloo Obscured Galaxy Survey (DOGS), alla ricerca di emissioni radio dell'idrogeno neutro (HI) alla lunghezza d'onda di 21 cm da parte di oggetti situati nella zona di evitamento. In questa zona il gas e la polvere del disco della via Lattea bloccano la luce proveniente dalle retrostanti galassie.[3]

La galassia era praticamente passata inosservata nelle esplorazioni del Palomar Sky Survey effettuate nello stesso anno[3]. Poche settimane dopo fu scoperta indipendentemente anche da un altro team di astronomi del Radiotelescopio Effelsberg in Germania.[4]

Dopo la scoperta, Dwingeloo 1 fu classificata come galassia a spirale barrata. La distanza è stata calcolata approssimativamente in 3 Megaparsec, mentre dimensioni e massa sono comparabili con quelle della Galassia del Triangolo.[3]

La galassia ha preso il nome dal Radio Osservatorio Dwingeloo nei Paesi Bassi, che per primo la individuò.[3]

Distanza e appartenenza al gruppo IC 342/Maffei[modifica | modifica wikitesto]

Dwingeloo 1 è una galassia notevolmente oscurata e risulta molto difficile determinarne la distanza dalla Terra. La stima iniziale, subito dopo la scoperta e basata sulla relazione di Tully–Fisher risultava di circa 3 Megaparsec[3]. Due anni dopo fu portata a 3,5-4 Megaparsec[5].

Nel 1999 fu pubblicata un'altra stima della distanza, basata sulla relazione di Tully–Fisher[6], che portò il valore a 5 Megaparsec[6]. Dal 2011 la distanza è ritenuta approssimativamente di 3 Megaparsec basandosi sulla verosimile appartenenza al Gruppo di IC 342/Maffei[2].

Dwingeloo 1 possiede due piccole galassie satelliti. La prima, conosciuta come Dwingeloo 2 è una galassia irregolare[7] e l'altra, MB 3, è probabilmente una galassia nana sferoidale[2].

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Come una tipica galassia spirale barrata Dwingeloo 1 ha una barra centrale e due ben distinti bracci di spirale che prendono origine dalle estremità della barra quasi ad angolo retto e si avvolgono in senso antiorario. La lunghezza dei bracci è fino a 180°[3]. Il disco galattico è inclinato rispetto all'osservatore di un angolo di 50°. Dwingeloo 1 recede nei confronti della Via Lattea ad una velocità di circa 256 km/s[5].

Il raggio visibile è approssimativamente di 4,2', che alla distanza di 3 Megaparsec corrisponde circa a 4 kiloparsec. Si rileva la presenza di idrogeno neutro a 6 kiloparsec (7,5') dal centro galattico e la massa totale della galassia, entro questo raggio, è stimata in 31 milioni di masse solari[7]. Oltre la distanza di 6 Megaparsec, la massa totale della galassia è circa 1/4 di quella della Via Lattea[7].

La distribuzione dell'idrogeno neutro è quella tipica delle galassie spirali barrate, piuttosto piatta con un minimo al centro o lungo la barra[7]. La massa totale di idrogeno neutro è stimata in 370-450 milioni di masse solari[3][4] e Dwingeloo 1 è una galassia con scarsa quantità di idrogeno molecolare che non supera il 10% dell'idroeno neutro. Le osservazioni nella lunghezza d'onda della luce visibile hanno individuato 15 regioni H II situate principalmente lungo i bracci di spirale[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ NASA/IPAC Extragalactic Database, Results for Dwingeloo 1, su ned.ipac.caltech.edu. URL consultato il 21-11-2006.
  2. ^ a b c Karachentsev I.D., The Local Group and Other Neighboring Galaxy Groups (PDF), in The Astronomical Journal, vol. 129, n. 178, 2005, DOI:10.1086/426368.
  3. ^ a b c d e f g Kraan-Korteweg, R.C.; Loan, A.J.; Burton, W.B.; Lahav, O.; Ferguson, H.C.; Henning, P.A.; Lynden-Bell, D, Discovery of a nearby spiral galaxy behind the Milky Way (abstract), in Nature, vol. 372, n. 6501, 1994, p. 77, DOI:10.1038/372077a0.
  4. ^ a b Huchtmeier, W.K.; Lercher, G.; Seeberger, R.; Saurer, W.; Weinberger, R, Two new possible members of the IC342-Maffei1/2 group of galaxies, in Astronomy and Astrophysics, 293L, 1995, pp. L33–L36.
  5. ^ a b c (EN) A.J. Loan, S.J. Maddox e O. Lahav, Optical observations of Dwingeloo 1, a nearby barred spiral galaxy behind the Milky Way, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 280, n. 2, 05/11/1996, pp. 537-549, DOI:10.1093/mnras/280.2.537. URL consultato il 1º luglio 2015.
  6. ^ a b Ivanov, V.D.; Alonso-Herrero, A.; Rieke, M.J.; McCarthy, D., An Infrared Determination of the Reddening and Distance to Dwingeloo 1 (PDF), in The Astronomical Journal, vol. 118, n. 2, 1999, DOI:10.1086/300986.
  7. ^ a b c d Burton, W.B.; Verheijen, M.A.W.; Kraan-Korteweg, R.C.; Henning, P.A., Neutral hydrogen in the nearby galaxies Dwingeloo 1 and Dwingeloo 2 (PDF) (abstract), in Astronomy and Astrophysics, vol. 309, 1996, pp. 687-701.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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