Doc (film 2008)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Doc
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2008
Durata98 min
Dati tecniciB/N e a colori
Generedocumentario, biografico
RegiaImmy Humes
SoggettoImmy Humes
SceneggiaturaEric Martin, Zinna Riley, Lois Vossen
ProduttoreImmy Humes, Anne Bruening, Annie Vought, Hannah Ireland, Patricia Llosa
Produttore esecutivoSally Jo Fifer
Casa di produzioneImmy Humes Per The Doc Tank Inc., ITVS
FotografiaAntonio Ferrera, Claudia Raschke, Roger T. Grange III, Immy Humes, Mead Hunt, Oren Rudavsky
MontaggioMona Davis, Immy Humes, Douglas Cheek (accreditato come Doug Cheek), Susanne Rostock
Effetti specialiDave Schwittek
MusicheAlexander Noyes, Zev Katz, Evan Benjamin
ScenografiaWendy Bardsley, Marcia Bujold, Thomas Libetti, Shannon Palmer
Interpreti e personaggi
(EN)

«A hipster visionary neo-prophet... the legendary forgotten novelist H.L. Humes.»

(IT)

«Un neo-profeta visionario con i pantaloni a vita bassa... il leggendario romanziere dimenticato H.L. Humes.»

Doc è un film documentario del 2008 diretto da Immy Humes, sulla vita del padre Harold L. 'Doc' Humes, scrittore della controcultura, uno dei personaggi più strani, affascinanti e difficilmente classificabili della cultura Americana del secondo dopoguerra (fra l'altro controllato dall'FBI per trent'anni[1]). La sceneggiatura è di Eric Martin, Zinna Riley e Lois Vossen, e vi compaiono Paul Auster, Timothy Leary, Norman Mailer, Peter Matthiessen, Jonas Mekas. Immy, acclamata documentararista, già candidata all'Oscar del 1992 con il documentario A Little Vicious, traccia con Doc un ritratto irresistibile fatto di interviste, ricordi e materiali di repertorio.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

  • USA: 9 dicembre 2008

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Dal Il Riformista:

«[...] Doc ci sembra un momento di felice visitazione di tutto un modo di relazioni con l'arte e la vita, proprio come il suo protagonista: santone, sciamano, profeta, hipster, fondatore della più importante rivista letteraria del dopoguerra la 'Paris Review, cineasta di un imperdibile film underground che anche John Mekas cerca spasmodicamente. [...][2]»


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "DOC" DI IMMY HUMES - La verità in fondo alla pazzia su Nonsolocinema.com
  2. ^ Doc[collegamento interrotto] su Cinema.libero.it[collegamento interrotto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema