Discussione:Obbligo formativo in Italia

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obbligo di frequenza[modifica wikitesto]

Carissimi, stavo cercando la situazione legale della possibilità in Italia di educare i propri figli a casa, possibilità chiaramente prevista in molti paesi, fra cui per esempio Francia e USA.

In nessuno dei numerosi articoli della wikipedia italiana sulla scuola ne ho trovato traccia. Son sicuro che un paragrafetto sul tema ("Sì si può, no non si può") almeno qui sotto "Obbligo formativo" sarebbe utile e nel posto più facile da trovare.

- E già che ci sono: Qui c'è scritto: "L'obbligo formativo è una misura introdotta nella maggior parte dei Paesi del mondo con l'obiettivo di garantire una scolarizzazione di massa. L'obbligo scolastico è inteso come obbligo di frequenza.."

L'espressione "scolarizzazione di massa" è, nell'ambito dell'obbligo formativo, (manipolativamente?) sbagliata: "educazione di massa" è la parola giusta.

Buttare in un calderone i due obblighi formativo e scolastico come si fà qui non è corretto. Essi coincidono solo nei paesi dove non si riconosce ai genitori il diritto di educare personalmente i propri figli.

Son d'accordo che in un paese dove il problema è già solo che la gente sappia almeno leggere e scrivere la distinzione può apparire accademica, ma da wikipedia mi aspetterei un uso proprio dei termini.

Scusate ma obbligo formativo e obbligo di istruzione mi sembrano siano due concetti diversi, guardate cosa dicono qui: http://www.istruzioneliguria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=262&Itemid=386


46.114.58.245 (msg)

Ciao! Come sicuramente sai, wikipedia è un'enciclopedia collaborativa. Se ritieni che manchino dei contenuti, puoi aggiungerli tu stess*, purché con riferimenti verificabili. --Dedda71 (msg) 13:01, 22 dic 2010 (CET)[rispondi]

concordo sulla differenza fra obbligo formativo e obbligo scolastico, tuttavia si deve qui registrare l'uso che popolarmente e normativamente si fa dei termini. Come genitore che parla italiano, e per di più figlio e discendente di docenti, mi bolle ogni volta il sangue a sentire l'uso improprio che si fa di termini come questi proprio nelle scuole, a leggerlo nei documenti su carta intestata di istituti di istruzione. Come wikipediano li devo registrare nell'uso che li vede ormai sinonimi. :-| -- g · ℵ (msg) 02:09, 1 feb 2013 (CET)[rispondi]

Ciao
intervengo ad anni di distanza ... ma non è mai troppo tardi, forse. Riprendo dei punti che ho condiviso in un'altra discussione sul tema dell'obbligo.
E' vero che c'è un uso popolare dell'espressione e lo stesso ministero ne prende atto (v. sito MI): però a mio avviso si dovrebbe precisare che il c.d. "obbligo formativo" (introdotto dalla L 144/1999, ) è previsto nei primi due commi dell'art. 68 che sono stati abrogati nel 2005 :
"1. Al fine di potenziare la crescita culturale e professionale dei giovani, ferme restando le disposizioni vigenti per quanto riguarda l'adempimento e l'assolvimento dell'obbligo dell'istruzione, è progressivamente istituito, a decorrere dall’anno 1999-2000, l'obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento del diciottesimo anno di età. Tale obbligo può essere assolto in percorsi anche integrati di istruzione e formazione: a) nel sistema di istruzione scolastica; b) nel sistema della formazione professionale di competenza regionale; c) nell'esercizio dell'apprendistato.
2. L'obbligo di cui al comma 1 si intende comunque assolto col conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale. Le competenze certificate in esito a qualsiasi segmento della formazione scolastica, professionale e dell'apprendistato costituiscono crediti per il passaggio da un sistema all'altro."
Parlare di obbligo significa presupporre una qualche gratuità o facilitazione per chi frequenta: non sarà in caso che l'obbligo di istruzione del 2006 si trova nella legge di bilancio - Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622: “L’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età“; la Circolare Ministeriale 30/12/2010, n. 101, che, all’art. 1 dispone che “nell’attuale ordinamento l’obbligo di istruzione riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni“.
Oltre i 16 anni vige ancora il DECRETO LEGISLATIVO 15 aprile 2005, n. 76, (quello che ha abrogato i primi due commi dell'art. 68 della L.144/1999) sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53: questo decreto - che non parla di obbligo - prevede l'assolvimento del diritto dovere di istruzione e formazione sino almeno al conseguimento della qualifica professionale triennale.
E' il caso di aggiornare il testo con queste informazioni? Che ne dite?
--~~~~ --Annamariapretto (msg) 23:53, 3 lug 2022 (CEST)[rispondi]

mi sembra povera la parte sulla storia dell'obbligo scolastico in Italia. dai 2 anni introdotti dalla legge casati nel 1859, ai 3 della legge Coppino del 1877, poi l'innalzamento ai 5 anni delle elementari, la scuola media obbligatoria nel 1962. Solo dopo è arrivata la riforma Berlinguer. Lele giannoni (msg) 19:00, 8 mar 2013 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

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