Discussione:Moneta
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Moneta | |
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Argomento di scuola secondaria di II grado | |
Materia | diritto ed economia |
Dettagli | |
Dimensione della voce | 51 311 byte |
Progetto Wikipedia e scuola italiana |
Distinzione necessaria
[modifica wikitesto]Credo ci sia da mettere un'opzione per distinguere tra moneta metallica, moneta in generale e moneta come divisa. (Ci sarebbe anche il noto diminuitivo veneto.)
ciao
Danilo (20 agosto 2003)
Danilo, spero di riuscire a tradurre rapidamente anche le voci money e currency per iniziare ad avere un minimo di completezza su questi contenuti: per il dialetto veneto, vedo di aiutarmi con babelfish ;-)
ciao
Pietro (20 agosto 2003)
Ho inserito la distinzione tra moneta metallica e moneta di altro tipo e quella tra moneta in senso stretto e moneta in senso lato; ho messo tra le "voci correlate" i link alle voci "valuta" e "divisa".
Spero che questo temporaneo e parziale aggiustamento possa migliorare la lettura.
Ciao.
Franko84
Chiarisco la nozione di moneta virtuale, che avevo spiegato male 01/12/2015 PP Chiarisco anche come funzionava la svalutazione nell'antichità (diciamo fino al Settecento) PP
errori voce "moneta"
[modifica wikitesto]Trovo che la pagina sulla moneta contenga numerose semplificazioni e finanche errori belli e buoni. A proposito della moneta metallica si parla di "lira", di "signoraggio", di "svalutazione"... con grossolane definizione semplicistiche. Poco tempo fa ho effettuato alcune modifiche (forse peccando di prolissità) che sono state per lo più cancellate.
Sarei estremamente entusiasta di aprire discussioni a riguardo che portino ad una condivisa e ragionata modifica. Quindi invito chiunque abbia voglia e competenza a dire la sua.
ciao
Guiscard (30 settembre 2006)
Se scrivi testi come quello che segue
Semplificando, potremmo dire che il valore delle monete dipende dalla quantità di metallo prezioso in esse contenuto, anche se ogni moneta aveva un valore nominale decretato dall'autorità costituita a farlo. Lo testimonia il nome lira, in uso in Italia fino al 2002: esso in origine (origine in verità ancor più antica: romana) indicava un peso, la libbra, il peso di argento che, portato dopo la riforma monetaria di Carlo Magno (tra il 781 e il 794) in una zecca carolingia, dava diritto a riscuotere 240 denari di un'ottima lega - di cui, però, non esistevano multipli: tanto si fece che l'uso comune volle che si considerasse come "una lira" la somma di 240 denari e "un soldo" quella di 12 denari (asserendo quindi che 1 lira = 20 soldi). Tutto questo senza che mai nessun uomo, per secoli e secoli, ebbe mai tra le mani un "soldo" né, tantomeno, una "lira"! Ma non è tutto: questo "fantasma col piede d'argento" (splendida definizione data alla "lira" dal principe degli storici economici italiani) non si limitò alla sola invisibilità: per effetto di quel complesso intrico di eventi che potremmo puerilmente semplificare appellandolo "svalutazione", col passare dei secoli la li(bb)ra tese sempre più ad alleggerirsi! e perse, ahinoi, molto della sua preziosa consistenza...
non usi un linguaggio a mio parere adeguato (semplificando si potrebbe dire che .... ma non è tutto...splendida definizione... eventi che potremmo puerilmente semplificare applellandolo: sono espressioni poco enciclopediche) che a dispetto delle intenzioni (semplificando, semplificare) non semplificano affatto, ma appesantiscono la lettura.
Poi vanno fuori tema. Il tema è la moneta e la parte sulle monete in metallo prezioso serve a illustrare come funzionavano certi sistemi monetari per far capire la differenza con altri sistemi successivi.
Le considerazioni sulla lira e tante altri argomenti che conosci bene si possono isnerire in voci apposite, a cominciare da quella sulla Lira. Così come potresti trattare l'argomento da un punto di vista storico, citando le tante curiosità sull'argomento
Se l'esempio della lira in quel punto della voce Moneta era poco azzeccato bastava sostituire la lira con una un'altra moneta. Lo scopo era di evidenziare la corrispondenza tra una moneta e il suo contenuto in metallo prezioso, al contrario di quanto accaduto dopo. Non era di illustrare tutto quel che c'è da sapere sui sistemi monetari e sulla lira.
Alcune parti di quello che hai scritto sono rimaste, inglobate nel testo precedente, perchè aggiungevano senza trasformare il testo in un elenco di curiosità.
Non che le curiosità non si possano mettere, ma è meglio metterle a parte, altrimenti diventano parentesi infinite (e ne hai fatta una bella lunga che iniziava con Da notare che...) che fanno perdere il senso di quello che si legge.
In altre parole credo si debba fornire un quadro d'insieme non troppo lungo e facilmente leggibile, dal quale chi vuole potrà partire per approfondire altri argomenti, all'interno della stessa voce o in voci diverse.
Se invece quando si parla di un argomento (per esempio la lira) si apre una lunga parentesi che specifica tante cose interessanti sulla lira, il testo di appesantisce, si finisce fuori tema e si perde il filo del discorso.
Come tu hai aggiunto informazioni interessanti sulla lira, se ne potrebbero aggiungere tante altre, con l'effetto di rendere la voce moneta infinitamente lunga
Devo riconoscere che quello che ho scritto non era quanto di più appropriato. Quello che voglio dire, ora, è che ci sono degli "errori" - forse da un punto di vista troppo storico quale può essere il mio - degni di nota:
1)"Gli operatori economici avrebbero preferito usare monete il cui valore intrinseco fosse uguale al valore nominale. La moneta buona scacciava dunque la moneta cattiva."
Questo è in parte vero, ma non sempre: basterebbe citare e spiegare la legge di Gresham (il cui enunciato è esattamente il contrario dell'affermazione riportata) per fornire una visione che sia la più vicina possibile alla verità, che non può escludere concetti come la speculazione, il tosaggio e la tesaurizzazione, nel Medioevo come nell'Età moderna.
Chiaramente un argomento come quello della moneta è vastissimo, e ciò comporta questa e altre questioni..
2)"Nelle economie rinascimentali chi dispone di metallo prezioso (oro o argento) può portarlo alla zecca, gestita dallo Stato o dal Signore, perché diventi moneta. La zecca trattiene parte delle monete così coniate come "tassa" per il servizio reso: è il cosiddetto signoraggio."
Le osservazione che porebbero essere accettate su questo passo sono le seguenti:
I)che la zecca è è data in gestione da chi detiene il potere ad un privato che la gestisce e rispetta le direttive impostegli dal potere stesso;
II) che, oltre al signoraggio, veniva trattenuta moneta anche per coprire le spese di conio e il profitto del gestore della zecca.
3) "Il valore delle monete dipende dalla quantità di metallo prezioso (spesso l'oro) in esse contenuto. Lo testimonia il nome lira, adottato dall'Italia per la sua vecchia moneta: esso indica un peso, la libbra, il peso di metallo prezioso contenutovi. Vi era quindi piena identità tra la moneta e il suo contenuto (una libbra) in metallo prezioso."
Qui io avevo da ridire su tre affermazioni inesatte:
I) che la "lira" è il nome adottato dall'Italia per la sua vecchia moneta; mentre è di origine romana e fu solo ripreso dal Regno di Sardegna, e solamente dopo il processo risorgimentale fu esteso al redivivo Regno d'Italia;
II) che la libbra è il peso di metallo prezioso contenuto nella "lira"; mentre "lira" era una pura unità di conto derivata dal fatto che all'epoca della riforma carolingia venivano consegnati 240 denari a chi portava alla zecca una libbra d'argento;
III) che vi era piena identità tra la moneta e il suo contenuto in metallo prezioso; mentre questo è del tutto irrazionale, anche solo perché si è già detto che parte delle monete coniate venivano trattenute subito dopo la coniazione; tale affermazione comporterebbe anche un fino purissimo: del 1000/1000!
Guiscard
1. Gli operatori economici avrebbero preferito usare monete il cui valore intrinseco fosse uguale al valore nominale. La moneta buona scacciava dunque la moneta cattiva
La frase va letta in relazione alla precedente: Infatti, una volta fuse, le monete rivelavano il loro vero valore che se non coincideva con il valore nominale, avrebbe portato a rifiutare la moneta contenente metalli poco nobili
L'alternativa alla moneta il cui valore intrinseco...ecc era una moneta che aveva metallo per un valore inferiore al valore nominale. Il problema, per quanto ricordo dai libri di Cipolla, era che l'operatore economico rischiava di trovarsi in mano monete con meno metallo prezioso di altre e quindi cercava di ottenere monete di maggior valore intrinseco, mentre le monete diventate + leggere a causa del consumo del metallo venivano abbandonate, perchè se dovevi fonderle e coniarne di nuove avevi meno metallo prezioso. Mentre per pagare era meglio avere monete + povere di oro a parità di valore intrinseco
Questo è quel che volevo dire. Se poi è sbagliato o se le parole usate sono sbagliate si possono cambiare
La frase si può anche togliere...
2.I) nulla da ridire, se non che l'espressione usata era lunga ...chi detiene il potere...ecc Si cercava solo di sintetizzare il concetto.
2.II) La definizione di signoraggio su cui mi basavo era differente, comprendendo nel signoraggio i costi per coniare le monete. Poichè il termine tassa (diverso da imposta) significa quanto incassato dal settore pubblico a fronte di un servizio reso e fatto pagare, almeno in parte, a chi lo riceve.
Anche qui nulla da ridire se invece si separa signoraggio e costo, pensando solo a mettere una frase che non faccia addormentare per la sua lunghezza (una frase del tipo: signoraggio oltre ai costi per ...)
3.I e II) come detto in precedenza la lira era solo un esempio. Se ce n'è di migliori tanto meglio
3.III) è una semplificazione per rendere l'idea... ma cambia pure, sempre con la stessa attenzione alla lunghezza
Sono veramente contento che tu abbia citato il Cipolla!
Tu dici:
Il problema era che l'operatore economico rischiava di trovarsi in mano monete con meno metallo prezioso di altre e quindi cercava di ottenere monete di maggior valore intrinseco, mentre le monete diventate + leggere a causa del consumo del metallo venivano abbandonate, perchè se dovevi fonderle e coniarne di nuove avevi meno metallo prezioso. Mentre per pagare era meglio avere monete + povere di oro a parità di valore intrinseco
Ma la legge di Gresham (che il Cipolla riporta debitamente) tratta proprio di questo e Cipolla nella sua basilare opera su "Il governo della moneta a Firenze e a Milano nei secoli XIV-XVI" (Mulino, Bologna 1990) (per non parlare delle opere degli anni '50, di "Storia economica dell'europa preindustriale" e "Le avventure della lira" )spiega chiaramente che la svalutazione della moneta è l'unico modo per far sì che ci sia un afflusso di metallo - vecchie monete - alla zecca: al mercante, in questo caso, non interessa che alla fine del processo si troverà con minor metallo prezioso (avrà pagato "la tassa") perché dalla zecca egli otterrà un gruzzolo con maggior valore nominale. Quello che dici tu si riferisce ad altre dinamiche: una moneta "grossa" troppo svilita chiaramente non può essere accettata a cuor leggero dai nostri protestanti-preprotestanti. Ma il problema è questo: ad essere svalutata è per lo più il "picciolo" o "denaro" che porta ad una svalutazione relativa dei suoi "multipli fantasmi" (soldo e lira) e alla mastodontica "rivoluzione dei prezzi". Una moneta il cui valore nominale sia troppo vicino al valore intrinseco, rischia di trovare mercati intenti a drenar moneta che si comportino da black hole! Firenze nel Cinquecento, a causa della cocciutaggine irrazionale di Francesco I de' Medici, rimase priva di moneta aurea e abbastanza in caresta di quella argentea perché quei "mori bianchi" dei Genovesi erano intenti a procurarsi quanta più moneta possibile per strozzinare più efficacemente il re Cattolicissimo! In questo caso la moneta tende ad essere usata come merce e sparisce dalla circolazione per essere riconiata: molte volte ciò era stato compreso dai governi, e proprio uno dei consiglieri dei Tudor era il famosissimo Gresham: allo stesso valore nominale conviene usare e tenere in circolo la moneta "cattiva" e tesaurizzare quella "buona" (magari per future speculazioni e variazione del rapporto AU/AR), che viene così "cacciata". E' vero che moneta troppo cattiva porta a un rifiuto della stessa: e questo è ben testimoniato dalla crisi del 1622 del Regno di Napoli. Moneta troppo (ma veramente troppo) cattiva - affiancata ad un sistema monetario che non si adegua di conseguenza - porta inesorabilmete ad una crisi di fiducia... apocalittica, da un punto di vista monetario!
Alla pagina manca totalmente la distinzione tra moneta grossa e moneta piccola: non si tratta di mere raffinatezze di una polverosa storia economica, ma di concetti che l'utente medio potrebbe certamente comprendere se interessato ad approfindire l'argomento.
Guiscard
Come detto sopra, nessun problema a cambiare se ci sono problemi e ad aggiungere quello che serve, cercando di non stravolgere il significato. Il significato almeno per la parte che ho scritto io era quello far capire la differenza tra sistemi basati sui metalli preziosi e i sistemi monetari successivi
Piccolo appunto:
- Lira viene da libra tramite il francese Livre.
- il nome non fu "preso dai sabaudi" ma dai francesi ed era comunque in uso già in periodo medioevale.
Carlo Morino (ditelo pure a zi' Carlo) Anno 2759 a.U.c. (CMT)
PRECISO:
- semmai il francese l'avrà presa da una lingua un po' più antica: il latino! in questa lingua ormai morta libra significava "bilancia"
- chiaramente non fu "preso dai sabaudi". come troverai in Monetazione medioevale, Monetazione carolingia, Carlo Magno, Lira italiana....e prossimamente anche in altre pagine dove questo va sottolineato, LIRA era un'unità di conto che, nel medioevo - a partire dalla riforma monetaria carolingia - stava a indicare 240 denari, che erano l'unica moneta che inizialmente veniva coniata nelle zecche caroligie. I sabaudi, e non solo, se la son ritrovata. Nessuno si è mai chiesto perché la moneta di tanti stati nel mondo si chiama "lira"?...
Guiscard
C'è un problema di censura #2
[modifica wikitesto]Purtroppo Fotogian si è ripetuto. Non solo non tollera che si mettano in discussione le sue tesi, ma non tollera che si denunci il suo atteggiamento censorio. Non sono qui per fare polemica, ma per contribuire alla discussione e non accetto che qualcuno mi tappi la bocca. Ripeto il mio precedente messaggio a beneficio di tutti. "Devo segnalare che Fotogian ha immediatamente censurato un mio contributo postato nella discussione: il mio contributo era certamente severo, ma non offensivo né propagandistico come dichiarato da Fotogian. Ho posto alcune questioni invitando a darne una spiegazione più chiara (se è possibile), ma evidentemente è più semplice censurare chi canta fuori del coro. Mi rivolgo a tutti gli utenti di wikipedia e in particolare agli amministratori: è possibile che nemmeno nello spazio delle discussioni si possa, appunto, discutere? E' possibile che ci sia qualcuno che si comporta da padrone delle proprie idee e perfino di quelle altrui? Un saluto a tutti." Loris.bagnara 11:46, 22 dic 2006 (CET)
Emissione di moneta come passività per la B.C.
[modifica wikitesto]Cerchiamo di discutere serenamente. Io chiedo semplicemente questo: come si fa ad affermare che la nuova cartamoneta emessa dalla Banca Centrale costituisca una passività per la B.C. stessa, quando sappiamo tutti che dal 1971 non esiste più alcuna moneta al mondo che sia convertibile in oro né in qualunque altro bene (e lo si afferma perfino in questa stessa voce "Moneta")? La B.C. non impegna alcuna risorsa propria nell'emettere nuova cartamoneta (a parte i modestissimi costi tipografici). Dunque la moneta oggi non ha alcun valore intrinseco né gode di alcuna copertura: è semplicemente il lavoro e la fiducia dei cittadini a darle valore. C'è qualcuno in grado di confutare questo semplice ragionamento? Se qualcuno è in grado di farlo, mi ritirerò nel silenzio. Loris.bagnara 11:55, 22 dic 2006 (CET)
Le tesi non sono mie. Lei può trovare le scritture contabili che le banche centrali fanno quando emettono moneta in qualsiasi libro di economia aziendale. Se lei non conosce la contabilità, può sempre studiarla. Se invece non le piace come le banche centrali registrano la moneta si rivolga a loro e chieda che correggano i conti. Se desidera posso fornirle una bibliografia dove potrà trovare le risposte ai quesiti che pone. Quesiti che nel mondo accademico hanno trovato risposte da decenni e che nessuno che conosca la materia pone perchè superati
Come detto più volte questo non è un forum di discussione (di discussioni ce ne sono state fin troppe ed è inutile ripetere le stesse cose, che non cambiano perchè per l'ennesima volta l'ennesimo signore saltato fuori vorrebbe che wikipedia descrivesse l'economia come lui se la sogna la notte e non com'è veramente) nè wikipedia accetta tesi bizzarre, elaborate da persone magari ottime, accomunate dal fatto di non essere economisti di professione, ma attori, dentisti, ingegneri, avvocati, giuristi.
Per quanto mi riguarda i suoi insulti non mi toccano. Neppure li leggo.
Quello che ti ho scritto privatamente te lo sei meritato censurando il mio primo messaggio, e solo per quello: se tu non mi avessi censurato, non ti avrei scritto. Quanto a ciò che tu dici, non ha senso affermare che il mondo accademico ha trovato "da decenni" la risposta al problema, perché decenni fa la situazione era radicalmente diversa: fino a 35 anni fa il problema, come tu dici, poteva anche essere contabilmente risolto, ma dopo il 1971, lo ripeto, no. Quindi un problema risolto decenni fa non può più dirsi risolto, oggi, ma va riesaminato criticamente ed è questo che invito a fare. Non si tratta di studiare la contabilità e nemmeno di mettere in campo astruse o bizzarre teorie economiche: si tratta di ragionare con il buon senso e soprattutto con la propria testa. Allora, cerchiamo di recuperare anche personalmente un dialogo sereno. Ti voglio chiedere ancora una volta, non se è CONTABILMENTE corretto, ma se è SOSTANZIALMENTE corretto mettere sullo stesso piano ricchezza vera da una parte (titoli di debito pubblico) e ricchezza nominale stampata su carta dall'altra parte. Per favore rispondimi, rispondetemi, senza appelarvi a tesi scritte da altri: la vostra opinione. E comunque, per chiudere, questi dubbi non vengono soltanto a dentisti, attori, ingegneri, avvocati, giuristi ecc: vengono e sono venuti a grandi statisti ed economisti, ma l'establishment ovviamente fa di tutto perché la gente non ne sappia alcunché. Un saluto. Loris.bagnara 15:09, 22 dic 2006 (CET)
LEI è libero di pensare quel che desidera degli altri e della contabilità. Con le opinioni non si fa economia. Wikipedia non è la collezione di tutte le opinioni possibili
Se LEI ritiene che ci siano errori sostanziali, non ha che da farlo presente alle banche centrali di tutto il mondo affinchè facciano ammenda. Facilmente troverà su internet gli indirizzi di tutte le banche centrali del mondo.
Se poi LEI ritiene che l'establishment nasconda qualcosa, non ha che da presentare le prove.
Per quanto mi riguarda il sistema di emissione della moneta è chiaro, semplice, logico e coerente. Se anche milioni di persone pensassero il contrario, secondo LEI cambierebbe qualcosa nel mondo del'economia, oltre al fatto di immaginare scritture contabili incoerenti?
Come può leggere nella voce moneta, quando si emette moneta sorge un debito verso la banca ordinaria che ha ceduto i titoli. Se contabilmente ciò è inattaccabile vuol dire che si tratta di un debito e come tale va registrato. Se LEI pensa che non sia un debito lo faccia presente alle banche centrali e agli esperti di contabilità di tutto il mondo. Quando si metteranno d'accordo e decideranno che non è un debito i principi contabili cambieranno anche la scrittura contabile riguardante la moneta potrà essere modificata. Quello che LEI ritiene un errore scomparirà da wikipedia, dai libri di contabilità e dai bilanci di qualsiasi banca.
Nel frattempo è bene lasciare le cose come esse sono, evitando di sostituire ad esse delle semplici opinioni. Se contabilmente è tutto corretto vuol dire che si tratta di un debito e allora è bene scrivere che si tratta di un debito. Che per inciso non deve necessariamente essere un debito in oro, come forse LEI pensa
Mi permetto di intervenire:
la moneta emessa dalla banca centrale va al passivo (oltre che all'attivo) perché altrimenti potrebbe essere liberamente distribuita tra i "soci" della banca centrale come reddito (che notoriamente è l'aumento di patrimonio netto prodotto dalla gestione); sarebbe troppo bello per i soci della banca centrale: stampare e distribuire, stampare e distribuire, ... (quello che lei pensa essere un'ingiustizia, è invece una garanzia per i cittadini).
Franko84
euro e svalutazione
[modifica wikitesto]Nella voce moneta si parla del fatto che la banca d'Italia negli anni settanta ottanta era obbligata a comprare i titoli di stato non collocati producendo cosi' una inflazione dell'ordine del 20 per cento annuo. Cio' coincide con i miei ricordi personali. Ricordo anche che esistevano meccanismi di difesa del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti. Si ritiene che con la introduzione dell'Euro, in mano alla Banca Centrale Europea, si sia imboccato un cammino piu' virtuoso. Ma quale e' stata la svalutazione reale connessa alla introduzione dell'euro ? Perche' si riportano con orrore i dati degli anni settanta e non si analizzano (anche in questa voce sulla moneta) i problemi del 2000? Probabilmente i libri contabili sono ora piu' in ordine ma non lo e' l'economia di chi la moneta la deve utilizzare per vivere.
Maurizio De Sanctis maurizio.desanctis@roma1.infn.it
Svalutazione reale ovvero inflazione... forse è + interessante parlarne nella voce inflazione. Anche perchè non è correlata alla creazione di troppa moneta ma alla conversione della lira in euro. La separazione della Banca d'Italia dal Tesoro è del 1981 e gradualmente si è ridotto l'obbligo di acquisto dei titoli rimasti invenduti Fotogian 23:48, 18 giu 2007 (CEST)
Caro Fotogian, il mio e' un interesse personale. Se crede puo' rispondermi al mio indirizzo di posta elettronica. Ripeto il quesito con parole diverse. Come mai, in presenza di una politica monetaria teoricamente piu' rigorosa e corretta e sganciata da interessi partitici (verosimilmente rappresentati dal Tesoro) si e' prodotta , con l'Euro, una cosi' grave inflazione ? La ringrazio
Maurizio De Sanctis
Perchè molti commercianti disonesti hanno aumentato i prezzi, sfruttando la conversione
Perché i commercianti disonesti ne hanno approfittato, recuperando (senza dare troppo nell'occhio) un po' di "potere di mercato", che adesso risulta più difficile togliere loro (perché l'inflazione è diffusa): non tutte le inflazioni sono monetarie.
Franko84
modifiche ai contenuti e alle "voci correlate"
[modifica wikitesto]Ho aggiunto qualcosa, soprattutto per chiarire i diversi tipi di moneta esistenti o esistiti (moneta merce, moneta legale, moneta bancaria, ...), e per sottolineare maggiormente le funzioni economiche della moneta.
Ho anche modificato la parte relativa alle "voci correlate", eliminando i link relativi ai sistemi non monetari e alla numismatica e inserendo una serie di link di chiarimento (soprattutto terminologico); i link sul signoraggio e sui sistemi non monetari si potrebbero ad esempio inserire tra le "voci correlate" della voce "banca centrale" (magari sottolineando che si tratta di un approfondimento relativo alla "diatriba complottista" contro la banca centrale).
Franko84 (dicembre 2007)
necessità riferimenti alle teorie economiche
[modifica wikitesto]Secondo me sarebbe opportuno inserire dei link di approfondimento relativi a specifiche teorie economiche sulla moneta (in punti opportuni del testo, sottoforma di link per non appesantire la voce):
- teoria quantitativa della moneta e neutralità della moneta nel l. p. (laddove si parla del rapporto tra quantità di moneta e inflazione);
- teoria delle generazioni contrapposte di Samuelson e Wallace (laddove si parla della funzione di riserva di valore);
- spiegazione di Menger e Jones (?) sull'utilità di un baratto indiretto attraverso un bene moneta (laddove si parla della funzione di mezzo di scambio);
- real bills doctrine, opportunamente enciclopedizzata però! (laddove si parla delle prime forme di moneta bancaria);
- teoria di Friedman sul monopolio dell'emissione da parte della banca centrale (laddove si parla delle banche centrali);
- teoria di Hayek sull'emissione concorrenziale di moneta da parte delle banche (laddove si parla delle banche centrali);
- orientamento monetarista di Friedman e altri, secondo cui la moneta è il principale strumento di politica economica, in contrapposizione ai keynesiani che invece sostengono l'importanza degli interventi sulla domanda (laddove si parla di politica monetaria).
Franko84 (dicembre 2007)
Salve è il mio primo intervento quindi abbiate pazienza. Non c'è una sezione per discutere di questo problema dunque lo faccio qui e poi eventualmente mi sposto.
In riferimento all'origine della moneta dal baratto vorrei segnalare che in antropoloia economica il passaggio da scambio di beni a quello mondetario non è: - automatico: non c'è necessità intrinseca a nessun sistema di scambi che spinga di per sè all'uso di un equivalente generale. - evolutivo, in termini di complessità o miglioramento degli scambi.
Il baratto di beni diretti è funzionale in sistemi di circolazione in cui gli episodi di scambio siano meno frequenti e molto sporadici, e/o in cui, per deperibilità dei beni scambiati o per qulunque altra esigenza, i beni siano destinati al consumo immediato, o meglio, alla soddisfazione immediata (senza ulterori passaggi)della domanda, o meglio ancora dei bisogni (io, ma questa è un opinione, credo non si possa parlare di domanda in questi casi).
Se nessuno ha da reclamare nulla a riguardo procederò a breve alla modifica.(Piz82)
Ho modificato solo una piccola parte, introducendo i concetti di efficienza allocativa e di efficienza nella produzione (legata alla specializzazione produttiva garantita da un'economia monetaria); questo per chiarire come si genera lo sviluppo economico attraverso le prime forme di moneta.
Per quanto riguarda il tuo intervento ho un piccolo dubbio:
All'aumentare della frequenza degli scambi, diventa perciò necessario che subentri in gioco un mezzo accettato in pagamento da tutti gli operatori economici...
Non mi è chiaro da cosa nasca questo "movimento primo" della frequenza degli scambi: la frequenza degli scambi aumenta per motivi non monetari e quindi poi si rende necessaria la moneta, oppure l'aumento iniziale degli scambi è determinato anche dalle prime primitive forme di moneta, per cui si rende ultriormente necessario lo sviluppo della moneta (con l'innescarsi di un "processo moltiplicativo")?
Franko84
Accordo fiduciario ed equivalente in oro
[modifica wikitesto]In linea teorica se esiste un'accordo fiduciario collettivo che dà valore nominale alla moneta e quindi potere d'acquisto, regolato anche dalla Legge, non c'è necessità della contropartita in oro se l'ammontare della moneta circolante eguaglia al contempo la ricchezza totale; in altri termini in virtù di tale accordo essa stessa, cioè la moneta, assume un valore che è innegabile, come accade con l'oro, e che è mantenuto tale dal fatto che la moneta non cresce sui prati, non è falsificabile ovvero riproducibile a piacimento, vale quello che scritto sopra, ne più ne meno, e per ottenerla bisogna appunto produrre ricchezza cioè altrettanto valore. LF
Parti mancanti: diritto monetario
[modifica wikitesto]A mio avviso manca una sezione rigorosa riguardante il Diritto monetario cioè l'insieme delle leggi e regole che assegnano e regolano in maniera assolutamente imprescindibile l'emissione di moneta. LF
Moneta e ricchezza
[modifica wikitesto]Manca una parte che rimarca con forza la relazione inscindibile tra moneta e ricchezza in particolar modo tra moneta totale circolante e ricchezza totale prodotta: in sostanza l'emissione di moneta è una conseguenza della creazione di valore e ricchezza, se così non fosse si alimenterebbe una spirale inflazionistica. Quindi tutte le idee malsane di complotto nella creazione della moneta dovrebbero essere messe a tacere dal fatto che il sistema economico-monetario-bancario semplicemente 'funziona', in maniera del tutto simile ad un sistema fisico in equilibrio dinamico, e se così non fosse si verrebbero rapidamente a creare dei buchi inizialmente piccoli, ma poi via via sempre più grandi da diventare macroscopici e visibili al punto da portare al collasso l'intera società opppure verso forme di recessione come l'attuale crisi. LF
Stando a quanto hai scritto, il sistema economico-monetario-bancario funziona perchè altrimenti si verificherebbero forme di recessione che effettivamente si verificano. --82.49.147.84 (msg) 23:45, 17 mar 2015 (CET)Giovannello
Ambiguità
[modifica wikitesto]La parola "moneta" può significare "medaglia metallica dotata di un valore" oppure "denaro". Sono due cose diverse, anche se in ovvia relazione fra loro. La voce italiana punta a una voce inglese che designa uno solo di questi due significati. NON SONO RIUSCITO A CORREGGERE. Ci vorrebbero due voci distinte.--Pan Brerus (msg) 23:59, 20 giu 2013 (CEST)
per coprire le spese di coniazione e come signoraggio?
[modifica wikitesto]Salve a tutti, la frase "per coprire le spese di coniazione e come signoraggio." è errata, il signoraggio non ha niente a che vedere con eventuali cifre trattenute dal soggetto che conia materialmente. Il signoraggio è il valore stesso della moneta ed appartiene a chi possiede quella moneta. Se il coniatore trattiene una parte di valore si tratta perciò di una *imposta SUL* signoraggio.--151.49.108.13 (msg) 17:28, 26 ago 2017 (CEST)
definizione non accurata
[modifica wikitesto]l'incipit descrive giustamente il concetto generale di moneta, trovo del tutto inappropriato e non adeguata, a fine incipit la frase :Mentre nell'antichità esistevano soltanto le monete metalliche,ecc.--Blablato (msg) 20:03, 5 mag 2021 (CEST)
Abuso lingua inglese
[modifica wikitesto]Che necessità c'è, alla prima riga, della traduzione in lingua inglese, della parola moneta?
in voce: "Per moneta (in inglese: coin)"
Cordiali saluti,
Isidoro Ghezzi --2.39.50.17 (msg) 19:18, 16 ott 2022 (CEST)