Discussione:Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca della Repubblica Italiana

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Probabile errore[modifica wikitesto]

     Gaetano Martino     10 febbraio 1954 - 19 settembre 1959   
                                                                         Governo Scelba 
     Giuseppe Ermini      19 settembre 1959 - 2 luglio 1955

Giuseppe Ermini inizia nel 1959 e finisce nel 1954?

Grazie e scusate l'evenutale ignoranza

Modifiche alle tabelle[modifica wikitesto]

Ho fatto alcune modifiche alle tabelle di questa pagina e di quelle precedenti dei ministri della pubblica istruzione e di quelli dell'università e della ricerca che mi sono state annullate con la motivazione "standard". Innanzitutto non mi pare che ci sia alcuno standard, ma anche se ci fosse, se crea dei problemi, andrebbe cambiato. Spiego quindi per esteso ognuna delle modifiche, in modo che si possa, se necessario, annullare solo quelle fossero sbagliate, e non tutte:

  1. Ho aggiunto in cima alla voce il rimando alla pagina del relativo ministero, per praticità e perché un elenco di ministri è in fondo una sua sottopagina.
  2. Ho corretto le intestazioni: non so cosa centrino "presidente" (semmai dovrebbe essere "ministro") oppure "elezione". Nella colonna delle foto ho scritto naturalmente "Foto" e nella colonna dei nomi "Nome".
  3. Ho cambiato i colori di alcuni partiti perché se i colori servono a distinguerli, allora non ha senso utilizzare per partiti diversi uguale colore. Tanto varrebbe in quel caso non usarli affatto. Inoltre per i politici "indipendenti" lo standard è di usare il grigio, non il giallo.
  4. Ho corretto l'appartenenza del ministro Gaetano Martino, che non era della DC bensì del PLI.
  5. Ho spostato la colonna governo per ultima. Secondo me così è più pratico, ma se non si è d'accordo si può ripristinare.
  6. Ho uniformato l'allineamento del testo. Non ha senso che alcune colonne siano allineate a destra, altre a sinistra e l'intestazione al centro, dà soltanto un aspetto più confuso alla tabella.
  7. Ho tolto i nomi ripetuti dei partiti quando il ministro ha avuto più mandati consecutivi, a meno che il partito non sia cambiato.

--94.37.172.90 (msg) 18:58, 27 giu 2015 (CEST)[rispondi]

  1. D'accordo
  2. Sulle instestazioni: d'accordo (si tratta di refusi). Sul nome e sulla foto: ridondanze inutili (la foto si vede che è una foto...: non c'è bisogno di scrivere che è una foto quella che si sta vedendo).
  3. Colori dei partiti: sono scelti sulla base del partito europeo di appartenenza (PPE è ADD8E6, PSE F08080, ELDR FDE910, GUE A61022); per gli indipendenti, ne è stata ricostruita la collocazione politica ed è stato utilizzato il colore identificativo di quella ideologia (i colori non distinguono i partiti, ma le ideologie dei partiti, così come risulta dall'adesione al partito o gruppo europeo);
  4. Corretto
  5. Il periodo dell'incarico mi sembra logicamente successivo all'appartenenza ad un governo: mi sembra perciò logico mettere per prima la colonna relativa al governo;
  6. D'Accordo. --151 cp (msg) 18:59, 18 lug 2015 (CEST)[rispondi]
2. Scrivere "foto" quando si vede che è una foto è inutile tanto quanto scrivere "ministro" quando si sa che stiamo parlando di un elenco di ministri; semplicemente mi sembra più logico utilizzare intestazioni diverse per colonne diverse.
3. Essendo questi degli elenchi di ministri della Repubblica italiana e non di commissari europei è arbitrario utilizzare i colori dei partiti europei; i colori distinguono i partiti e non le ideologie; l'identificazione colore=ideologia non è mai univoca: una stessa ideologia può essere identificata da colori diversi (esempio: per i democristiani il bianco in Italia, il nero in Austria) oppure uno stesso colore può identificare ideologie diverse (il rosso vale sia per il socialismo che per il comunismo); se si vuole utilizzare il criterio colore=ideologia allora è necessario applicarlo sempre, altrimenti diventa fuorviante (in Ministri dell'università e della ricerca della Repubblica Italiana il PPI è indicato con il giallo anche se faceva parte del PPE; invece in Ministri per le riforme costituzionali della Repubblica Italiana è usato il verde per la Lega: si tratta forse di un partito ecologista?).
5. Può andar bene anche così.

--94.37.220.179 (msg) 15:02, 21 lug 2015 (CEST)[rispondi]

La colonna del Ministro non è inutile, ma serve a distinguerla dalla colonna data, ecc; viceversa, la foto non può essere che quella del Ministro ed è completamente inutile distinguere la colonna del ministro scrivendo che quello è il nominativo e quella è la sua foto. Quanto al colore, si tratta di una questione che è stata affrontata più volte senza che si sia mai giunti ad una soluzione univoca (nel senso che, di solito, si utilizza il criterio dell'ideologia, e quindi anche il nero dell'OVP diventa blu; in altri casi, invece, è stato utilizzato il colore standard di quel partito, come negli "Infobox partiti politici". Tuttavia in casi come questi, relativi a liste di nominativi, il colore, se scelto sulla base della grafica del singolo partito, diventa completamente inutile, poiché non dà alcuna informazione; viceversa, se si utilizza il colore prendendo come base di riferimento l'ideologia, si rende nota, seppur in linea di massima, l'appartenenza ideologica di quel soggetto politico. E se poi si devono fare correzioni al PPI, che di lì a poco avrebbe aderito alla Margherita, appartenente all'ALDE, si può procedere tranquillamente. Tra l'altro, il colore "ufficiale" della DC è stato il bianco fino al 1992, per poi divenire celeste, mentre la Lega, in un momento della sua esistenza, ha aderito al Gruppo Arcobaleno, identificabile con il verde). Comunque sia, non mi sembra il caso di impuntarsi sulla "questione colori"; né mi sembra produttivo disquisire sull'opportunità di titolare una colonna scrivendo "foto" o non scriveendo niente; almeno il formato, però, non deve restare su "schermo largo".--151 cp (msg) 19:56, 21 lug 2015 (CEST)[rispondi]