Discussione:Lophophora

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Religione
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c'è un sbaglio.. teonanacatl veniva chiamato il fungo di essenza triptaminica (Psylocybe psecie) e non il peyote.. Secondo me è grave!!

corretto --Loox 23:43, 6 mag 2006 (CEST)[rispondi]

Ritengo che molte informazioni di questa voce vadano riviste e addirittura spostate in altre voci. Cerco di andare con ordine:

  • il disclaimer in alto non c'entra nulla: il peyote, famoso per i viaggi allucinogeni o che altro, è la specie Lophophora williamsii non il genere Lophophora. Il disclaimer di là c'è, di qua va tolto.
  • "Peyote" è la L. williamsii. Ogni riferimento in questa voce dovrebbe riferirsi solo a quello e non al genere.
  • Per il punto precedente: il redirect Peyote va sistemato.
  • Tutti i riferimenti alla L. williamsii van spostati nella voce apposita non qui.
  • Le specie di Lophophora sono due e due soltanto: L. williamsii e L. diffusa entrambe con una pletora di sinonimi.
  • Infine vorrei un chiarimento suk Portale:Religioni a fondo pagina. Io lo toglierei e metterei il più congruo Botanica.

Insomma una revisione radicale. Se non ci sono obiezioni appena possibile procedo con i cambiamenti. La fonte che sto utilizzando è sempre la stessa che uso per le altre voci di cactaceae: "Edward Frederick Anderson, The Cactus Family (Timber Press, 2001) ISBN 0-88192-498-9", di cui qualche pagina è disponibile qui. Grazie dell'attenzione --Nolga (msg) 15:46, 15 set 2009 (CEST)[rispondi]

Etimologia[modifica wikitesto]

Nell'etimologia di peyote si dice che la parola nahuatl peyōtl, da cui deriva il termine in questione, significherebbe "pane degli dèi". Quest'affermazione sarebbe supportata da una citazione tratta dal libro Piante grasse della De Agostini. Immagino che ci si riferisca a questo, dal momento che, però, non è riportato né l'autore né l'ISBN, potrei sbagliare. Oltre a ciò, mancano altre informazioni bibliografiche salienti, come il numero di pagina e la data di pubblicazione. Se c'è qualcuno fra gli utenti che possiede il volume citato in nota, potrebbe controllare se effettivamente, alla voce peyote, si dice che il suo significato è "pane degli dèi"?

Il significato di peyōtl non sembra affatto essere "pane degli dèi". La parola per "dio" è teōtl in lingua nahuatl e, come chiunque può osservare, non compare nel termine in questione. "Pane" in nahuatl classico si diceva tlaxcalli, ma si tratta praticamente di una tortilla realizzata con la farina di mais. Sospetto che l'etimologia "pane degli dèi" nasca da un equivoco: in passato, infatti, il peyote è stato identificato con il teōnanacatl, un tipo di fungo allucinogeno, il cui nome significa in effetti "fungo degli dèi" o "fungo divino". In una nota presente nella voce dedicata alla Lophophora williamsii, dove peraltro viene riproposta nuovamente l'etimologia "pane degli dèi", si cita una pagina web che tutto sommato si dilunga sull'interpretazione della parola nahuatl peyōtl. Riporto un paragrafo in particolare:

Il nome peiotl (sic!) è di origine nahuatl (lingua degli Aztechi) e rimanda probabilmente al bozzolo di seta, per la peluria bianca che ricopre la superficie "a bottone" del cactus (altri suggeriscono l'etimologia "messaggero divino").[1]

In effetti, secondo Andrews, peyōtl sarebbe un nome deverbale formato a partire dal verbo peyōni, che significa "scintillare, brillare", probabilmente in riferimento alla crisalide o al bozzolo della seta, come si diceva nella pagina web citata, e per estensione alla pianta del peyote.[2][3]

Va altresì detto che vi sono delle discordanze nei manoscritti circa la lunghezza vocalica della o. Karttunen riporta una vocale breve, e annota dunque la parola con la grafia peyotl[4]; Andrews, come già detto, scrive peyōtl[2]; mentre Lockhart cita entrambe le grafie (con la breve e con la lunga), benché consideri la lezione con la ō la più probabile.[5]

Stando a quanto affermato da Andrews, peyōtl è segmentabile in pey-ō-tl, dove pey- è una radice verbale che vuol dire "scintillare, brillare", -ō- è una vocale di raccordo utilizzata per formare temi verbali e nominali, e -tl è il suffisso assolutivo, che serve a nominalizzare il tema. Un'analoga formazione si registra nel verbo corrispondente, ovvero peyōni, in cui ricompaiono la radice pey- e la vocale di raccordo -ō-, uniti al suffisso verbale -ni. Il verbo peyōni è generalmente attestato con la vocale lunga (essa si manifesta breve solo nella forma frequentativa pehpeyoca, "emettere scintille")[6], il che deporrebbe a favore della lezione con la ō nel sostantivo peyōtl.

Note e citazioni[modifica wikitesto]

Collegamenti bibliografici[modifica wikitesto]

--Sorjam (msg) 00:18, 23 ott 2017 (CEST)[rispondi]