Discussione:Litanie lauretane

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Noto soltanto che il titolo di Maria, Regina della Pace è inserito 5 volte!!! Direi che solo l'ultimo vada conservato...

In realtà è inserito una dozzina di volte, ma non mi risulta che questo fosse l'intento di Papa Benedetto XV quando l'aggiunse alla lista delle litanie. Chi ha compilato la pagina provveda alla correzione, grazie!

testo latino-oldid 102305577[modifica wikitesto]

buon pomeriggio, nell'edit salvato oggi ho aggiunto al tetso latino l'orazione finale presente nel Manuale di Filotea. La voce segnalava che il titolo di Mater Ecclesiae non è presente in tutte le edizioni del testo.

Riguardo al Manuale di Filotea del 1860, abbiamo in pratica (v. seguito) due fonrti primarie dello stesso libro, pubblicate a Milano e Torinio nel 1860. Le differenze testuali sono importanti, mancando in ocnclisioe:

  • Regina in caelum assumpta, ora pro nobis.
  • Regina sacratissimi Rosarii, ora pro nobis.
  • Regina familiae, ora pro nobis.
  • Regina pacis, ora pro nobis.
    ,

avendo inoltre anhce l'orazione finale, inserita in fondo lla voce.
Abbiamo due fonti primarie distinte, per il testo latino della preghiera e l'indulgenza:

  1. Tirn, 1862, pag. 482: Google Books, pubblicato a Torino nel *1860*, editore Giaocmo Arneodo
  2. Milano, Agosto 1860, p. 535: editore Serafino Majocchi libraio (coi tipi di Valentini), -contrada dè Profimieri n. 35., admittitur di Caesar Maria Pertusati (prepositus metropolitanus).

La copia 1 (Torino) presenta una miniatura in anteprima, proviene dalla Biblioteca di Subiaco, riporta l' imprimatur dell' "Arcivescovo"Andreae C."'. Si potrà presumere che sia dell'Arcivescovo di Torino.
La copia 2 (Milano) non è disponibile su archive.org. Se può interessare, potrei eventualmente inserire su Commons qualche foto del cartaceo in mio possesso.--Micheledisaveriosp (msg)

Antico inno di preghiera per le Litanie Lauretane ==

Buonasera, mi rivolgo qui, visto che su wikisource pagina di discussione per la voce è blocata. Volevo proporre l'inserimento di questo inno per le Litanie Lauretane citato nel Manuale di Filotea di Giuseppe Riva, fonte che è utilizzata anche nella voce corrente di it.wikipedia. Purtroppo, a Gennaio 2019, l'edizione pubblicata a Milano nel 1860 non è su Internet[1].
Esistono altre edizioni, tra le quali una pubblicata a Torino nel 1860. Tuttavia, in nessuna di queste trovo eizioni si traccia dell'inno. È privo di autore e data di pubblicazione, e tuttavia mostra alcuni passaggi di valore, non secondari per essere datati prima del 1860:

  • 1) "Opra del Creator. Che il Creator istesso Potesti in sen portar": madre di Dio Creatore, e allo stesso tempo da Lui creata
  • 2) iperdulia: culto secondo solo all'adorazione di Dio. Riservato a colei che ha titoli di:
    • Vaso d'onor locato / Innanzi al sacro altar / Pel popolo prostrato / Dègnati di pregar: pesso fatto tramite genuflessione, nonostante di regola sia reoservato a Dio
    • Dei Confessor la schiera /Guidasti a trionfar;...Dei Confessor la schiera / Guidasti a trionfar: Regina degli Eserciti
    • Tu per cui ogni Dio c'invia / Di grazia ogni tesor;: Mediatrice di ogni grazia
    • Sugli Angioli regina, Hai scettro trionfal.: Regina degli Angeli
    • Regina poi sedesti/ De'santi tutti in ciel: Assunzione di Maria|Assunzione in anima e corpo, proclamata come dogma solamente nel 1950.

Vari di questi riferimenti ai titoli mariani sono presenti nelle Litanie. Segue il testo:

Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4

A te leviam le grida,
Abbi pietà, Signor;
Salva chi a te si affida,
o pietoso Redentor.
Cristo Signor, la voce
Nostra ti piaccia udir,
E in tua bontà veloce.
Noi vieni ad esaudir.
O padre a cui l'altezza,
Dal ciel sgabello è al piè,
O Figlio in cui salvezza,
Il mondo ricevè.
O Spirito divino,
Immensa carità.,
Dio che sei uno e trino,
Abbi di noi pietà.
Maria, nome esaltato
In terra e su nel ciel;
Tu da cui Dio ci è nato
Ravvolto in uman vel;
Vergin di cui fra i gigli
Primo il bel giglio appar,
Per noi che siam tuoi figli,
Degnati di pregar.
Tu che sei madre pia
Dell'Unto del Signor:
Tu per cui ogni Dio c'invia
Di grazia ogni tesor;
Madre che pura sei
Ottre ogni uman pensar
Per noi meschini e rei
Degnati di pregar.
Madre che tutta amabile
Inspiri il santo amor;
Madre la più ammirabile
Opra del Creator.
oi vieni ad esaudir.
O padre a cui l'altezza,
Dal ciel sgabello è al piè,
O Figlio in cui salvezza,
Il mondo ricevè.
O Spirito divino,
Immensa carità.,
Dio che sei uno e trino,
Abbi di noi pietà.
Maria, nome esaltato
In terra e su nel ciel;
Tu da cui Dio ci è nato
Ravvolto in uman vel;
Vergin di cui fra i gigli
Primo il bel giglio appar,
Per noi che siam tuoi figli,
Degnati di pregar.
Tu che sei madre pia
Dell'Unto del Signor:
Tu per cui ogni Dio c'invia
Di grazia ogni tesor;
Madre che pura sei
Ottre ogni uman pensar
Per noi meschini e rei
Degnati di pregar.
Madre che tutta amabile
Inspiri il santo amor;
Madre la più ammirabile
Opra del Creator.

Che il Creator istesso
Potesti in sen portar
Pel gregge a te commesso
Dègnati di pregar
Madre di lui che pace
E scampo ci recò
Vergin, in cui verace
Prudenza ognor brillò;
Vergin cui s'ergon voti
D'un culto singolar,
Pe' fidi tuoi devoti
Degnati di pregar.
Vergine a cui consente
sua lode ogni sermon
D'esercito potente,
Più forte al paragon;
Tu che pietose ciglia
Ami su noi piegar
Per questa tua famiglia
Dègnati di pregar.
Tra il gaudio e la mestizia
Vergine ognor fedel;
Tu specchio di giustizia
In faccia ad Israel;
Cui diè de'lumi il Padre
Sua scienza a penetrar,
Per chi ti vanta a madre
Dègnati di pregar.
O tu per cui festante
È il misero mortal.
Vaso che vai flagrante
D'aròmo spiritual;
Vaso d'onor locato
Innanzi al sacro altar
Pel popolo prostrato
Dègnati di pregar.
O vaso il più eccellente
Di grazia e santità;
Rosa ogni fior vincente
Di mistica beltà;
Torre cui vide il Vate,
Mille armi presentar,
Pel l'alme a te sacrate
Dègnati di pregar.
Di sculto avorio eletto
Torre cui par non è
D'oro splendente e schietto

D'oro splendente e schietto
Albergo ai Re dei re
Cui dell'Antico patto
L'area potè adombrar
Pei figli del riscatto
Dègnati di pregar.
Tu porta, onde ai celesti
Seggi la via s'aprì,
Che il sol già precorresti,
Stella che annunzia il dì;
Tu d'ogni morbo rio,
Fàrmaco salutar,
Per noi con volto pio
Dègnati di pregar.
Tu in cui rifugio e speme
Ritrova chi peccò;
Per cui chi afflitto geme,
Rasserenar si può.
De'popoli cristiani
Fortezza tutelar.
 Per chi alza a te le mani,
Dègnati di pregar.
Sugli Angioli regina,
Hai scettro trionfal.
Con essi a te s'inchina
Lo stuolo patriarcal;
Ed i profeti ancora
Che già di te parlar;
Or per chi t'implora
Dègnati di pregar.
Gli Apostoli avanzasti
In zelo ed in fervor;
Ai martiri appianasti
La strada del dolor;
Dei Confessor la schiera
Guidasti a trionfar;
Or per chi in te spera,
Dègnati di pregar.
Tu lo stendardo ergesti
Fra il virginal drappel;
Regina poi sedesti
De'santi tutti in ciel.
Tu che l'error d'Adamo
Giungesti ad evitar;
Per noi che t'invochiamo
Dègnati di pregar.
Agnel di Dio che togli
Dal mondo ogni fallir,
Tu che pietoso accogli

||

De' miseri i sospir.
Odi la prece intensa
Che ora per noi si fa,
E fa che tutti immensa
Proviam la tua bontà.

Micheledisaveriosp (msg) 22:38, 23 gen 2019 (CET)[rispondi]

I titoli mancanti sono più recenti del 1860. E ne mancavano anche altri, come Mater boni consilii.--AVEMVNDI 02:16, 6 mar 2020 (CET)[rispondi]

Note[modifica wikitesto]

  1. ^ giiseppe Riva, Manuale di Filotea, Agosto 1860, Milano: editore = Serafini Majocchi (Libraio), coi tipi di Valentini