Diocesi di Tiges

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Tiges
Sede vescovile titolare
Dioecesis Thigensis
Chiesa latina
Vescovo titolareStanisław Gębicki
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Tiges
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Tiges (in latino Dioecesis Thigensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tiges, identificabile con Bordj-Gourbata nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono solo due i vescovi documentati di Tiges. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, prese parte il cattolico Gallo; in quell'occasione il vescovo donatista, di cui non si conosce il nome, non si presentò all'assemblea, ma inviò una lettera.[1]

Secondo la lista dei vescovi della Bizacena convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484, la sede di Tiges era in quel momento vacante.[2]

Romolo sottoscrisse la lettera sinodale dei vescovi della Bizacena riuniti in concilio nel 646 per condannare il monotelismo e indirizzata all'imperatore Costante II.[3]

Dal 1933 Tiges è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dall'11 dicembre 1999 il vescovo titolare è Stanisław Gębicki, già vescovo ausiliare di Włocławek.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Gallo † (menzionato nel 411)
  • Romolo † (menzionato nel 646)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 521, Gallus 2.
  2. ^ Toulotte, Géographie de l'Afrique chrétienne. Bizacène et Tripolitaine, p. 208. Mesnage, L'Afrique chrétienne, p. 74.
  3. ^ Hefele-Leclerq, Histoire des conciles d'après les documents originaux, III/1, Paris, 1909, pp. 426-430 (in particolare p. 428). La lista dei vescovi in: Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, vol. X, coll. 927-928.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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