Diocesi di Sofene

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Sofene
Sede vescovile titolare
Dioecesis Sophenensis
Patriarcato di Antiochia
Sede titolare di Sofene
Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXX secolo
StatoTurchia ?
Diocesi soppressa di Sofene
Suffraganea diAmida
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Sofene (in latino Dioecesis Sophenensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sofene, antica provincia dell'Impero romano, è il nome di un'antica sede episcopale della provincia romana della Mesopotamia nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Amida, come attestato da una Notitia Episcopatuum del VI secolo.[1]

Michel Le Quien attribuisce a questa diocesi due vescovi: Arsapio, che prese parte al primo concilio ecumenico di Costantinopoli nel 381; ed Eufemio, che intervenne al concilio di Calcedonia nel 451.

Tuttavia nessuno di questi due vescovi si trova nelle liste episcopali dei due concili. Gli atti del concilio di Calcedonia menzionano il vescovo di Sofene, il cui nome era però Caiuma, e non Eufemio; questi non prese parte al concilio, e in un'occasione gli atti furono sottoscritti al suo posto dal metropolita Simeone di Amida.[2]

A questo vescovo bisogna aggiungere Ciriaco, che prese parte al concilio di Costantinopoli celebrato dal patriarca Mena, e dove sottoscrisse le condanne di Severo di Antiochia e di Antimo di Costantinopoli con il titolo di "vescovo di Sofene dell'eparchia dell'Armenia prima".[3]

Dal XX secolo Sofene è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 2 gennaio 1970.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Arsapio ? † (menzionato nel 381)
  • Caiuma † (menzionato nel 451)
  • Ciriaco † (menzionato nel 536)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Echos d'Orient X, 1907, pp. 96 e 145.
  2. ^ (ELLA) Acta Conciliorum Oecumenicorum, Concilium Universale Chalcedonense, vol. VI, Prosopographia et topographia actorum Chalcedonensium et encyclicorum, indices, edidit Eduardus Schwartz, Berlino-Lipsia, 1938, p. 37.
  3. ^ (FR) Robert Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu'a la conquête arabe, Paris, 1945, p. 304. (ELLA) Collectio Sabbaitica contra acephalos et origeniastas destinata, edidit Eduardus Schwartz, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» III, Berlino, 1940, p. 28, nº 25; p. 118, nº 82; p. 185, nº 37.
  4. ^ Per l'opposizione del regime comunista, la nomina fu sospesa ufficialmente, ma Kominek fu poi comunque consacrato vescovo clandestinamente il 10 ottobre 1954; il 1º dicembre 1956 l'ordinazione fu resa pubblica e, essendo stato nel frattempo nominato un nuovo titolare per Sofene, Kominek fu nominato vescovo titolare di Vaga.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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