Diocesi di Sigo

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Sigo
Sede vescovile titolare
Dioecesis Siguitana seu Sigensis
Chiesa latina
Vescovo titolareFranziskus Eisenbach
IstituitaXVIII secolo
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Sigo
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Sigo (in latino Dioecesis Siguitana seu Sigensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sigo, identificabile con Bordj-Ben-Zekri nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Sono solo due i vescovi documentati di questa diocesi. Il donatista Cresconio, episcopus Siguitanus, prese parte alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana; la sede in quell'occasione non aveva vescovi cattolici. Cresconio rappresentò anche il vescovo Gaudenzio di Tigisi, che a causa di una malattia non poté essere presente alla conferenza.[1]

Il nome di Vittore, episcopus Suggitanus, figura al 18º posto nella lista dei vescovi della Numidia convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Vittore, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[2]

Dal XVIII secolo Sigo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 17 marzo 1988 il vescovo titolare è Franziskus Eisenbach, già vescovo ausiliare di Magonza.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Cresconio † (menzionato nel 411) (vescovo donatista)
  • Vittore † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 245, Cresconius 24.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1180, Victor 81.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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