Diocesi di Giunca di Mauritania

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Giunca di Mauritania
Sede vescovile titolare
Dioecesis Iuncensis in Mauretania
Chiesa latina
Vescovo titolareMykola Semenyšyn
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Giunca di Mauritania
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Giunca di Mauritania (in latino Dioecesis Iuncensis in Mauretania) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Giunca di Mauritania, nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Cesariense.

Unico vescovo conosciuto di questa diocesi africana è Glorino, il cui nome appare al 1º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Cesariense convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Glorino, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio. La sua posizione nella lista potrebbe far supporre che all'epoca questo vescovo fosse il primate della Mauritania Cesariense.[1]

Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, prese parte il donatista Valentiniano. Essendo documentato solo come episcopus Iuncensis, senza ulteriori specificazioni geografiche, questo vescovo potrebbe appartenere anche alla diocesi di Giunca di Bizacena.[2]

Dal 1933 Giunca di Mauritania è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 27 ottobre 2022 il vescovo titolare è Mykola Semenyšyn, vescovo ausiliare di Ivano-Frankivs'k.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Valentiniano ? † (menzionato nel 411) (vescovo donatista)
  • Glorino † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 540, Glorinus.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1129, Valentinianus 1.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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