Digital Image Archive of Medieval Music

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Digital Image Archive of Medieval Music
sito web
URLwww.diamm.ac.uk
Tipo di sitoarchivio digitale
LinguaInglese
Registrazionefacoltativa
Scopo di lucroNo
Creato daUniversità di Oxford, Royal Holloway University di Londra
Stato attualeattivo

Il Digital Image Archive of Medieval Music (DIAMM) è un'organizzazione senza scopo di lucro che fornisce servizi digitali e editoriali rivolti al mondo accademico. Esso gestisce l'unica database completo di tutti i manoscritti medievali e dell'era moderna relativi alla musica polifonica europea.

Nata da un'iniziativa dell'Università di Oxford e della Royal Holloway University di Londra[1], la collezione include sia manoscritti integrali che frammenti di manoscritti.[2] Le fonti sono databili nel periodo compreso fra l'800 e il 1650 d.C., tutte corredate di metadati.
Nel 20% dei casi sono presenti anche una o più immagini la cui raccolta è oggetto di regolare ampliamento grazie alle donazioni delle biblioteche e alla partecipazione a progetti di digitalizzazione o acquisizione visiva dei contenuti che sono poi donati alla collezione DIAMM.

L'Unione europea mediante l'Arts and Humanities Research Council ha finanziato due progetti di acquisizione del DIAMM. Il primo è il progetto Sources of British Song[3] relativo all'acquisizione di immagini dei manoscritti contenenti canti monofonici composti tra il 1150 e il 1300, che sono stati pubblicati all'interno di sottopagine del sito. Il secondo progetto, complementare al precedente, è Tudor Partbooks[4], relativo all'acquisizione di tutte le partiture monofoniche in possesso della famiglia Tudor.

DIAMM è gestito da una comunità di volontari che si autofinanzia principalmente per mezzo di sovvenzioni e donazioni da parte degli utenti. DIAMM Publications è la casa editrice del progetto, che si occupa di realizzare copie di manoscritti appartenenti ala collezione, che vengono riprodotti a colori e in alta risoluzione.
I prodotti sono corredati da studi accademici introduttivi a cura di specialisti leader di settore, e commercializzati ad un prezzo orientato al costo con un markup ridotto rispetto agli editori convenzionali. Il ricavato è in larga misura destinato a finanziare nuove pubblicazioni così come a sostenere la stessa sopravvivenza del sito online che dal 2015 ha iniziato a presentare gravi criticità.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Magnus Williamson. The Eton Choirbook. Full colour facsimile with introductory study (Oxford: DIAMM Publications, 2010). ISBN 978-1-907647-00-0
  • John Milsom. The Dow Partbooks. Full colour facsimile with introductory study 6 vols (Oxford: DIAMM Publications, 2010). ISBN 978-1-907647-02-4
  • Kerry McCarthy. William Byrd, Masses for 3, 4 and 5 voices. Full colour facsimile with introductory study 5 vols paperback (Oxford: DIAMM Publications, 2013). ISBN 978-1-907647-05-5
  • David Fallows. The Henry Book. Full colour facsimile with introductory study (Oxford: DIAMM Publications, 2014). ISBN 978-1-907647-04-8
  • Earp, Lawrence, Leo, Domenic, Shapreau, Carla. The Ferrell-Vogüé Machaut Manuscript. Full colour facsimile with introductory study 2 vols (Oxford: DIAMM Publications, 2014). ISBN 978-1-907647-05-5

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Digital Image Archive of Medieval Music (DIAMM) | European History Primary Sources, su primary-sources.eui.eu. URL consultato il 9 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2020).
  2. ^ DIAMM - Digital Image Archive of Medieval Music | Digital Curation Centre, su dcc.ac.uk, 22 febbraio 2012. URL consultato il 9 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2019).
  3. ^ Sito del progetto "Sources of British Song", su diamm.ac.uk.
  4. ^ Sito del progetto "Tudor Partbooks", su tudorpartbooks.ac.uk. URL consultato il 9 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]