Diego Jiménez de Enciso

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Diego Jiménez de Enciso (Siviglia, 1585Siviglia, 1634) è stato un poeta e drammaturgo spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jiménez de Enciso nacque in una famiglia nobile ed ebbe rapporti amichevoli e cordiali con Filippo IV e con il duca di Olivares. Lavorò presso il Sant'Uffizio a Siviglia.[1]

Jiménez de Enciso esordì come poeta, ricevendo apprezzamenti da scrittori come Lope de Vega e Cervantes,[1] che per lui risultarono punti di riferimento letterario.[2]

Si mise in evidenza soprattutto con i drammi storici e allegorici, caratterizzati dall'assenza della conclusione tragica, dall'azione essenziale,[3] dallo stile sobrio, dalla creatività e dallo spessore dei personaggi, dall'autorevolezza delle fonti storiche, dall'intensità dei dialoghi.[4]

La sua opera più importante e conosciuta fu El Principe Don Carlos, nella quale descrisse sia la vita caotica e incoerente di Don Carlos sia la figura moralmente ineccepibile di Filippo II, incarnante la ragion di stato. Per quanto riguarda le opere riguardanti Don Carlos, Jiménez de Enciso divenne un caposcuola, poiché successivamente vari scrittori seguiranno il suo esempio, tra i quali si possono citare Vittorio Alfieri e Friedrich Schiller.[1]

Nel dramma Los Médicis de Florencia ("I Medici di Firenze") l'autore descrisse l'omicidio del duca Alessandro per mano dell'ambizioso Lorenzino de' Medici e l'ascesa del virtuoso Cosimo I de' Medici.[1]

La mayor hazaña de Carlos V ("La più grande impresa di Carlo V") fu incentrata sugli ultimi giorni di vita dell'imperatore e sulla sua morte dignitosa.[5]

La salute di Jiménez de Enciso iniziò a peggiorare nel 1629 e dopo cinque anni lo scrittore morì.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Drammi[modifica | modifica wikitesto]

  • El encubierto;
  • El Principe Don Carlos, 1622;
  • Los Médicis de Florencia;
  • La mayor hazaña de Carlos V;
  • El valiente sevillano, Pedro Lobón;
  • Quien calla otorga;
  • Los celos en el caballo, 1632;
  • El casamiento con celos y Rey don Pedro en Aragón;
  • Ivan Latino;
  • Júpiter vengado, 1632;
  • Santa Margarita, 1642.

Poesie[modifica | modifica wikitesto]

  • Canción a la Primavera;
  • Unción al Invierno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 63.
  2. ^ Diego Jiménez de Enciso, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º maggio 2017.
  3. ^ Diego Jiménez de Enciso (nel sito Biografias y Vidas), su biografiasyvidas.com. URL consultato il 1º maggio 2017.
  4. ^ Jiménez de Enciso, Diego (nel sito Mcn Biografias), su mcnbiografias.com. URL consultato il 1º maggio 2017.
  5. ^ EL TEATRO HISTÓRICO DE DIEGO JIMÉNEZ DE ENCISO:LA MAYOR HAZAÑA DE CARLOS V (PDF), su cvc.cervantes.es. URL consultato il 1º maggio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Cayetano Alberto de la Barrera y Leirado, Catálogo bibliográfico y biográfico del teatro antiguo español: desde sus orígenes hasta mediados del Siglo XVIII, Madrid, Rivadeneyra, 1860.
  • (ES) Javier Huerta, Emilio Peral e Héctor Urzaiz, Teatro español de la A a la Z, Madrid, Espasa-Calpe, 2005.
  • (ES) Felipe Pedraza y Milagros Rodríguez, Manual de Literatura española IV. Barroco. Teatro, Tafalla, Cénlit, 1981.

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Controllo di autoritàVIAF (EN57504793 · ISNI (EN0000 0000 7975 9394 · CERL cnp00459099 · LCCN (ENno2017026783 · GND (DE122798007 · BNE (ESXX880574 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2017026783