Dercetis

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Dercetis
Fossile di Dercetis sp.
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Aulopiformes
Famiglia Dercetidae
Genere Dercetis

Dercetis è un genere di pesci ossei estinti, appartenenti agli aulopiformi. Visse nel Cretaceo superiore (TuronianoMaastrichtiano, circa 90 - 70 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa, Africa e Asia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce era di dimensioni variabili a seconda delle specie, ma solitamente poteva superare i 30 centimetri di lunghezza. Possedeva un corpo allungatissimo e snello,simile a quello di un'aguglia, terminante in un muso allungato e sottile, simile a un becco e dotato di denti aguzzi; il rostro non era così allungato come in altre forme più specializzate, come Rhynchodercetis. Al contrario di altri generi simili, in Dercetis i denti erano presenti anche sull'ectopterigoide. Gli occhi erano grandi. La pinna dorsale era bassa e allungata, posizionata all'incirca a metà del corpo, ed era sostenuta da circa 35 raggi. Le pinne pettorali e le pinne pelviche erano strette e allungate. La pinna anale era piccola e arretrata, mentre la pinna caudale era moderatamente biforcuta. Le vertebre erano caratterizzate dalla presenza di una o due paia di processi traversi prominenti, nella zona dell'addome. Erano inoltre presenti numerosi piccoli scudi ossei disposti in una o più file lungo i fianchi.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Dercetis è un rappresentante degli aulopiformi, un gruppo di pesci ossei rappresentati da numerose forme attuali ma che durante il Cretaceo erano ancor più diversificati. In particolare, Dercetis è il genere eponimo della famiglia Dercetidae, comprendente numerose forme dal corpo allungato e dal muso sottile, di abitudini predatorie. Sembra che Dercetis, all'interno della famiglia, occupasse una posizione piuttosto basale.

Illustrazione di fossili di Dercetis (=Leptotrachelus) triqueter

Il genere Dercetis venne descritto per la prima volta nel 1834 da Louis Agassiz. La specie tipo è Dercetis elongatus, ma a questo genere sono state attribuite numerose altre specie, come D. triqueter, D. congolensis, D. limhamnensis, D. ornatissimus, D. scutatus, provenienti da numerosi giacimenti del Cretaceo superiore di Europa, Asia minore e Africa. Secondo gli studi più recenti, le uniche specie valide appartenenti a Dercetis sono la specie tipo e D. triqueter del Libano, descritta originariamente da Pictet nel 1850 (Silva e Gallo, 2011). Un'altra forma simile, a volte confusa con Dercetis, è Benthesikyme.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Dercetis era un predatore agile e veloce, che probabilmente si muoveva velocemente grazie a forti colpi della coda.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agassiz, L., 1834. Abgerissene Bemerkungen über fossile Fische. Neues Jahrbuch für Mineralogie,Geognosie, Geologie und Petrefaktenkunde,Stuttgart, 4:379-390
  • Pictet FJ. 1850. Description de quelques Poissons Fossiles du Mont Liban, Genève: J.-G. Fick, 59 p. [ Links ]
  • A. S. Woodward. 1901. Catalogue of Fossil Fishes in the British Museum (Natural History), Part IV 1-636
  • E. Casier. 1965. Poissons fossiles de la serie du Kwango (Congo). Musee Royal de L'Afrique Centrale - Tervuren, Belgique - Annales - Serie IN-8 - Sciences Geologiques 50:1-64
  • Siegfried, P., 1966. Zur Osteologie der GattungDercetis Agassiz (Teleostei, Pisces). PaläontologischeZeitschrift, Stuttgart, 40(3/4):205-217.
  • E. O. Wiley and J. D. Stewart. 1981. Urenchelys abditus, new species, the first undoubted eel (Teleostei: Anguilliformes) from the Cretaceous of North America. Journal of Vertebrate Paleontology 1(1):43-47
  • Silva, Hilda; Gallo, Valeria (2011). "Taxonomic review and phylogenetic analysis of Enchodontoidei (Teleostei: Aulopiformes)". Annals of the Brazilian Academy of Sciences 83 (2).
  • Taverne, L. & Goolaerts, S., 2015. The dercetid fishes (Teleostei, Aulopiformes) from the Maastrichtian (Late Cretaceous) of Belgium and the Netherlands. Geologica Belgica 18: 21–30.