Corsa a vuoto

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Con il termine corse a vuoto si identifica una particolare corsa equestre, in cui i cavalli corrono senza fantino.

Le prime notizie di corse senza fantino in Italia vengono da Siena, dove dal 1373 i cavalli scossi venivano fatti correre per le vie cittadine.

Attualmente corse a vuoto vengono effettuate solo a Ronciglione, una cittadina della provincia di Viterbo dove la tradizione si tramanda dal XV secolo ai tempi di Papa Paolo III Farnese con il Palio di San Bartolomeo.

Siena[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1373 per alcuni anni si organizzarono corse di cavalli senza fantino per via di Città, via centralissima che circonda in parte Il Campo dove si disputa il Palio, chiamate palio alla lunga, in contrapposizione alle carriere corse nella piazza del Campo dette palio alla tonda.

Successivamente vennero organizzati dei palii ufficiali corsi con cavalli scossi: nell'Ottocento ne furono corsi 5, nel novecento venne corso l'ultimo (datato 1907).

Palii scossi ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

I Palii con cavalli "scossi" che furono organizzati e le contrade partecipanti. In grassetto le vincitrici:

Palio scosso della Selva[modifica | modifica wikitesto]

A Siena, la contrada vincitrice del palio ha diritto e dovere di organizzare i festeggiamenti più vari. Nel 1987, la Contrada della Selva organizzò un palio alla lunga con cavalli scossi in via di Città rievocando le corse del XIV secolo, a causa della morte di un cavallo però, fino ad oggi, questo tipo di festeggiamento non è stato più intrapreso.[senza fonte]

Ronciglione[modifica | modifica wikitesto]

La tradizione delle corse a vuoto si tramanda a Ronciglione dal XV secolo ai tempi di Papa Paolo III Farnese. I cavalli corrono scossi, senza fantino, lungo le vie rinascimentali del paese, su un percorso costruito ad hoc per tutelare al massimo la salute dei cavalli: fondo di terra mista, steccati da ippodromo, materassi e balloni di fieno. La partenza è situata nelle immediate vicinanze del Monumento ai Caduti, chiamato dai ronciglionesi "Il Monumento". Dopo aver percorso il rettilineo di Via Garibaldi, si oltrepassa una stretta porta, Porta Romana o chiamata anche "L'Arco", che si apre su Via Roma; in pochi metri si arriva in Piazza della Nave e dopo aver affrontato la difficoltosa Curva del Gricio, i cavalli terminano il percorso lungo la faticosa salita di Montecavallo.

A Ronciglione venivano corsi annualmente due palii di corse a vuoto, il Palio Della Manna, nell'ambito del Carnevale di Ronciglione, in onore di un'antica e generosa famiglia locale, e il Palio di San Bartolomeo, in onore del Santo Patrono del paese. A partire dal 2016, dopo una sospensione di 5 anni, è stato mantenuto il solo Palio di San Bartolomeo, il quale viene disputato solitamente durante la giornata del 24 agosto.

A partire dall'anno 2024 le corse a Vuoto si svolgeranno l'ultimo fine settimana di Luglio.

I Rioni partecipanti al Palio di San Bartolomeo sono nove: Campanone, Case Nove, Fontana Grande, La Pace, Madonna di Loreto, Montecavallo, Monumento, Sant'Anna, San Severo.

I nove Rioni della città presentano ciascuno due cavalli, che si contendono il Palio in due giorni di corse. Il primo giorno i diciotto cavalli corrono in tre '"carriere" (batterie) separate, da sei cavalli ciascuna: i primi due di ogni batteria partecipano alla Finale, mentre i terzi ed i quarti classificati partecipano alla cosiddetta "Finale di Consolazione".

Le corse a vuoto di Ronciglione vengono organizzate nel pieno rispetto dei Decreti Ministeriali in materia, i quali disciplinano le caratteristiche del percorso ed impongono rigidi controlli in materia di contrasto all'uso di sostanze dopanti.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]