Coriolano Biacchi

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Coriolano Biacchi (Cesena, 1834Urbino, 1914) è stato un direttore d'orchestra e violinista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Coriolano Biacchi è stato Primo violino e Direttore d'Orchestra della Cappella Musicale di Urbino - come testimoniano i testi di Luigi Moranti e di Bramante Ligi, oltre alla sua pubblicazione intitolata Ai miei amici - probabilmente dal 1867 al 1873, se ci affidiamo alla documentazione esistente, nonché alle pubblicazioni nella Biblioteca Universitaria di Urbino, ma forse potrebbe essere stato ancora più lungo il suo incarico.

Nel 1867 ebbe l'incarico di fondare una Scuola di Musica presso i locali del soppresso Convento delle Maestre Pie della Cappella Musicale del Santissimo Sacramento, la cui attività fu all'epoca ben documentata dal giornale "La Voce dell'Appennino".

Nel 1871, in seguito a probabili screzi con il Comune, Biacchi si trasferì a Milano dove svolse, oltre all'attività didattica e concertistica, anche quella di direttore: nel Carnevale del 1872 diresse l'opera Francesca da Rimini di Giuseppe Mercantini presso il Teatro Carcano, ma già l'anno prima aveva diretto ad Urbino la Grande Messa Funebre, opera monumentale di Luigi Vecchiotti. Il Biacchi ci lascia un catalogo di circa un centinaio di lavori (almeno quelli esistenti nell'Archivio della Cappella Musicale), tra i quali compaiono alcune opere in cui il contrabbasso ha un ruolo solistico o comunque più importante del convenzionale.

Le opere[modifica | modifica wikitesto]

Presso l'archivio della Cappella Musicale del Santissimo Sacramento è conservato un cospicuo numero di opere a carattere religioso, nelle forme canoniche della Messa, con l'utilizzo di grandi organici corali e orchestrali. Sono presenti anche brani in forma mottettistica a 3,4,5 voci. Evidentemente queste musiche erano utilizzate nella liturgia per le festività solenni religiose, o scritte in occasione di una data ricorrenza (come nel caso dell'Ave Maria, musicata espressamente in onore della Beata Vergine che si venera nella Chiesa di S. Croce in Urbino, l'anno 1871). Altrettanto numeroso appare l'elenco di composizioni a carattere profano, sinfonico e da camera, caratterizzate dalla forte influenza del genere operistico. Le Sinfonie e i Capricci per orchestra hanno lo schema tradizionale dell'ouverture operistica desunto dal modello rossiniano, come pure i pezzi solistici accompagnati dall'orchestra, denotano una forte influenza di Rossini, Bellini, Donizetti. La produzione da camera si divide in pezzi salottieri di arie e romanze vocali con accompagnamento del pianoforte, e pezzi strumentali da concerto (fughe, romanze senza parole, variazioni su tema) ma anche raccolte di pezzi ballabili secondo la moda dell'epoca (marce, polke, mazurke) e trascrizioni. A queste opere si affiancano studi ed esercitazioni per gli allievi della Scuola di Musica e diversi trattati teorici e di armonia: Piccolo instradamento all'armonia, Andamenti con dissonanze e ritardi sopra la scala diatonica e cromatica, Quadro generale di tutte le dissonanze, bassi e rivolti, Tuoni che hanno naturalmente la 3º maggiore.

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