Profano
Profano è un termine invalso tra gli studiosi della fenomenologia della religione per indicare, nella dicotomia sacro-profano ideata da Émile Durkheim, tutto ciò che non è investito dalla dimensione del sacro.
Il termine origina dal latino profānus ovvero ciò che è al di fuori, resta al di fuori (pro) del fānum, intendendo con quest'ultimo termine un bosco sacro, un luogo sacro, un tempio.
Il profano resta un'immagine - e quindi una parola - semplice e forte: ciò che per opportunità, per indegnità, per corruzione o perché non iniziato ai misteri della divinità viene lasciato fuori dal tempio, mentre dentro si sviluppano solenni liturgie.
Come termine viene utilizzato anche in massoneria, per indicare coloro i quali non fanno parte dell'istituzione.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Domenico V. Ripa Montesano, Vademecum di Loggia, Edizione Gran Loggia Phoenix, Roma, 2009. ISBN 978-88-905059-0-4
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