Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa

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La Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, anche nota come convenzione di Berna fu elaborata nel 1979 e divenne esecutiva dal 1º giugno 1982. È stata recepita in Italia con la legge n. 503 del 5 agosto 1981.

È stata ratificata da tutti gli Stati membri dall'Unione europea assieme a Ucraina, Moldavia, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Monaco, Burkina Faso, Marocco, Libia, Tunisia e Senegal.

Algeria, Russia, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Capo Verde, la Santa Sede e la Repubblica di San Marino non hanno sottoscritto l'accordo ma hanno lo stato di osservatori alle riunioni del comitato.

La Danimarca ovviamente risulta firmataria della convenzione ma con l'eccezione esplicita dei suoi territori autonomi della Groenlandia e delle isole Fær Øer.

Indirizzi ed obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

Gli scopi della convenzione sono:

  • La conservazione della flora e della fauna spontanea ed i relativi habitat;
  • Promuovere la cooperazione tra gli stati;
  • Monitorare le specie in pericolo e vulnerabili;
  • Fornire assistenza su problemi legali e scientifici.

La convenzione ha portato alla creazione nel 1998 dell'Emerald network of Areas of Special Conservation Interest (ASCIs) sui territori degli stati aderenti, che opera in parallelo al progetto di conservazione Natura 2000 dell'Unione Europea.

Appendici[modifica | modifica wikitesto]

Quattro appendici individuano le specie da proteggere e sono regolarmente aggiornate dal Comitato Permanente su indicazione di vari gruppi di esperti.

  • Specie strettamente protette, flora - Appendice I
  • Specie strettamente protette, fauna - Appendice II
  • Specie protette, fauna - Appendice III
  • Strumenti e metodi di caccia e cattura proibiti ed altri mezzi di sfruttamento - Appendice IV

Ratifica della Convenzione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione di Berna
Paesi aderenti al Consiglio d'Europa[1]
Paese Firma Ratifica Entrata in vigore
Albania 31 ottobre 1995 13 gennaio 1999 1º maggio 1999
Andorra 11 maggio 2000 13 ottobre 2000 1º febbraio 2001
Armenia 13 marzo 2006 14 aprile 2008 1º agosto 2008
Austria 19 settembre 1979 2 maggio 1983 1º settembre 1983
Azerbaigian 28 marzo 2000 a 1º luglio 2000
Belgio 19 settembre 1979 24 agosto 1990 1º dicembre 1990
Bosnia-Erzegovina 17 novembre 2008 17 novembre 2008 1º marzo 2009
Bulgaria 31 gennaio 1991 a 1º maggio 1991
Croazia 3 novembre 1999 3 luglio 2000 1º novembre 2000
Cipro 21 ottobre 1981 16 maggio 1988 1º settembre 1988
Republica Ceca 8 ottobre 1997 25 febbraio 1998 1º giugno 1998
Danimarca 19 settembre 1979 8 settembre 1982 1º gennaio 1983
Estonia 3 agosto 1992 a 1º dicembre 1992
Finlandia 19 settembre 1979 9 dicembre 1985 1º aprile 1986
Francia 19 settembre 1979 26 aprile 1990 1º agosto 1990
Georgia 18 maggio 2009 19 novembre 2009 1º marzo 2010
Germania 19 settembre 1979 13 dicembre 1984 1º aprile 1985
Grecia 19 settembre 1979 13 giugno 1983 1º ottobre 1983
Ungheria 16 novembre 1989 a 1º marzo 1990
Islanda 17 giugno 1993 17 giugno 1993 1º ottobre 1993
Irlanda 19 settembre 1979 23 aprile 1982 1º agosto 1982
Italia 19 settembre 1979 11 febbraio 1982 1º giugno 1982
Lettonia 23 gennaio 1997 23 gennaio 1997 1º maggio 1997
Liechtenstein 19 settembre 1979 30 ottobre 1980 1º giugno 1982
Lituania 28 settembre 1994 5 settembre 1996 1º gennaio 1997
Lussemburgo 19 settembre 1979 23 marzo 1982 1º luglio 1982
Malta 26 novembre 1993 26 novembre 1993 1º marzo 1994
Moldavia 24 maggio 1994 a 1º settembre 1994
Monaco 7 febbraio 1994 a 1º giugno 1994
Montenegro 3 marzo 2009 1º ottobre 2009 1º febbraio 2010
Paesi Bassi 19 settembre 1979 28 ottobre 1980 1º giugno 1982
Norvegia 19 settembre 1979 27 maggio 1986 1º settembre 1986
Polonia 24 marzo 1995 13 settembre 1995 1º gennaio 1996
Portogallo 19 settembre 1979 3 febbraio 1982 1º giugno 1982
Romania 18 maggio 1993 a 1º settembre 1993
Serbia 9 gennaio 2008 9 gennaio 2008 1º maggio 2008
Slovacchia 28 aprile 1994 23 settembre 1996 1º gennaio 1997
Slovenia 20 ottobre 1998 29 settembre 1999 1º gennaio 2000
Spagna 19 settembre 1979 27 maggio 1986 1º settembre 1986
Svezia 19 settembre 1979 14 giugno 1983 1º ottobre 1983
Svizzera 19 settembre 1979 12 marzo 1981 1º giugno 1982
Macedonia del Nord 17 dicembre 1998 17 dicembre 1998 1º aprile 1999
Turchia 19 settembre 1979 2 maggio 1984 1º settembre 1984
Ucraina 17 agosto 1998 5 gennaio 1999 1º maggio 1999
Regno Unito 19 settembre 1979 28 maggio 1982 1º settembre 1982

Paesi non appartenenti all'organizzazione Consiglio d'Europa.

Paese Stipula Ratifica Entrata in vigore
Bielorussia 19 febbraio 2013 a 1º giugno 2013
Burkina Faso 14 giugno 1990 a 1º ottobre 1990
Marocco 25 aprile 2001 a 1º agosto 2001
Senegal 13 aprile 1987 a 1º agosto 1987
Tunisia 12 gennaio 1996 a 1º maggio 1996
Organizzazioni internazionali
Organizzazione Firma Ratifica Entrata in vigore
Unione Europea 19 settembre 1979 7 maggio 1982 1º settembre 1982

Algeria, Capo Verde, la Santa Sede, San Marino e la Russia sono Paesi non firmatari della Convenzione, che presenziano in qualità di osservatori agli incontri della commissione permanente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mappa con oermalink dei Paesi aderenti alla Convenzione (ETS n. 104), su coe.int. URL consultato il 27 Aprile 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]