Confederazione di Targowica

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L'effigie dei capi della confederazione di Targowica viene appesa a Varsavia, nel 1794, dopo la rivolta di Varsavia. Dipinto di Jan Piotr Norblin.
Il generale russo Vasilij Stepanovič Popov, autore del testo della confederazione

La confederazione di Targowica (in polacco: konfederacja targowicka) fu una confederazione di magnati polacco-lituani, formatasi il 27 aprile 1792 a San Pietroburgo su impulso dell'imperatrice Caterina II di Russia. La confederazione si oppose alla costituzione polacca di maggio che era stata adottata dal Sejm, specialmente nelle disposizioni che limitavano i privilegi della nobiltà (szlachta). Il testo dell'atto fondante la confederazione fu scritto dal generale russo Vasilij Stepanovič Popov, capo dell'ufficio del principe Grigorij Aleksandrovič Potëmkin. Il 14 maggio 1792 la stipula del patto fu annunciata in una piccola città dell'Ucraina dai membri repubblicani. Dopo di ciò, il 18 maggio, due eserciti russi entrarono in Polonia, dando inizio a una nuova guerra senza dichiararla.

Le forze della confederazione di Targowica sconfissero le forze leali alla Confederazione polacco-lituana, il Sejm e il re Stanislao II Augusto Poniatowski nella guerra in difesa della costituzione. La loro vittoria precipitò la seconda spartizione della Polonia e pose i presupposti della terza spartizione e della dissoluzione finale della confederazione nel 1795. Questo risultato giunse sorprendente a molti dei confederati, che volevano solamente riportare in essere lo status quo ante e non si aspettavano che il rovesciamento della costituzione polacca avrebbe avuto queste conseguenze.

Membri dirigenti

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Tra gli altri membri magnati ci furono:

  • Dall'atto costitutivo della confederazione di Targowica:
(PL)

«Zamiary Naj. Imperatorowej rosyjskiej, aliantki Rzeczypospolitej Polskiej, nie inne są i były, wprowadzając swe wojska, tylko przywrócić Rzeczypospolitej Rzeczypospolitą, Polakom wolność, a w szczególności wszystkim kraju obywatelom bezpieczeństwo i szczęśliwość.»

(IT)

«I desideri di Sua Altezza l'Imperatrice di Russia (Caterina la Grande), alleata della Repubblica, sono e sono stati sempre nient'altro che restituire alla Repubblica e ai polacchi le libertà, e specialmente la sicurezza e la sicurezza dei cittadini, con l'utilizzo delle sue forze.»

(PL)

«Każdy prawdziwy Polak, którego nie uwiodła kabała pruska i królewska, jest przekonany, że zbawienie ojczyzny może przyjść tylko ze strony Rosji, inaczej naród zostanie zniewolony.»

(IT)

«Ogni vero polacco, non reso cieco dai prussiani e dai fedeli al re, è convinto che la nostra Madrepatria possa essere salvata solo dalla Russia, altrimenti la nostra nazione verrebbe schiavizzata.»

Dopo l'abdicazione di Stanisław Poniatowski e la distruzione della confederazione, disse:

(PL)

«O przeszłej Polsce i Polakach. Znikło już to państwo, i to imię, jak znikło tyle innych w dziejach świata. Ja już jestem Rosjaninem na zawsze.»

(IT)

«Sulla Polonia passata e i polacchi [non voglio più parlare]. La nazione è andata, e questo nome, come molti altri, è perito nella storia mondiale. Ora sarò per sempre russo.»

  1. ^ a b c rodman.most.org.pl, http://www.rodman.most.org.pl/J.T.Babel14.htm.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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