Gauge di Lorenz

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Nell'ambito della teoria di gauge, il gauge di Lorenz è la scelta dei potenziali del campo elettromagnetico tali da soddisfare la condizione (detta condizione di Lorenz)[1]:

dove è il potenziale magnetico e il potenziale elettrico.

Tale condizione ha la proprietà di essere Lorentz invariante e di rispettare i gradi di libertà forniti dalle trasformazioni di gauge: se i potenziali soddisfano la condizione di Lorenz si dice che essi appartengono al gauge di Lorenz.[2][1] La condizione di Lorenz è una proprietà imposta al potenziale elettromagnetico utilizzata nel calcolo di campi elettromagnetici variabili nel tempo attraverso i potenziali ritardati.[3]

Tale scelta appare particolarmente conveniente in elettrodinamica nella soluzione delle equazioni di Maxwell, ed in particolare nel calcolo dei potenziali ritardati e nello studio della propagazione delle onde elettromagnetiche. Tale condizione nella scelta della gauge si estende anche ad altri campi vettoriali, come il campo di Yang-Mills.

Questa scelta di gauge prende il nome dal fisico Ludvig Lorenz, da non confondere con il più noto Hendrik Lorentz.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La condizione di Lorenz:

può essere scritta in notazione tensoriale:

dove è il potenziale elettromagnetico.

Si può dimostrare che nell'ambito di questo gauge le equazioni del potenziale elettromagnetico possono essere espresse in forma simmetrica:[4][5]

dove è la velocità della luce nel vuoto e l'operatore d'Alembertiano. Tali relazioni valgono tuttavia anche in mezzi polarizzati se e sono le densità sorgenti dei campi e calcolate a partire dai potenziali ed attraverso le definizioni di campo elettrico e campo magnetico a partire dai loro potenziali:[6]

Le soluzioni esplicite per i potenziali sono uniche se è posto che si annullino all'infinito sufficientemente rapidamente, e sono le equazioni di ritardo:[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Jackson, Pag. 241.
  2. ^ L. Lorenz, "On the Identity of the Vibrations of Light with Electrical Currents." Philos. Mag. 34, 287-301, 1867.
  3. ^ Kirk T. McDonald, The relation between expressions for time-dependent electromagnetic fields given by Jefimenko and by Panofsky and Phillips, in American Journal of Physics, vol. 65, n. 11, 1997, pp. 1074–1076, Bibcode:1997AmJPh..65.1074M, DOI:10.1119/1.18723. e pdf link (PDF), su hep.princeton.edu. URL consultato il 1º giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011)..
  4. ^ Jackson, Pag. 240.
  5. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 505.
  6. ^ Si veda, ad esempio, U. Krey, A. Owen, Basic Theoretical Physics - A Concise Overview, Berlin-Heidelberg-New York, Springer 2007.
  7. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 506.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corrado Mencuccini, Vittorio Silvestrini, Fisica II, Napoli, Liguori Editore, 2010, ISBN 978-88-207-1633-2.
  • (EN) John D Jackson, Classical Electrodynamics, 3ª ed., Wiley, 1999, ISBN 0-471-30932-X.
  • (EN) L. Lorenz, On the Identity of the Vibrations of Light with Electrical Currents Philos. Mag. 34, 287–301, 1867.
  • (EN) J. van Bladel, Lorenz or Lorentz?. IEEE Antennas Prop. Mag. 33, 2, p. 69, April 1991.
  • (EN) R. Becker, Electromagnetic Fields and Interactions, chap. DIII. Dover Publications, New York, 1982.
  • (EN) A. O'Rahilly, Electromagnetics, chap. VI. Longmans, Green and Co, New York, 1938.
  • (EN) R. Nevels, C.-S. Shin, Lorenz, Lorentz, and the gauge, IEEE Antennas Prop. Mag. 43, 3, pp. 70–1, 2001.
  • (EN) E. T. Whittaker, A History of the Theories of Aether and Electricity, Vols. 1–2. New York: Dover, p. 268, 1989.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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